Descrizione

Comune di pianura, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il turismo. I geresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Sorico del comune omonimo- e, in minor misura, nelle località di Sant'Agata, Pontaccio -contigua alla località Dubino (SO) del comune omonimo e, anch'essa, a Sorico-, Fabbrichetta, Ponte del Passo -contigua alla località Sorico del comune omonimo-, Stallone Venini e Trivio Fuentes. L'abitato si adagia lungo la sponda del lago di Como, nei pressi della foce del fiume Mera, guardato alle spalle dai monti della Catena Mesolcina Meridionale. Il territorio disegna un profilo geometrico dolce e regolare, con variazioni altimetriche non accentuate; è attraversato dalle acque del torrente San Vincenzo.

Comune di pianura, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il turismo. I geresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Sorico del comune omonimo- e, in minor misura, nelle località di Sant'Agata, Pontaccio -contigua alla località Dubino (SO) del comune omonimo e, anch'essa, a Sorico-, Fabbrichetta, Ponte del Passo -contigua alla località Sorico del comune omonimo-, Stallone Venini e Trivio Fuentes. L'abitato si adagia lungo la sponda del lago di Como, nei pressi della foce del fiume Mera, guardato alle spalle dai monti della Catena Mesolcina Meridionale. Il territorio disegna un profilo geometrico dolce e regolare, con variazioni altimetriche non accentuate; è attraversato dalle acque del torrente San Vincenzo.

Storia

La prima parte del toponimo, che nel dialetto locale significa 'ghiaia', testimonia come il suo agglomerato urbano si sia sviluppato sui detriti lasciati anticamente dal torrente San Vincenzo dopo i suoi ripetuti straripamenti; la seconda è una specificazione ed è stata aggiunta nel 1929: ripete il nome classico del lago di Como. La necropoli venuta alla luce in località Sant'Agata e numerosi altri reperti archeologici, tra i quali una stele funeraria e un mosaico di pregevole fattura, sono i resti dell'antico insediamento romano. Durante il Medioevo fece parte della pieve di Olonio e nel 1580 fu uno dei possedimenti ceduti dal re di Spagna Filippo II al cardinale Tolomeo Gallio; qui si stanziarono le truppe spagnole che combatterono in Valtellina contro i Grigioni nel XVI secolo. Adiacente al torrente omonimo sorge la chiesa parrocchiale romanica di San Vincenzo all'interno della quale sono conservati numerosi affreschi opera di artisti della scuola lombarda del XVI secolo, nonché un polittico di epoca rinascimentale; in località Vecchia Olonio è il Fortino d'Adda, edificato nel Seicento per uso militare e successivamente utilizzato per attività agricole. Una piccola chiesa, probabilmente databile intorno al XVII secolo e in seguito restaurata, fu eretta a santuario dei pescatori d'Italia ed è oggi intitolata a Nostra Signora di Fatima.

La prima parte del toponimo, che nel dialetto locale significa 'ghiaia', testimonia come il suo agglomerato urbano si sia sviluppato sui detriti lasciati anticamente dal torrente San Vincenzo dopo i suoi ripetuti straripamenti; la seconda è una specificazione ed è stata aggiunta nel 1929: ripete il nome classico del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>. La necropoli venuta alla luce in località Sant'Agata e numerosi altri reperti archeologici, tra i quali una stele funeraria e un mosaico di pregevole fattura, sono i resti dell'antico insediamento romano. Durante il Medioevo fece parte della pieve di Olonio e nel 1580 fu uno dei possedimenti ceduti dal re di Spagna Filippo II al cardinale Tolomeo Gallio; qui si stanziarono le truppe spagnole che combatterono in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> contro i Grigioni nel XVI secolo. Adiacente al torrente omonimo sorge la chiesa parrocchiale romanica di San Vincenzo all'interno della quale sono conservati numerosi affreschi opera di artisti della scuola lombarda del XVI secolo, nonché un polittico di epoca rinascimentale; in località Vecchia Olonio è il Fortino d'Adda, edificato nel Seicento per uso militare e successivamente utilizzato per attività agricole. Una piccola chiesa, probabilmente databile intorno al XVII secolo e in seguito restaurata, fu eretta a santuario dei pescatori d'Italia ed è oggi intitolata a Nostra Signora di Fatima.

Economia

I suoi abitanti sono dediti alle tradizionali attività agricole: si coltivano cereali e foraggi; praticata è la viticoltura, scarso è, invece, l'allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini). Il settore secondario annovera solamente la presenza di piccole industrie meccaniche. Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabibieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. È possibile frequentare sul posto le scuole dell'obbligo ma non vi sono istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Mancano strutture di rilievo per l'arricchimento culturale, quali musei o biblioteche, e per il tempo libero, come cinema o teatri. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre totalmente assenti sono quelle sanitarie.

I suoi abitanti sono dediti alle tradizionali attività agricole: si coltivano cereali e foraggi; praticata è la viticoltura, scarso è, invece, l'allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini). Il settore secondario annovera solamente la presenza di piccole industrie meccaniche. Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabibieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. È possibile frequentare sul posto le scuole dell'obbligo ma non vi sono istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Mancano strutture di rilievo per l'arricchimento culturale, quali musei o biblioteche, e per il tempo libero, come cinema o teatri. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre totalmente assenti sono quelle sanitarie.

Relazioni

Situata sulla sponda occidentale dell'Alto Lago è oggi una delle mete turistiche preferite degli appassionati di sport lacuali; il suo territorio si estende fino al Pian di Spagna, area protetta dalla Regione Lombardia come "zona umida" di interesse internazionale. I rapporti con i centri vicini non sono rilevanti eccezion fatta per Dongo che, con le sue acciaierie, offre discrete opportunità di lavoro ai geresi. Tra le manifestazioni ricorrenti va segnalata la fiera di bestiame e merci detta "di San Giuseppe", che si tiene ogni anno nel mese di marzo. La festa del Patrono, San Vincenzo, si celebra il 22 gennaio.

Situata sulla sponda occidentale dell'Alto Lago è oggi una delle mete turistiche preferite degli appassionati di sport lacuali; il suo territorio si estende fino al Pian di Spagna, area protetta dalla Regione Lombardia come "zona umida" di interesse internazionale. I rapporti con i centri vicini non sono rilevanti eccezion fatta per Dongo che, con le sue acciaierie, offre discrete opportunità di lavoro ai geresi. Tra le manifestazioni ricorrenti va segnalata la fiera di bestiame e merci detta "di San Giuseppe", che si tiene ogni anno nel mese di marzo. La festa del Patrono, San Vincenzo, si celebra il 22 gennaio.

Località

Lago di Como, Pontaccio, Ponte del Passo, Sant'Agata

Lago di Como, Pontaccio, Ponte del Passo, Sant'Agata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gera Lario rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.