Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, con una forte presenza dell'industria tessile, e le attività commerciali. I ghedesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in altre località nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di corsi d'acqua, disegna un profilo geometrico piuttosto regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, attraversato dal Naviglio di Isorella e interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dell'insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, campeggia la lettera maiuscola V capovolta, smaltata di bianco (secondo un'ipotesi si tratterebbe della lettera "lambda" greca). L'uso di questo stemma ha una tradizione ultracentenaria.

Cittadina di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, con una forte presenza dell'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, e le attività commerciali. I ghedesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in altre località nonché in numerose case sparse. Il territorio, ricco di corsi d'acqua, disegna un profilo geometrico piuttosto regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, attraversato dal Naviglio di Isorella e interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dell'insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, campeggia la lettera maiuscola V capovolta, smaltata di bianco (secondo un'ipotesi si tratterebbe della lettera "lambda" greca). L'uso di questo stemma ha una tradizione ultracentenaria.

Storia

Tracce di insediamenti risalenti all'età del Bronzo datano a epoca preistorica le prime forme di organizzazione sociale nella zona. Resti di tombe e numerosi altri oggetti confermano la presenza di un insediamento in epoca romana. Il toponimo deriva probabilmente dalla lingua longobarda, oppure dal celtico "gag", indicante un 'luogo di passaggio'. Nel corso del Medioevo l'antico nucleo abitato assunse un'importanza notevole dal punto di vista economico e soprattutto strategico: la fortificazione del borgo e la costruzione del castello provocarono un interesse sempre maggiore da parte dei signori dei centri limitrofi e nel corso delle lotte tra guelfi e ghibellini vi si verificarono saccheggi ascrivibili a entrambe le fazioni. Dopo alterne vicende, che videro diversi signori alla guida del feudo, Bernabò Visconti, impossessatosene nella seconda metà del XIV secolo, lo distrusse. Nuove ricostruzioni e distruzioni seguirono in quegli anni turbolenti e foschi finché giunse la pace di Lodi nel 1454 a confermare la sua annessione alla repubblica di Venezia, che la concesse in feudo al conte Nicolò III Orsini. La sconfitta veneziana di Agnadello del 1509 portò a un mutamento degli equilibri interni ai territori di terraferma della Serenissima, per effetto del quale il borgo si ritrovò di nuovo alle dipendenze di Brescia, di cui avrebbe condiviso nei secoli successivi le sorti. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: villa Mondella, che conserva preziose opere artistiche, commissionate dal conte Orsini per il suo sontuoso palazzo e di cui successivamente si appropriarono i Mondella; la secentesca chiesa di San Rocco, eretta a ricordo della peste del 1630; il complesso dell'attuale parrocchiale, dedicata alla Vergine Assunta, costituito da elementi appartenenti a epoche diverse (la chiesa, in stile rinascimentale, è della metà del '600, il campanile è invece del '400).

Tracce di insediamenti risalenti all'età del Bronzo datano a epoca preistorica le prime forme di organizzazione sociale nella zona. Resti di tombe e numerosi altri oggetti confermano la presenza di un insediamento in epoca romana. Il toponimo deriva probabilmente dalla lingua <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, oppure dal celtico "gag", indicante un 'luogo di passaggio'. Nel corso del Medioevo l'antico nucleo abitato assunse un'importanza notevole dal punto di vista economico e soprattutto strategico: la fortificazione del borgo e la costruzione del castello provocarono un interesse sempre maggiore da parte dei signori dei centri limitrofi e nel corso delle lotte tra guelfi e ghibellini vi si verificarono saccheggi ascrivibili a entrambe le fazioni. Dopo alterne vicende, che videro diversi signori alla guida del feudo, Bernabò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, impossessatosene nella seconda metà del XIV secolo, lo distrusse. Nuove ricostruzioni e distruzioni seguirono in quegli anni turbolenti e foschi finché giunse la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PACEDILODI'>pace di Lodi</a> nel 1454 a confermare la sua annessione alla repubblica di Venezia, che la concesse in feudo al conte Nicolò III Orsini. La sconfitta veneziana di Agnadello del 1509 portò a un mutamento degli equilibri interni ai territori di terraferma della Serenissima, per effetto del quale il borgo si ritrovò di nuovo alle dipendenze di Brescia, di cui avrebbe condiviso nei secoli successivi le sorti. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: villa Mondella, che conserva preziose opere artistiche, commissionate dal conte Orsini per il suo sontuoso palazzo e di cui successivamente si appropriarono i Mondella; la secentesca chiesa di San Rocco, eretta a ricordo della peste del 1630; il complesso dell'attuale parrocchiale, dedicata alla Vergine Assunta, costituito da elementi appartenenti a epoche diverse (la chiesa, in stile rinascimentale, è della metà del '600, il campanile è invece del '400).

Economia

 Il settore primario è presente con le coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e vite e con gli allevamenti di bovini, suini e avicoli. Il settore secondario è rappresentato dai comparti tessile, metalmeccanico ed edile, cui si affiancano tipografie, aziende specializzate nella produzione di materassi, di abbigliamento per lavoro, di calze e di scatole e attività artigianali quali il ricamo e le lavorazioni in ferro. La capacità produttiva e di risparmio dei ghedesi giustifica la presenza del servizio bancario. Il terziario comprende inoltre una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare le esigenze della popolazione e attività di consulenza informatica. Le strutture sociali annoverano l'asilo nido e l'orfanotrofio; alle scuole materne, elementari e medie si aggiunge l'istituto tecnico-industriale; il servizio di biblioteca offre la possibilità di arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

 Il settore primario è presente con le coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi e vite e con gli allevamenti di bovini, suini e avicoli. Il settore secondario è rappresentato dai comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico ed edile, cui si affiancano tipografie, aziende specializzate nella produzione di materassi, di abbigliamento per lavoro, di calze e di scatole e attività artigianali quali il ricamo e le lavorazioni in ferro. La capacità produttiva e di risparmio dei ghedesi giustifica la presenza del servizio bancario. Il terziario comprende inoltre una rete commerciale di dimensioni tali da soddisfare le esigenze della popolazione e attività di consulenza informatica. Le strutture sociali annoverano l'asilo nido e l'orfanotrofio; alle scuole materne, elementari e medie si aggiunge l'istituto tecnico-industriale; il servizio di biblioteca offre la possibilità di arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La presenza di un ricco tessuto di imprese industriali e artigianali fa sì che sia molto frequentata per lavoro mentre non costituisce una meta turistica, per l'assenza di attrattive particolarmente significative. Molto intensi sono i rapporti con i comuni vicini, determinati principalmente dalle attività commerciali e dalla presenza dell'istituto di istruzione secondaria di secondo grado. All'esterno la popolazione si rivolge soprattutto per usufruire dei servizi sanitari non disponibili sul posto e per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

La presenza di un ricco tessuto di imprese industriali e artigianali fa sì che sia molto frequentata per lavoro mentre non costituisce una meta turistica, per l'assenza di attrattive particolarmente significative. Molto intensi sono i rapporti con i comuni vicini, determinati principalmente dalle attività commerciali e dalla presenza dell'istituto di istruzione secondaria di secondo grado. All'esterno la popolazione si rivolge soprattutto per usufruire dei servizi sanitari non disponibili sul posto e per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Cascina Fienile di Mezzo, Cascina Novara, Fienil Nuovo, Ponte Rosso, Villaggio Belvedere, Villaggio Naviglio

Cascina Fienile di Mezzo, Cascina Novara, Fienil Nuovo, Ponte Rosso, Villaggio Belvedere, Villaggio Naviglio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ghedi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.