Descrizione

Centro collinare, di origine antica, probabilmente romana, con un’economia basata sulle attività primarie, soprattutto quella vitivinicola, sull’industria e su un terziario avviato. È noto per il suo celebre vino Doc Ghemme, prodotto dalle uve del vitigno Spanna. I ghemmesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Strona e molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L’abitato ha pianta di forma regolare e si è sviluppato tra il rialzo collinare e la roggia mora e, oltre questa, intorno alla stazione. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo argenteo, un covone di grano, posto in banda, attraversato da un grappolo d’uva nera.

Centro collinare, di origine antica, probabilmente romana, con un’economia basata sulle attività primarie, soprattutto quella vitivinicola, sull’industria e su un terziario avviato. È noto per il suo celebre vino Doc Ghemme, prodotto dalle uve del vitigno Spanna. I ghemmesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Strona e molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L’abitato ha pianta di forma regolare e si è sviluppato tra il rialzo collinare e la roggia mora e, oltre questa, intorno alla stazione. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo argenteo, un covone di grano, posto in banda, attraversato da un grappolo d’uva nera.

Storia

Il toponimo è attestato nel 1194 come “de Agamo” e proviene dall’aggettivo “Agaminus” che secondo qualche studioso è da ricercare a sua volta nel nome personale greco-latino AGAMIOS. Reperti archeologici, costituiti da monete, gioielli e una lapide con iscrizioni, testimoniano la sua origine antica, probabilmente romana. Nel Medioevo appartenne ai conti di Pombia e nel 1014 l’imperatore Enrico II la donò al vescovo di Vercelli. Successivamente passò ai signori di Castello e, nel corso del XIV secolo, venne conquistata dalla famiglia dei Visconti. Nel 1529 Carlo V la donò a Mercurino Arborio di Gattinara. Da questo momento in poi subì numerose infeudazioni; nel 1576 fu sotto la giurisdizione dei Tettoni, nel 1647 degli Omodei e, infine, nel 1717 dei Modignani. Sotto il profilo storico-architettonico figurano: il castello-ricetto, con funzione di difesa, circondato da un fossato, che nel corso dei secoli subì numerosi cambiamenti tanto averne snaturata la struttura, oggi riportata alle caratteristiche del passato; la parrocchiale di Maria Assunta, eretta sul sito di un antico tempio nel 1666, che appare maestosa nelle dimensioni e nell’eleganza delle forme, al cui interno è visibile uno scurolo dedicato alla Beata Panacea, opera monumentale dell’Antonelli; la chiesa di San Rocco, edificata come ex-voto; l’oratorio di San Fabiano, del XV secolo; infine, il castello Cavenago, situato sulla collina che domina l’abitato, di origine cinquecentesca.

Il toponimo è attestato nel 1194 come “de Agamo” e proviene dall’aggettivo “Agaminus” che secondo qualche studioso è da ricercare a sua volta nel nome personale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GRECO'>greco</a>-latino AGAMIOS. Reperti archeologici, costituiti da monete, gioielli e una lapide con iscrizioni, testimoniano la sua origine antica, probabilmente romana. Nel Medioevo appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CONTIDIPOMBIA'>conti di Pombia</a> e nel 1014 l’imperatore Enrico II la donò al vescovo di Vercelli. Successivamente passò ai signori di Castello e, nel corso del XIV secolo, venne conquistata dalla famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel 1529 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a> la donò a Mercurino Arborio di Gattinara. Da questo momento in poi subì numerose infeudazioni; nel 1576 fu sotto la giurisdizione dei Tettoni, nel 1647 degli Omodei e, infine, nel 1717 dei Modignani. Sotto il profilo storico-architettonico figurano: il castello-ricetto, con funzione di difesa, circondato da un fossato, che nel corso dei secoli subì numerosi cambiamenti tanto averne snaturata la struttura, oggi riportata alle caratteristiche del passato; la parrocchiale di Maria Assunta, eretta sul sito di un antico tempio nel 1666, che appare maestosa nelle dimensioni e nell’eleganza delle forme, al cui interno è visibile uno scurolo dedicato alla Beata Panacea, opera monumentale dell’Antonelli; la chiesa di San Rocco, edificata come ex-voto; l’oratorio di San Fabiano, del XV secolo; infine, il castello Cavenago, situato sulla collina che domina l’abitato, di origine cinquecentesca.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nella struttura economica locale riveste un ruolo importante la silvicoltura, così come la produzione di mais, uva e altra frutta. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. L’industria è costituita da numerose imprese o aziende che operano nei comparti alimentare, delle bevande, tessile, delle confezioni, delle calzature, del legno, della stampa, delle raffinerie di petrolio, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei materiali da costruzione, dei mobili, metallurgico, meccanico ed edile. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra i mezzi di diffusione dell’informazione figurano due emittenti radio-televisive. La dotazione di strutture sociali consta di case di riposo per anziani e centri di assistenza all’infanzia. Le strutture scolastiche contano le scuole dell’obbligo; quelle culturali si avvalgono della biblioteca civica intitolata “Alessandro Antonelli”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nella struttura economica locale riveste un ruolo importante la silvicoltura, così come la produzione di mais, uva e altra frutta. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. L’industria è costituita da numerose imprese o aziende che operano nei comparti alimentare, delle bevande, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, delle calzature, del legno, della stampa, delle raffinerie di petrolio, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dei materiali da costruzione, dei mobili, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra i mezzi di diffusione dell’informazione figurano due emittenti radio-televisive. La dotazione di strutture sociali consta di case di riposo per anziani e centri di assistenza all’infanzia. Le strutture scolastiche contano le scuole dell’obbligo; quelle culturali si avvalgono della biblioteca civica intitolata “Alessandro Antonelli”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Costituisce una meta di notevole richiamo turistico, grazie non solo alla bella posizione sulla collina, ma anche all’interessante patrimonio artistico. Caratteristico è il giardino Gianoli, realizzato intorno alla metà dell’Ottocento dall’omonima famiglia: offre uno spazio verde con due fontane, un’elegante torre belvedere, di gusto neogotico, e una serra (utilizzata per mostre e convegni). Tra le manifestazioni di rilievo si segnalano: l’antica fiera di febbraio; la mostra del vino, fine aprile; la sagra della Beata Panacea e la fiera di San Rocco, ad agosto; il raduno camperistico, la rievocazione della “Pace di Ghemme del 1467”, a settembre; la rassegna “metti il miele a tavola”, a ottobre. Il mercato settimanale si tiene il giovedì. La festa patronale, dedicata alla Beata Panacea, si celebra il primo venerdì di maggio. Ha dato i natali ad Alessandro Antonelli (1798-1888), architetto, urbanista e ingegnere civico.

Costituisce una meta di notevole richiamo turistico, grazie non solo alla bella posizione sulla collina, ma anche all’interessante patrimonio artistico. Caratteristico è il giardino Gianoli, realizzato intorno alla metà dell’Ottocento dall’omonima famiglia: offre uno spazio verde con due fontane, un’elegante torre belvedere, di gusto neogotico, e una serra (utilizzata per mostre e convegni). Tra le manifestazioni di rilievo si segnalano: l’antica fiera di febbraio; la mostra del vino, fine aprile; la sagra della Beata Panacea e la fiera di San Rocco, ad agosto; il raduno camperistico, la rievocazione della “Pace di Ghemme del 1467”, a settembre; la rassegna “metti il miele a tavola”, a ottobre. Il mercato settimanale si tiene il giovedì. La festa patronale, dedicata alla Beata Panacea, si celebra il primo venerdì di maggio. Ha dato i natali ad Alessandro Antonelli (1798-1888), architetto, urbanista e ingegnere civico.

Località

Strona

Strona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ghemme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.