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Descrizione

Centro collinare, classificato “comune sparso” con sede in Nuova Gibellina; di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e su un modesto sviluppo industriale. I gibellinesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale, pochissimi in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato attuale, interessato da forte espansione edilizia, è sorto dalla ricostruzione resa necessaria dall’abbandono di quello vecchio, distrutto dal terremoto del Belice. Il suo ingresso, caratterizzato da una grande porta di ferro a forma di stella, immette in un moderno sistema urbano, sviluppato su un terreno pianeggiante, con strade ampie e case distanti tra loro e dalle vie. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura, in campo aureo, un’aquila nera coronata, recante in petto uno scudetto azzurro in cui spiccano tre gigli dorati.

Storia

Le origini del toponimo sembrano essere arabe, dal sostantivo “gabal”, ‘monte’, costruito con il suffisso -INA. Proprio gli arabi, infatti, quasi certamente la costruirono, anche se c’è chi fa risalire la fondazione alle popolazioni che precedettero la colonizzazione greca, in data anteriore, quindi, al 759 a.C. Esistono anche altre teorie ma poco attendibili: quelle che rinviano a qualche potente ghibellino, come Enrico Abbate, tesoriere di Federico II, sceso in Sicilia nel 1229, o Manfredi, figlio dello stesso Federico II di Svevia. Il borgo originario si sviluppò intorno all’antico castello edificato nel XIV secolo da Manfredi Chiaromonte. A lungo sottoposta al dominio dei potenti feudatari della città di Alcamo, divenne marchesato nel 1619. Totalmente distrutta dal terribile terremoto del gennaio 1968, è stata ricostruita a 18 chilometri di distanza dal precedente insediamento, che la popolazione era stata costretta a subire lunghi anni di disagi e difficoltà nelle baraccopoli. Da alcuni anni è stato realizzato un progetto di rivalutazione delle rovine del vecchio borgo medievale, portato avanti da Alberto Burri, che ha ideato il Cretto, scenario artificiale per la memorizzazione del passato e per l’isolamento dell’evento catastrofico. Di grande interesse artistico è l’imponente scultura della Stella di Consagra, uno dei nuovi simboli della città. Altre opere di rilievo sono: un arco in blocchi di tufo realizzato da Vigo con un frammento architettonico del borgo distrutto; le sculture in pietra e metallo situate in piazza Rivolta Contadina; l’interessante museo progettato da Venezia e il Centro Civico e Culturale, tipico esempio di architettura contemporanea.

Economia

Si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e olive; si allevano bovini, ovini, caprini e suini. Poco rilevanti sono le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa che opera nei comparti: alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, metallurgico e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Sul posto sono disponibili le scuole dell’obbligo e un istituto professionale industriale nonché la biblioteca civica e quella del “Centro studi e documentazione sull’area elima”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

La particolarità del nuovo borgo, nel quale è possibile ammirare opere d’arte contemporanea ad ogni angolo di strada, e la vicinanza alla Riserva Naturale Grotta di Santa Ninfa, caratterizzata dalla presenza di suggestive cavità sotterranee, incrementano un discreto flusso turistico nella zona. Presso le rovine dell’antico borgo vengono rappresentate ogni anno le “Orestiadi”, manifestazioni universalmente riconosciute di qualità, che vanno dalle rappresentazioni teatrali a quelle musicali, dalla pittura alla scultura, al cinema. Altri eventi ricorrenti sono: il “Festival di musica e poesia”, ad aprile; la rassegna “Cinema sotto le stelle”, ad agosto; la fiera mercato in occasione della Festa delle Grazie, il 30 e 31 agosto. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Nuova Gibellina, Villaggio Madonna delle Grazie, Villaggio Rampinzeri

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gibellina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 4.115
  • Lat 37° 48' 20,0'' 37.80555556
  • Long 12° 52' 8,40'' 12.86900000
  • CAP 91024
  • Prefisso 0924
  • Codice ISTAT 081010
  • Codice Catasto E023
  • Altitudine slm 227 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1263
  • Superficie 45.02 Km2
  • Densità 91,40 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 07:02
  • Tramonto 16:48
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE AURORAVIA G. LA PIRA 1
C.R.E.S.M. (CENTRO RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI PER IL MERIDIONEVIA EMPEDOCLE 5
C.R.E.S.M. (CENTRO RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI PER IL MERIDIONEVIA EMPEDOCLE 5
SEZIONE COMUNALE A.V.I.S. DI GIBELLINAVIA GEMELLARO N 1
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Al posto degli artisti a Gibellina vadano ingegneri e scienziati  
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Gibellina Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026  
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Giovedì 31/10/2024 16:37
Gibellina Capitale italiana Arte contemporanea 2026  
siciliareport.it
Giovedì 31/10/2024 15:15
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Sabato 12/10/2024 09:00
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