Descrizione

Centro medievale situato su di un colle con vista sulla valle sottostante, la cui principale risorsa è rappresentata da un tessuto industriale abbastanza vitale e dalle attività connesse allo sfruttamento turistico delle locali terme. La comunità dei gambassini -caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia- si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani minori: Badia a Cerreto, Case Nuove, Catignano, Il Castagno, Luiano, Montignoso, Pillo, Sant'Andrea, Varna. Nel piccolo capoluogo comunale, dalle antiche strutture intrise di storia, ha trovato spazio una contenuta espansione edilizia a partire dagli anni '60, improntata a criteri di vivibilità e di rispetto dell'equilibrio ambientale. Il territorio comunale si presenta regolare nel profilo, privo come è di brusche cadute altimetriche. La sorgente che vi sgorga esercita da oltre due secoli una forte attrazione sui flussi turistici.  Lo stemma comunale raffigura un castello, che ricorda la rocca un tempo esistita sulle pendici settentrionali del monte del Castagno; le acque che lambiscono il castello, invece, sono un chiaro riferimento alla sorgente termale. Questa simbologia fu riacquisita quando il comune tornò ad essere autonomo, e cioè all'inizio del ventesimo secolo.  

Centro medievale situato su di un colle con vista sulla valle sottostante, la cui principale risorsa è rappresentata da un tessuto industriale abbastanza vitale e dalle attività connesse allo sfruttamento turistico delle locali terme. La comunità dei gambassini -caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia- si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani minori: Badia a Cerreto, Case Nuove, Catignano, Il Castagno, Luiano, Montignoso, Pillo, Sant'Andrea, Varna. Nel piccolo capoluogo comunale, dalle antiche strutture intrise di storia, ha trovato spazio una contenuta espansione edilizia a partire dagli anni '60, improntata a criteri di vivibilità e di rispetto dell'equilibrio ambientale. Il territorio comunale si presenta regolare nel profilo, privo come è di brusche cadute altimetriche. La sorgente che vi sgorga esercita da oltre due secoli una forte attrazione sui flussi turistici.  Lo stemma comunale raffigura un castello, che ricorda la rocca un tempo esistita sulle pendici settentrionali del monte del Castagno; le acque che lambiscono il castello, invece, sono un chiaro riferimento alla sorgente termale. Questa simbologia fu riacquisita quando il comune tornò ad essere autonomo, e cioè all'inizio del ventesimo secolo.  

Storia

La località che fino al 1917 costituì unità amministrativa unica con il comune di Montaione, e che ancora nel 1977 si denominava semplicemente Gambassi, conobbe i primi insediamenti umani in epoca etrusca: ne rimane traccia nell'area archeologica in prossimità di Poggio all'Aglione. Nel corso del Medioevo, una collisione di interessi con la vicina Volterra fu causa di rapporti tesi con quest'ultima, mentre si avvicendavano al potere Guido del fu Ranieri, il vescovo della stessa Volterra, Gualtieri di Uppezinghi ed infine la gloriosa Firenze (1293). Occupata e saccheggiata dalle milizie viscontee nel 1432, nel 1435 fu unita alla podesteria di Barbialla. Nel XVIII secolo, soppressa la sua podesteria dalla riforma leopoldina, fu annessa alla comunità di Montaione. I monumenti architettonici dell'età di mezzo, non molto numerosi, sono comunque di un certo interesse: i resti del monastero fortificato di S. Vittore, la pieve di Chianni, con facciata ad archi e logge e una complicata struttura interna, la chiesa di Gambassi e quella di Montignoso.  

La località che fino al 1917 costituì unità amministrativa unica con il comune di Montaione, e che ancora nel 1977 si denominava semplicemente Gambassi, conobbe i primi insediamenti umani in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a>: ne rimane traccia nell'area archeologica in prossimità di Poggio all'Aglione. Nel corso del Medioevo, una collisione di interessi con la vicina Volterra fu causa di rapporti tesi con quest'ultima, mentre si avvicendavano al potere Guido del fu Ranieri, il vescovo della stessa Volterra, Gualtieri di Uppezinghi ed infine la gloriosa Firenze (1293). Occupata e saccheggiata dalle milizie viscontee nel 1432, nel 1435 fu unita alla podesteria di Barbialla. Nel XVIII secolo, soppressa la sua podesteria dalla riforma leopoldina, fu annessa alla comunità di Montaione. I monumenti architettonici dell'età di mezzo, non molto numerosi, sono comunque di un certo interesse: i resti del monastero fortificato di S. Vittore, la pieve di Chianni, con facciata ad archi e logge e una complicata struttura interna, la chiesa di Gambassi e quella di Montignoso.  

Economia

Attualmente la popolazione, pur dovendo lamentare un certo ristagno generale, culturale come socio-economica, e un tenore di vita non molto elevato, assapora il gusto di un'esistenza tranquilla, aliena dagli eccessi del progresso. La maggior parte delle energie trova sfogo nelle attività manifatturiere -specializzate nell'abbigliamento (calzaturifici e confezioni) e nella lavorazione del legno- e nell'indotto commerciale delle attività turistiche. Carenze a livello organizzativo si verificano soprattutto nel settore dei servizi: nel comune non si trova altra struttura destinata alla diffusione della cultura all'infuori di una biblioteca; le scuole locali consentono la frequenza di elementari e medie; mancano invece istituti di istruzione secondaria; le attrezzature sportive si limitano a campi sportivi e da tennis comunali, mentre quelle sanitarie forniscono esclusivamente servizi di pronto intervento.  

Attualmente la popolazione, pur dovendo lamentare un certo ristagno generale, culturale come socio-economica, e un tenore di vita non molto elevato, assapora il gusto di un'esistenza tranquilla, aliena dagli eccessi del progresso. La maggior parte delle energie trova sfogo nelle attività manifatturiere -specializzate nell'abbigliamento (calzaturifici e confezioni) e nella lavorazione del legno- e nell'indotto commerciale delle attività turistiche. Carenze a livello organizzativo si verificano soprattutto nel settore dei servizi: nel comune non si trova altra struttura destinata alla diffusione della cultura all'infuori di una biblioteca; le scuole locali consentono la frequenza di elementari e medie; mancano invece istituti di istruzione secondaria; le attrezzature sportive si limitano a campi sportivi e da tennis comunali, mentre quelle sanitarie forniscono esclusivamente servizi di pronto intervento.  

Relazioni

Quella che si vive è una vita tranquilla, ma poco stimolante, in cui la fantasia è imbrigliata e le iniziative male attecchiscono: unico evento di un qualche richiamo è la mostra-mercato del vino che ha luogo ogni anno in agosto. Non sembra di conseguenza che siano state adeguatamente sfruttate le potenzialità della zona: essa si è lasciata sfiorare, senza mettersi in discussione, dall'afflusso di turisti "abitudinari", che cercano qui la soluzione a disturbi fisiologici e si scontrano con la carenza di strutture atte ad accoglierli, al di fuori dello stabilimento termale di Pillo. La festa del Patrono S. Sebastiano si celebra il 20 gennaio. Ha dato i natali a Giovanni Gonnelli, famoso artigiano della terracotta e a Francesco Domenico Gonnelli, raffinato pittore di cristalli del XV sec., che operò con successo anche a Lubecca.  

Quella che si vive è una vita tranquilla, ma poco stimolante, in cui la fantasia è imbrigliata e le iniziative male attecchiscono: unico evento di un qualche richiamo è la mostra-mercato del vino che ha luogo ogni anno in agosto. Non sembra di conseguenza che siano state adeguatamente sfruttate le potenzialità della zona: essa si è lasciata sfiorare, senza mettersi in discussione, dall'afflusso di turisti "abitudinari", che cercano qui la soluzione a disturbi fisiologici e si scontrano con la carenza di strutture atte ad accoglierli, al di fuori dello stabilimento termale di Pillo. La festa del Patrono S. Sebastiano si celebra il 20 gennaio. Ha dato i natali a Giovanni Gonnelli, famoso artigiano della terracotta e a Francesco Domenico Gonnelli, raffinato pittore di cristalli del XV sec., che operò con successo anche a Lubecca.  

Località

Badia a Cerreto, Borgoforte, Case Nuove, Catignano, Il Castagno, Pillo, Santa Maria a Chianni, Varna

Badia a Cerreto, Borgoforte, Case Nuove, Catignano, Il Castagno, Pillo, Santa Maria a Chianni, Varna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gambassi Terme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.