Descrizione

Centro di pianura, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto tessile, e le attività artigianali. I ghisalbesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, ed è ricco di rogge e canali, che irrigano abbondantemente il terreno. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato semipartito, è stato concesso con decreto del 1984; nel primo campo è riportato il simbolo del territorio un tempo occupato da popolazioni romaniche; nella seconda parte si rappresenta la chiesa parrocchiale San Lorenzo Martire Levita; nell'ultimo campo spiccano una mitra e un baculo, simboli dell'autorità civile e religiosa riconosciuta un tempo ai prevosti titolari della pieve, la quale aveva giurisdizione su ampio territorio circostante.

Centro di pianura, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto tessile, e le attività artigianali. I ghisalbesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, ed è ricco di rogge e canali, che irrigano abbondantemente il terreno. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato semipartito, è stato concesso con decreto del 1984; nel primo campo è riportato il simbolo del territorio un tempo occupato da popolazioni romaniche; nella seconda parte si rappresenta la chiesa parrocchiale San Lorenzo Martire Levita; nell'ultimo campo spiccano una mitra e un baculo, simboli dell'autorità civile e religiosa riconosciuta un tempo ai prevosti titolari della pieve, la quale aveva giurisdizione su ampio territorio circostante.

Storia

La tradizione fa derivare il toponimo dall'espressione latina ECCLESIA ALBA, 'chiesa bianca' -trasformata poi in Ghesalba-, che richiama le antichissime tradizioni cristiane di questo luogo, in cui si ritiene sorgesse uno dei primissimi edifici di culto cristiani della bergamasca; alcuni studiosi riconducono invece il toponimo all'usanza di vestire di bianco per otto giorni i neobattezzati. I rinvenimenti archeologici, tra cui anche un'ara dedicata a Giove, testimoniano la presenza di un insediamento per un'epoca più antica, favorito probabilmente dalla confluenza di diverse arterie di comunicazione e dalla presenza del fiume. Il primo documento che vi fa riferimento risale tuttavia al 515, anno della morte del conte Amando, vescovo e fondatore della citata chiesa, di cui non si conserva traccia. Nel Medioevo fu dotata di fortificazioni. Subì una prima devastazione nel 1198 ad opera dei milanesi, che l'assediarono per circa venti giorni. In seguito, nel 1301, durante gli scontri tra guelfi e ghibellini, a causa della sua scelta di campo a favore dei sostenitori del Papa, subì il violento assedio dei ghibellini, che se ne impossessarono. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano le inusuali linee della nuova parrocchiale, in stile neoclassico, dedicata a San Lorenzo e dotata di un grandioso pronao e di un'imponente cupola. Sorta agli inizi dell'800 sulle macerie della vecchia chiesa in stile gotico, è chiamata anche Rotonda perché architettonicamente ispirata al Pantheon di Roma; accanto si erge l'antica torre ghibellina in stile gotico, adattata a campanile. In posizione più decentrata sorge il santuario della Madonna della Consolazione.

La tradizione fa derivare il toponimo dall'espressione latina ECCLESIA ALBA, 'chiesa bianca' -trasformata poi in Ghesalba-, che richiama le antichissime tradizioni cristiane di questo luogo, in cui si ritiene sorgesse uno dei primissimi edifici di culto cristiani della bergamasca; alcuni studiosi riconducono invece il toponimo all'usanza di vestire di bianco per otto giorni i neobattezzati. I rinvenimenti archeologici, tra cui anche un'ara dedicata a Giove, testimoniano la presenza di un insediamento per un'epoca più antica, favorito probabilmente dalla confluenza di diverse arterie di comunicazione e dalla presenza del fiume. Il primo documento che vi fa riferimento risale tuttavia al 515, anno della morte del conte Amando, vescovo e fondatore della citata chiesa, di cui non si conserva traccia. Nel Medioevo fu dotata di fortificazioni. Subì una prima devastazione nel 1198 ad opera dei milanesi, che l'assediarono per circa venti giorni. In seguito, nel 1301, durante gli scontri tra guelfi e ghibellini, a causa della sua scelta di campo a favore dei sostenitori del Papa, subì il violento assedio dei ghibellini, che se ne impossessarono. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano le inusuali linee della nuova parrocchiale, in stile neoclassico, dedicata a San Lorenzo e dotata di un grandioso pronao e di un'imponente cupola. Sorta agli inizi dell'800 sulle macerie della vecchia chiesa in stile gotico, è chiamata anche Rotonda perché architettonicamente ispirata al Pantheon di Roma; accanto si erge l'antica torre ghibellina in stile gotico, adattata a campanile. In posizione più decentrata sorge il santuario della Madonna della Consolazione.

Economia

La comunità vive delle attività agricole (coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti), esercitate anche in forma aziendale, e dell'allevamento di suini, bovini, da latte e da carne, e avicoli. Sviluppato anche il settore secondario, che registra la presenza dei comparti tessile, metalmeccanico, edile, della produzione di materie plastiche e di materiali da costruzione, cui si affiancano le falegnamerie. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei ghisalbesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: fra le strutture sociali vi è l'asilo nido mentre tra quelle destinate all'arricchimento culturale figurano la biblioteca, il museo e una sezione archeologica; le scuole locali assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

La comunità vive delle attività agricole (coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti), esercitate anche in forma aziendale, e dell'allevamento di suini, bovini, da latte e da carne, e avicoli. Sviluppato anche il settore secondario, che registra la presenza dei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico, edile, della produzione di materie plastiche e di materiali da costruzione, cui si affiancano le falegnamerie. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei ghisalbesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: fra le strutture sociali vi è l'asilo nido mentre tra quelle destinate all'arricchimento culturale figurano la biblioteca, il museo e una sezione archeologica; le scuole locali assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Il centro, molto frequentato per lavoro, si avvale dei percorsi del Parco regionale del Serio, che alimentano un flusso turistico, sia pure a carattere prettamente giornaliero, motivato innanzi tutto dalla possibilità di esercitare l'equitazione e di vivere a contatto con la natura. Non particolarmente rilevanti i rapporti con i centri del circondario, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per il lavoro, il commercio, l'istruzione secondaria di secondo grado e l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa della Patrona, la Madonna della Consolazione, si celebra il 14 agosto.

Il centro, molto frequentato per lavoro, si avvale dei percorsi del Parco regionale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, che alimentano un flusso turistico, sia pure a carattere prettamente giornaliero, motivato innanzi tutto dalla possibilità di esercitare l'equitazione e di vivere a contatto con la natura. Non particolarmente rilevanti i rapporti con i centri del circondario, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per il lavoro, il commercio, l'istruzione secondaria di secondo grado e l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa della Patrona, la Madonna della Consolazione, si celebra il 14 agosto.

Località

Villanova

Villanova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ghisalba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.