Descrizione

Centro di pianura, di antichissime origini, che ha sviluppato l'industria, caratterizzata dalla forte presenza di fabbriche di calzature, e incrementato i servizi, conservando le tradizionali attività agricole. I garlaschesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una sensibile espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono Madonna delle Bozzole e San Biagio. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con minime variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. L'emblema comunale, la cui concessione è avvenuta con Decreto del Capo del Governo, riproduce una croce d'argento in campo rosso.

Centro di pianura, di antichissime origini, che ha sviluppato l'industria, caratterizzata dalla forte presenza di fabbriche di calzature, e incrementato i servizi, conservando le tradizionali attività agricole. I garlaschesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una sensibile espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono Madonna delle Bozzole e San Biagio. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con minime variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. L'emblema comunale, la cui concessione è avvenuta con Decreto del Capo del Governo, riproduce una croce d'argento in campo rosso.

Storia

I primi insediamenti nella zona, il cui toponimo viene riferito da alcuni studiosi al nome celtico "ker-leski", che significa "villaggio dell'incinerazione" -tesi confermata dalla scoperta nelle sue vicinanze di una grande necropoli gallica-, risalgono al XIV e XIII secolo a.C.; a questi subentrarono stanziamenti di liguri, galli e, dal I secolo a.C., di romani, come testimoniato dall'abbondante materiale archeologico pervenutoci. Nel corso del Medioevo e delle epoche successive, per la sua posizione strategica, fu teatro di continui scontri tra più contendenti: dopo aver fatto parte, sul finire del X secolo, dei possedimenti del monastero di San Salvatore di Pavia, nei secoli XI e XII fu al centro delle lotte tra Milano e Pavia e in seguito di quelle tra le famiglie nobili, passando sotto il dominio dei Beccaria, dei Langosco, dei Visconti e del marchese del Monferrato. Gli scontri, che portarono grandi distruzioni, con conseguenti carestie ed epidemie, e che continuarono anche dopo la firma nel 1590 del trattato di pace tra Filippo II, duca di Savoia, ed Enrico IV, cessarono solo nel 1712 con il trattato di Utrecht e l'assegnazione di tutta la Lomellina ai Savoia. Tra i monumenti, oltre al torrione dell'antico castello, di grande rilievo sono la chiesa parrocchiale costruita alla fine del Settecento, in onore della Beata Vergine Assunta e di San Francesco Saverio, sui resti dell'antica chiesa di Santa Maria intra Muros, il santuario della Madonna della Bozzola e le chiese di San Rocco e della Santissima Trinità.

I primi insediamenti nella zona, il cui toponimo viene riferito da alcuni studiosi al nome celtico "ker-leski", che significa "villaggio dell'incinerazione" -tesi confermata dalla scoperta nelle sue vicinanze di una grande necropoli gallica-, risalgono al XIV e XIII secolo a.C.; a questi subentrarono stanziamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> e, dal I secolo a.C., di romani, come testimoniato dall'abbondante materiale archeologico pervenutoci. Nel corso del Medioevo e delle epoche successive, per la sua posizione strategica, fu teatro di continui scontri tra più contendenti: dopo aver fatto parte, sul finire del X secolo, dei possedimenti del monastero di San Salvatore di Pavia, nei secoli XI e XII fu al centro delle lotte tra Milano e Pavia e in seguito di quelle tra le famiglie nobili, passando sotto il dominio dei Beccaria, dei Langosco, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e del marchese del Monferrato. Gli scontri, che portarono grandi distruzioni, con conseguenti carestie ed epidemie, e che continuarono anche dopo la firma nel 1590 del trattato di pace tra Filippo II, duca di Savoia, ed Enrico IV, cessarono solo nel 1712 con il trattato di Utrecht e l'assegnazione di tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a> ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra i monumenti, oltre al torrione dell'antico castello, di grande rilievo sono la chiesa parrocchiale costruita alla fine del Settecento, in onore della Beata Vergine Assunta e di San Francesco Saverio, sui resti dell'antica chiesa di Santa Maria intra Muros, il santuario della Madonna della Bozzola e le chiese di San Rocco e della Santissima Trinità.

Economia

L'economia locale si fonda tanto sulle attività agricole che su quelle industriali e un notevole contributo viene anche dal terziario. Le caratteristiche del territorio permettono una proficua produzione di cereali, ortaggi, foraggi, uva e frutta; anche la zootecnia rappresenta una risorsa economica di primaria importanza per il centro, che vanta la presenza di numerose aziende agricole che la praticano: molto diffuso è infatti l'allevamento di suini. Lo sviluppo industriale ha interessato diversi comparti e in particolare quello delle calzature, che consente livelli occupazionali rilevanti; di un certo rilievo è anche la produzione di articoli in gomma e l'attività edilizia e non mancano qualche falegnameria e qualche gioielleria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. All'assenza di servizi pubblici particolari fa riscontro la presenza tra le strutture sociali di un asilo nido e di due case di riposo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono, oltre ad un'ampia possibilità di ristorazione, anche il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono sul posto il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

L'economia locale si fonda tanto sulle attività agricole che su quelle industriali e un notevole contributo viene anche dal terziario. Le caratteristiche del territorio permettono una proficua produzione di cereali, ortaggi, foraggi, uva e frutta; anche la zootecnia rappresenta una risorsa economica di primaria importanza per il centro, che vanta la presenza di numerose aziende agricole che la praticano: molto diffuso è infatti l'allevamento di suini. Lo sviluppo industriale ha interessato diversi comparti e in particolare quello delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, che consente livelli occupazionali rilevanti; di un certo rilievo è anche la produzione di articoli in gomma e l'attività edilizia e non mancano qualche falegnameria e qualche gioielleria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. All'assenza di servizi pubblici particolari fa riscontro la presenza tra le strutture sociali di un asilo nido e di due case di riposo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono, oltre ad un'ampia possibilità di ristorazione, anche il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono sul posto il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla buona affluenza di turisti, attratti dal Parco della Valle del Ticino e dal suo centro industriale e commerciale, che è anche alla base di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, si accompagnano le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo di tutti i settori produttivi, che consente l'assorbimento di consistenti quote di manodopera dei comuni vicini. Attirano visitatori anche alcuni appuntamenti consueti, come la mostra-mercato di primavera e quella dell'artigianato, agricoltura, commercio e industria, che si tiene a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata la seconda domenica di settembre.

Alla buona affluenza di turisti, attratti dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a> e dal suo centro industriale e commerciale, che è anche alla base di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, si accompagnano le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie al ragguardevole sviluppo di tutti i settori produttivi, che consente l'assorbimento di consistenti quote di manodopera dei comuni vicini. Attirano visitatori anche alcuni appuntamenti consueti, come la mostra-mercato di primavera e quella dell'artigianato, agricoltura, commercio e industria, che si tiene a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata la seconda domenica di settembre.

Località

Cascina Cabassa, Cascina Campaccio, Cascina Cappanella, Cascina Reale, Cascina Scalina, Madonna delle Bozzole, San Biagio

Cascina Cabassa, Cascina Campaccio, Cascina Cappanella, Cascina Reale, Cascina Scalina, Madonna delle Bozzole, San Biagio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Garlasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.