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Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, con un'economia basata sulla positiva coesistenza dell'attività agricola e di quella industriale. I germagnesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.338 metri sul livello del mare. L'abitato si trova in posizione elevata su un alto terrazzo che domina da sinistra la valle: di aspetto alpestre, presenta, nell'architettura di alcune case a loggiato, forme già tipicamente ossolane; il suo andamento plano-altimetrico è tipico montano. Nello stemma comunale, partito in due sezioni da un palo d'argento, si raffigura un ceppo sradicato, posto in banda, da cui spunta un ramo fronzuto posto in palo –il tutto è smaltato di verde su uno sfondo argentato–; la seconda partizione è suddivisa in quattro riquadri, argentei e rossi, da una croce, anch'essa d'argento, posta sulla partizione. Sul tutto domina il “capo dell'Impero”: un'aquila nera su sfondo aureo. Il motto è: GERMEN MAGNUM. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Nonostante la mancanza di documentazione medievale, il toponimo sembrerebbe rappresentare la continuazione del gentilizio romano GERMANIUS. Le sue vicende storiche sono strettamente connesse a quelle della città di Omegna. Il suo territorio dipendeva, infatti, sino al 1756, dal feudo omegnese, appannaggio della famiglia Borromeo; come pure a Sant'Ambrogio in Omegna faceva riferimento, prima del 1554, anche la chiesa di San Bartolomeo. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. In tempi più recenti, la riorganizzazione amministrativa attuata dal fascismo, tra il 1926 e il 1928, la privò della sua autonomia, aggregandola al nuovo comune di Valstrona, ma nel 1955 i suoi abitanti ne ottennero la separazione. Povera è la presenza di testimonianze storico-architettoniche, fatta eccezione per la chiesa di San Bartolomeo, risalente al XVI secolo; ampliata e ristrutturata più volte, è ora a due navate.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. È sede di Pro Loco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un settore primario basato sull'allevamento di ovini e avicoli. Le attività industriali si limitano a qualche piccola azienda che opera nei comparti metallurgico, meccanico e della produzione del legno. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano soltanto l'istruzione elementare; non vi sono biblioteche o musei per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Negli ultimi tempi si sta rapidamente incrementando il fenomeno del turismo, alimentato dalla presenza delle bellezze paesaggistiche offerte dalla vicinanza del lago d'Orta ma anche dalla particolare posizione panoramica dell'abitato. È poco frequentata anche per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che è alla base di un diffuso pendolarismo verso le aree vicine più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto rilevanti: i germagnesi vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la “castagnata”, ad ottobre; la festa della Immacolata Concezione o Priora, l'8 dicembre, e la festa del Priore, il 25 e 26 dicembre. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Germagno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 197
  • Lat 45° 53' 31,16'' 45.89198889
  • Long 8° 23' 12,12'' 8.38670000
  • CAP 28026
  • Prefisso 0323
  • Codice ISTAT 103032
  • Codice Catasto D984
  • Altitudine slm 602 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3087
  • Superficie 2.9 Km2
  • Densità 67,93 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:41
  • Tramonto 16:44
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