Descrizione

Piccola comunità di pianura, sicuramente esistente in epoca medievale, in cui all'attività agricola si coniuga quella industriale. I galgagnanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo del comune. Il territorio, lambito dal fiume Adda e in forte espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena rilevabili, e dalla presenza di piccoli laghi, corsi d'acqua e sorgenti di acqua potabile, la cui temperatura si mantiene costante per tutto l'arco dell'anno. È contraddistinto inoltre dalla presenza delle rogge Valentina e Molina (site presso la località Bellaria), che possono essere considerate fra le più abbondanti del lodigiano. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Piccola comunità di pianura, sicuramente esistente in epoca medievale, in cui all'attività agricola si coniuga quella industriale. I galgagnanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo del comune. Il territorio, lambito dal fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a> e in forte espansione edilizia, è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena rilevabili, e dalla presenza di piccoli laghi, corsi d'acqua e sorgenti di acqua potabile, la cui temperatura si mantiene costante per tutto l'arco dell'anno. È contraddistinto inoltre dalla presenza delle rogge Valentina e Molina (site presso la località Bellaria), che possono essere considerate fra le più abbondanti del lodigiano. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

L'origine del toponimo sarebbe da collegare con il popolo dei galli, da cui GALGANIANUM e poi Galgagnanum. Per concessione del re d'Italia Arduino, che nell'undicesimo secolo autorizzò il vescovo di Lodi a cercare l'oro nelle acque dell'Adda, appartenne alla mensa vescovile di Lodi. Nel XII secolo Alberto da Galgagnano (cui il territorio era stato subinfeudato dal clero laudense) la concesse ad un signore (tale Ottone), con diritto di riscossione delle decime, e fino ai secoli XIII e XIV, con rapporti simili, la corte del luogo continuò ad appartenere alla "circoscrizione plebana" (della Pieve di Galgagnano) dell'episcopato di Lodi. Molto importante risulta la pieve del luogo fino al XV secolo, quando comincia l'erosione orografica del suolo della pievania (da parte dell'Adda), che viene quindi sostituita dalla parrocchiale ancora esistente, quella di San Sisinio martire, costruita nella metà del XVI secolo. È andata distrutta la cascina a corte, in cui abitualmente si ospitavano i vescovi in visita pastorale e che si trovava nei pressi della parrocchiale del paese, presso la roggia Vesca; resta, invece, una struttura di rilievo artistico e storico, la chiesa parrocchiale dedicata a San Sisinio martire, la cui navata è affrescata con dipinti ottocenteschi.

L'origine del toponimo sarebbe da collegare con il popolo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a>, da cui GALGANIANUM e poi Galgagnanum. Per concessione del re d'Italia Arduino, che nell'undicesimo secolo autorizzò il vescovo di Lodi a cercare l'oro nelle acque dell'Adda, appartenne alla mensa vescovile di Lodi. Nel XII secolo Alberto da Galgagnano (cui il territorio era stato subinfeudato dal clero laudense) la concesse ad un signore (tale Ottone), con diritto di riscossione delle decime, e fino ai secoli XIII e XIV, con rapporti simili, la corte del luogo continuò ad appartenere alla "circoscrizione plebana" (della Pieve di Galgagnano) dell'episcopato di Lodi. Molto importante risulta la pieve del luogo fino al XV secolo, quando comincia l'erosione orografica del suolo della pievania (da parte dell'Adda), che viene quindi sostituita dalla parrocchiale ancora esistente, quella di San Sisinio martire, costruita nella metà del XVI secolo. È andata distrutta la cascina a corte, in cui abitualmente si ospitavano i vescovi in visita pastorale e che si trovava nei pressi della parrocchiale del paese, presso la roggia Vesca; resta, invece, una struttura di rilievo artistico e storico, la chiesa parrocchiale dedicata a San Sisinio martire, la cui navata è affrescata con dipinti ottocenteschi.

Economia

Ospita i consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali; manca invece la stazione dei carabinieri. Grazie alle copiose risorse idriche e alla conseguente fertilità del suolo, che consente rese unitarie elevate, fra le fonti di reddito occupa un posto di rilievo l'agricoltura, che produce in abbondanza cereali ed ortaggi, e a cui si affianca l'allevamento di suini e bovini. Molto importante il contributo dato all'economia dall'industria, rappresentata in prevalenza dal comparto meccanico, che conta numerosi addetti. Il terziario è poco sviluppato: si articola in una piccola rete distributiva, sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione, e in poche attività di servizio che sono limitate pressoché esclusivamente alla pubblica amministrazione: mancano, infatti, assicurazioni e aziende di consulenza informatica e scientifica. Sono assenti, poi, le strutture sociali, come asili nido e case di riposo. L'esiguità della popolazione e la vicinanza al capoluogo provinciale giustificano la mancanza di scuole, comprese quelle per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. È presente, invece, qualche esercizio per la ristorazione, mentre mancano strutture per il soggiorno. Carente è anche l'offerta delle strutture sanitarie: non è garantito neppure il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali; manca invece la stazione dei carabinieri. Grazie alle copiose risorse idriche e alla conseguente fertilità del suolo, che consente rese unitarie elevate, fra le fonti di reddito occupa un posto di rilievo l'agricoltura, che produce in abbondanza cereali ed ortaggi, e a cui si affianca l'allevamento di suini e bovini. Molto importante il contributo dato all'economia dall'industria, rappresentata in prevalenza dal comparto meccanico, che conta numerosi addetti. Il terziario è poco sviluppato: si articola in una piccola rete distributiva, sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione, e in poche attività di servizio che sono limitate pressoché esclusivamente alla pubblica amministrazione: mancano, infatti, assicurazioni e aziende di consulenza informatica e scientifica. Sono assenti, poi, le strutture sociali, come asili nido e case di riposo. L'esiguità della popolazione e la vicinanza al capoluogo provinciale giustificano la mancanza di scuole, comprese quelle per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. È presente, invece, qualche esercizio per la ristorazione, mentre mancano strutture per il soggiorno. Carente è anche l'offerta delle strutture sanitarie: non è garantito neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Un tempo frequentata da chi riteneva di poter trovare oro nelle acque dell'Adda, è attualmente meta di un modesto turismo, per la sua vicinanza al Parco dell'Adda sud e per le peculiarità delle sue sorgenti. La popolazione locale intrattiene vivaci rapporti con i centri vicini che, per taluni aspetti del quotidiano svolgimento della vita, sfiorano la vera dipendenza; i galgagnanesi, dunque, sono costretti a spostamenti giornalieri fin dalla più tenera età, anche se in condizioni piuttosto vantaggiose, data l'efficienza della rete di collegamenti, dovuta anche alle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Ci si rivolge al circondario (oltre che per usufruire delle strutture scolastiche non presenti sul posto) per l'espletamento delle pratiche burocratiche ma anche per trovare una più vasta gamma di proposte in ambito commerciale. Se negli anni addietro tali carenze avevano causato un vero e proprio fenomeno migratorio, si può dire che questo si sia ormai arrestato. Particolarmente sentita, fra le feste religiose, è quella in onore del Patrono, San Sisinio, che si festeggia la quarta domenica di ottobre.

Un tempo frequentata da chi riteneva di poter trovare oro nelle acque dell'Adda, è attualmente meta di un modesto turismo, per la sua vicinanza al Parco dell'Adda sud e per le peculiarità delle sue sorgenti. La popolazione locale intrattiene vivaci rapporti con i centri vicini che, per taluni aspetti del quotidiano svolgimento della vita, sfiorano la vera dipendenza; i galgagnanesi, dunque, sono costretti a spostamenti giornalieri fin dalla più tenera età, anche se in condizioni piuttosto vantaggiose, data l'efficienza della rete di collegamenti, dovuta anche alle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Ci si rivolge al circondario (oltre che per usufruire delle strutture scolastiche non presenti sul posto) per l'espletamento delle pratiche burocratiche ma anche per trovare una più vasta gamma di proposte in ambito commerciale. Se negli anni addietro tali carenze avevano causato un vero e proprio fenomeno migratorio, si può dire che questo si sia ormai arrestato. Particolarmente sentita, fra le feste religiose, è quella in onore del Patrono, San Sisinio, che si festeggia la quarta domenica di ottobre.

Località

Cascina Cagnola

Cascina Cagnola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Galgagnano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.