Descrizione

"Comune sparso" di pianura con sede in località Gabbioneta, di presunta origine romana; accanto al settore agricolo ha sviluppato il settore industriale, che, insieme ad alcune attività a carattere artigianale, rappresenta una risorsa primaria per l'economia locale. Gli abitanti, i gabbionetesi o binesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale anche se una consistente parte della popolazione risiede in località Binanuova e, in misura meno rilevante, nelle località Cascina Menabue, Località Polo Nord e Montepelato, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 35 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 47. L'abitato, che sta attraversando una fase di sensibile espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

"Comune sparso" di pianura con sede in località Gabbioneta, di presunta origine romana; accanto al settore agricolo ha sviluppato il settore industriale, che, insieme ad alcune attività a carattere artigianale, rappresenta una risorsa primaria per l'economia locale. Gli abitanti, i gabbionetesi o binesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale anche se una consistente parte della popolazione risiede in località Binanuova e, in misura meno rilevante, nelle località Cascina Menabue, Località Polo Nord e Montepelato, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta un andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 35 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 47. L'abitato, che sta attraversando una fase di sensibile espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Nacque ufficialmente solo nel 1928, quando le due località di Gabbioneta e Binanuova, originariamente distinte, furono unite a formare un unico comune. Alcuni reperti riferibili ad insediamenti palafitticoli sembrano testimoniarne, tuttavia, l'origine remota anche se alcuni studiosi credono che sia sorta in epoca romana, contemporaneamente alla fondazione della vicina Cremona, nel 218 a.C.: questa ipotesi si deve al rinvenimento di una lapide su cui compare un'iscrizione che attesta la presenza di un collegio di fabbri e, di conseguenza, di un insediamento in cui avevano sede magistrati. Il toponimo di Gabbioneta, secondo alcuni, deriva da "gabbion", che significa 'cesto di vimini ripieno di terra' con la funzione di fare da parapetto al terreno da difendere. Altri, invece, lo fanno derivare dal nome proprio GABINIUS o dal nome degli abitanti di Gabio. Fu anch'essa, come molti altri borghi vicini a Cremona, teatro degli scontri di quanti si contendevano il possesso delle sponde dell'Oglio; fu, inoltre, soggetta alle occupazioni francese e veneta nel corso del XVI secolo. Il toponimo di Binanuova sembra derivare dal termine "Bina", che indica 'una diga fatta di tronchi di alberi' che aveva la funzione di deviare le acque del fiume Oglio per alimentare le pale dei mulini. Nel XV secolo faceva parte delle proprietà di Ugolino Cavalcabò, marchese di Viadana, di parte guelfa, annientato dai più potenti domini di Milano, Mantova e Venezia. Entrambi i comuni hanno una propria chiesa parrocchiale: quella di Binanuova, intitolata ai Ss. Martino e Nicola, e quella di Gabbioneta, a Sant'Ambrogio; quest'ultima fu costruita tra gli ultimi anni del XVII secolo e i primi del XVIII, sui resti di costruzione più antica.

Nacque ufficialmente solo nel 1928, quando le due località di Gabbioneta e Binanuova, originariamente distinte, furono unite a formare un unico comune. Alcuni reperti riferibili ad insediamenti palafitticoli sembrano testimoniarne, tuttavia, l'origine remota anche se alcuni studiosi credono che sia sorta in epoca romana, contemporaneamente alla fondazione della vicina Cremona, nel 218 a.C.: questa ipotesi si deve al rinvenimento di una lapide su cui compare un'iscrizione che attesta la presenza di un collegio di fabbri e, di conseguenza, di un insediamento in cui avevano sede magistrati. Il toponimo di Gabbioneta, secondo alcuni, deriva da "gabbion", che significa 'cesto di vimini ripieno di terra' con la funzione di fare da parapetto al terreno da difendere. Altri, invece, lo fanno derivare dal nome proprio GABINIUS o dal nome degli abitanti di Gabio. Fu anch'essa, come molti altri borghi vicini a Cremona, teatro degli scontri di quanti si contendevano il possesso delle sponde dell'Oglio; fu, inoltre, soggetta alle occupazioni francese e veneta nel corso del XVI secolo. Il toponimo di Binanuova sembra derivare dal termine "Bina", che indica 'una diga fatta di tronchi di alberi' che aveva la funzione di deviare le acque del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> per alimentare le pale dei mulini. Nel XV secolo faceva parte delle proprietà di Ugolino Cavalcabò, marchese di Viadana, di parte guelfa, annientato dai più potenti domini di Milano, Mantova e Venezia. Entrambi i comuni hanno una propria chiesa parrocchiale: quella di Binanuova, intitolata ai Ss. Martino e Nicola, e quella di Gabbioneta, a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>; quest'ultima fu costruita tra gli ultimi anni del XVII secolo e i primi del XVIII, sui resti di costruzione più antica.

Economia

L'agricoltura e la zootecnia costituiscono ancora una risorsa economica fondamentale: si producono cereali, frumento, frutta e foraggi e si allevano suini, bovini e ovini. Lo sviluppo industriale ha interessato diversi comparti: particolarmente sviluppato è quello tessile, che consente di raggiungere livelli occupazionali considerevoli, così come pure le imprese edili e alcune fonderie. Si registra, inoltre, la presenza di botteghe artigiane specializzate nella realizzazione di organi da chiesa. L'istruzione è garantita solo fino al livello primario. Poche sono le strutture ricettive, che, peraltro, offrono la sola possibilità di ristorazione.

L'agricoltura e la zootecnia costituiscono ancora una risorsa economica fondamentale: si producono cereali, frumento, frutta e foraggi e si allevano suini, bovini e ovini. Lo sviluppo industriale ha interessato diversi comparti: particolarmente sviluppato è quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, che consente di raggiungere livelli occupazionali considerevoli, così come pure le imprese edili e alcune fonderie. Si registra, inoltre, la presenza di botteghe artigiane specializzate nella realizzazione di organi da chiesa. L'istruzione è garantita solo fino al livello primario. Poche sono le strutture ricettive, che, peraltro, offrono la sola possibilità di ristorazione.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative; tuttavia, ha intessuto rapporti piuttosto rilevanti con i comuni maggiori, a causa della necessità dei suoi abitanti di accedere agli istituti di istruzione e agli uffici amministrativi non disponibili sul posto. Lo sviluppo dei settori agricolo e industriale e del terziario consentono di assorbire discreti flussi di manodopera anche dall'esterno. La vita locale, solitamente non molto movimentata, ha modo di animarsi in occasione di alcune manifestazioni popolari a carattere ricreativo e religioso, quali la "sagra di San Martino" (l'11 novembre) e la Festa della Madonna del Patrocinio (la seconda domenica di maggio), che si tengono nella località Binanuova, e la "festa campagnola", che viene allestita periodicamente a Gabbioneta. Il Patrono, Sant'Ambrogio, si festeggia il 7 dicembre.

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative; tuttavia, ha intessuto rapporti piuttosto rilevanti con i comuni maggiori, a causa della necessità dei suoi abitanti di accedere agli istituti di istruzione e agli uffici amministrativi non disponibili sul posto. Lo sviluppo dei settori agricolo e industriale e del terziario consentono di assorbire discreti flussi di manodopera anche dall'esterno. La vita locale, solitamente non molto movimentata, ha modo di animarsi in occasione di alcune manifestazioni popolari a carattere ricreativo e religioso, quali la "sagra di San Martino" (l'11 novembre) e la Festa della Madonna del Patrocinio (la seconda domenica di maggio), che si tengono nella località Binanuova, e la "festa campagnola", che viene allestita periodicamente a Gabbioneta. Il Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, si festeggia il 7 dicembre.

Località

Binanuova, Cascina Casamento, Cascina Lamma, Cascina Menabue, Gabbioneta, Località Polo Nord, Montepelato

Binanuova, Cascina Casamento, Cascina Lamma, Cascina Menabue, Gabbioneta, Località Polo Nord, Montepelato

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gabbioneta-Binanuova rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.