Descrizione

Comune di pianura, di presunta origine romana, la cui economia fa registrare la positiva compresenza di attività agricole e industriali. I genivoltesi, che hanno un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Cascina Cicognaro, Cascina Ronca Maggiore e Cascina Valle, nonché in un certo numero di case sparse. Il territorio comunale ha un profilo geometrico dall'andamento piuttosto regolare, con variazioni di quota lievi, che vanno da un minimo di 56 metri sul livello del mare ad un massimo di 82. L'abitato, che non fa registrare fenomeni di espansione e sviluppo edilizio, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, raffigura, su sfondo verde, un tempio pagano fondato sulla campagna erbosa. Sullo sfondo azzurro del capo risaltano due spade d'argento con elsa d'oro, poste in croce di Sant'Andrea.

Comune di pianura, di presunta origine romana, la cui economia fa registrare la positiva compresenza di attività agricole e industriali. I genivoltesi, che hanno un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Cascina Cicognaro, Cascina Ronca Maggiore e Cascina Valle, nonché in un certo numero di case sparse. Il territorio comunale ha un profilo geometrico dall'andamento piuttosto regolare, con variazioni di quota lievi, che vanno da un minimo di 56 metri sul livello del mare ad un massimo di 82. L'abitato, che non fa registrare fenomeni di espansione e sviluppo edilizio, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, raffigura, su sfondo verde, un tempio pagano fondato sulla campagna erbosa. Sullo sfondo azzurro del capo risaltano due spade d'argento con elsa d'oro, poste in croce di Sant'Andrea.

Storia

Il toponimo, noto nelle diverse forme Zovenalta, Giovenalta, Jovenalta e Jovenale, deriva dal latino "Iovis alta ara", abbreviato in JOVISALTA; nel luogo occupato dall'attuale abitato sorgeva, infatti, un santuario consacrato a Giove. Non si può escludere la presenza, in prossimità dell'area sacra, di un insediamento, teatro di uno scontro tra romani e tribù elvetiche. Recenti campagne di scavo hanno riportato alla luce reperti riferibili alla fase romana dell'insediamento: due armille realizzate in bronzo e tre epigrafi su pietra. Nel corso del XII secolo fu coinvolta nei frequenti scontri, che si scatenarono tra il vescovo di Cremona e quello di Milano, che si conclusero con la definitiva vittoria dei milanesi e la cattura del vescovo cremonese Oberto. Agli inizi del Quattrocento divenne proprietà della curia cremonese e, quindi, dei Gonzaga. Il passaggio di proprietà, tuttavia, non fece venir meno la sua importanza strategica, dovuta alla posizione geografica, lungo il confine con il territorio bresciano. Quando, nel XV secolo, Brescia divenne parte della repubblica di Venezia, fu coinvolta nella guerra tra la Serenissima e Francesco Sforza che, nel 1452, radunò qui tutte le sue truppe. Tra i monumenti di maggiore spicco nel patrimonio storico-artistico locale, vanno segnalate Villa Settala e la chiesa arcipretale, dedicata a San Lorenzo martire.

Il toponimo, noto nelle diverse forme Zovenalta, Giovenalta, Jovenalta e Jovenale, deriva dal latino "Iovis alta ara", abbreviato in JOVISALTA; nel luogo occupato dall'attuale abitato sorgeva, infatti, un santuario consacrato a Giove. Non si può escludere la presenza, in prossimità dell'area sacra, di un insediamento, teatro di uno scontro tra romani e tribù elvetiche. Recenti campagne di scavo hanno riportato alla luce reperti riferibili alla fase romana dell'insediamento: due armille realizzate in bronzo e tre epigrafi su pietra. Nel corso del XII secolo fu coinvolta nei frequenti scontri, che si scatenarono tra il vescovo di Cremona e quello di Milano, che si conclusero con la definitiva vittoria dei milanesi e la cattura del vescovo cremonese Oberto. Agli inizi del Quattrocento divenne proprietà della curia cremonese e, quindi, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>. Il passaggio di proprietà, tuttavia, non fece venir meno la sua importanza strategica, dovuta alla posizione geografica, lungo il confine con il territorio bresciano. Quando, nel XV secolo, Brescia divenne parte della repubblica di Venezia, fu coinvolta nella guerra tra la Serenissima e Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> che, nel 1452, radunò qui tutte le sue truppe. Tra i monumenti di maggiore spicco nel patrimonio storico-artistico locale, vanno segnalate Villa Settala e la chiesa arcipretale, dedicata a San Lorenzo martire.

Economia

L'economia locale si fonda essenzialmente sulla compresenza di attività agricole e industriali: la coltivazione del suolo è volta a garantire la produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi, questi ultimi destinati ad alimentare l'allevamento bovino che, affiancato dall'allevamento suino, contribuisce all'incremento del settore zootecnico. Lo sviluppo industriale ha interessato soprattutto i comparti dell'edilizia, dell'abbigliamento e della metallurgia, che consentono di raggiungere livelli occupazionali considerevoli. Si registra, inoltre, la presenza di fabbriche di mobili e di laboratori specializzati nella lavorazione del legno. Per il terziario, è presente il servizio bancario. L'istruzione è garantita solo fino al livello primario; per l'approfondimento culturale si può usufruire del servizio di biblioteca locale. Poche sono le strutture ricettive, che, peraltro, garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

L'economia locale si fonda essenzialmente sulla compresenza di attività agricole e industriali: la coltivazione del suolo è volta a garantire la produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi, questi ultimi destinati ad alimentare l'allevamento bovino che, affiancato dall'allevamento suino, contribuisce all'incremento del settore zootecnico. Lo sviluppo industriale ha interessato soprattutto i comparti dell'edilizia, dell'abbigliamento e della metallurgia, che consentono di raggiungere livelli occupazionali considerevoli. Si registra, inoltre, la presenza di fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e di laboratori specializzati nella lavorazione del legno. Per il terziario, è presente il servizio bancario. L'istruzione è garantita solo fino al livello primario; per l'approfondimento culturale si può usufruire del servizio di biblioteca locale. Poche sono le strutture ricettive, che, peraltro, garantiscono la sola possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. È assicurato il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

I rapporti con i comuni vicini si devono alla necessità dei genivoltesi di raggiungere quotidianamente le strutture scolastiche e gli uffici amministrativi non disponibili sul posto. La manodopera, locale ed esterna, è assorbita dalle attività agricole e industriali, che offrono buone possibilità e opportunità lavorative. L'organizzazione ricorrente, nel corso dell'anno, di manifestazioni a carattere culturale, ricreativo e religioso intensifica e anima i rapporti con i comuni limitrofi: vanno segnalati, dal 30 gennaio e fino al primo febbraio, i "Canti della Merla" (festa legata a riti propiziatori) e, nel corso della festa di San Lorenzo, la tradizionale "gnoccata"; si tiene, inoltre, una sagra la quarta domenica di ottobre. Il Patrono del luogo, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

I rapporti con i comuni vicini si devono alla necessità dei genivoltesi di raggiungere quotidianamente le strutture scolastiche e gli uffici amministrativi non disponibili sul posto. La manodopera, locale ed esterna, è assorbita dalle attività agricole e industriali, che offrono buone possibilità e opportunità lavorative. L'organizzazione ricorrente, nel corso dell'anno, di manifestazioni a carattere culturale, ricreativo e religioso intensifica e anima i rapporti con i comuni limitrofi: vanno segnalati, dal 30 gennaio e fino al primo febbraio, i "Canti della Merla" (festa legata a riti propiziatori) e, nel corso della festa di San Lorenzo, la tradizionale "gnoccata"; si tiene, inoltre, una sagra la quarta domenica di ottobre. Il Patrono del luogo, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Cascina Boffalora, Cascina Bonanome-Valle, Cascina Montirone, Cascina Ronche

Cascina Boffalora, Cascina Bonanome-Valle, Cascina Montirone, Cascina Ronche

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Genivolta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.