Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini imprecisate, la cui economia si basa prevalentemente sul turismo, oltre che sulle tradizionali attività rurali. I fuipianesi, con un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e la località di Galzaniga. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con considerevoli variazioni altimetriche, e offre un paesaggio di indiscutibile fascino, con i rilievi coperti di vegetazione boschiva. L'abitato, situato in posizione panoramica, è circondato da faggeti e prati; il recente boom del turismo estivo ha determinato una forte espansione edilizia, dovuta soprattutto all'iniziativa di bergamaschi e milanesi, che hanno scelto il luogo per costruirvi la seconda casa, dove trascorrere le proprie vacanze.

Piccola comunità di montagna, di origini imprecisate, la cui economia si basa prevalentemente sul turismo, oltre che sulle tradizionali attività rurali. I fuipianesi, con un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e la località di Galzaniga. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con considerevoli variazioni altimetriche, e offre un paesaggio di indiscutibile fascino, con i rilievi coperti di vegetazione boschiva. L'abitato, situato in posizione panoramica, è circondato da faggeti e prati; il recente boom del turismo estivo ha determinato una forte espansione edilizia, dovuta soprattutto all'iniziativa di bergamaschi e milanesi, che hanno scelto il luogo per costruirvi la seconda casa, dove trascorrere le proprie vacanze.

Storia

Non si hanno notizie sulle sue origini e alquanto incerta è anche l'etimologia del nome: alcuni studiosi lo riportano al bergamasco "foi pian", derivante a sua volta dal latino FAGITUM PLANUM, che significa 'piano di faggi', con chiaro riferimento ai faggeti presenti nella zona; altri, invece, si richiamano al latino FOVEANUS, da FOVEA, ossia 'buca, pozza', o all'aggettivo FABIANUS (da FABIUS) o FUVIANUS (da FUVIUS). Piuttosto fantasiosa è la tesi secondo cui il toponimo corrisponderebbe a un 'fuggi piano'. La sua storia non fa registrare eventi di particolare rilievo: le sole notizie desumibili dai documenti relativi al territorio riguardano il tenore di vita della popolazione, che da sempre ha trovato la principale fonte di sostentamento nello sfruttamento dei boschi e dei pascoli. Anche le abitazioni erano costruite in funzione di queste attività: realizzate in pietra e raggruppate in tanti piccoli nuclei, erano adibite a residenza di contadini e pastori. L'unica ad avere una situazione parzialmente diversa era la località di Arnosto, che durante il dominio della Repubblica di Venezia fu sede di dogana, trovandosi vicina al confine. Dal punto di vista storico-architettonico degna di nota è la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista; ricostruita nel XVIII secolo, contiene pregevoli opere d'arte, tra cui figura un dipinto della prima metà del Cinquecento, raffigurante la Madonna delle Grazie. Per secoli l'economia locale non ha superato il livello di sussistenza. La povertà del luogo, con vaste zone impervie, inadatte alle coltivazioni, è stata alla base di una diffusa emigrazione, che è continuata anche nel dopoguerra.

Non si hanno notizie sulle sue origini e alquanto incerta è anche l'etimologia del nome: alcuni studiosi lo riportano al bergamasco "foi pian", derivante a sua volta dal latino FAGITUM PLANUM, che significa 'piano di faggi', con chiaro riferimento ai faggeti presenti nella zona; altri, invece, si richiamano al latino FOVEANUS, da FOVEA, ossia 'buca, pozza', o all'aggettivo FABIANUS (da FABIUS) o FUVIANUS (da FUVIUS). Piuttosto fantasiosa è la tesi secondo cui il toponimo corrisponderebbe a un 'fuggi piano'. La sua storia non fa registrare eventi di particolare rilievo: le sole notizie desumibili dai documenti relativi al territorio riguardano il tenore di vita della popolazione, che da sempre ha trovato la principale fonte di sostentamento nello sfruttamento dei boschi e dei pascoli. Anche le abitazioni erano costruite in funzione di queste attività: realizzate in pietra e raggruppate in tanti piccoli nuclei, erano adibite a residenza di contadini e pastori. L'unica ad avere una situazione parzialmente diversa era la località di Arnosto, che durante il dominio della Repubblica di Venezia fu sede di dogana, trovandosi vicina al confine. Dal punto di vista storico-architettonico degna di nota è la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista; ricostruita nel XVIII secolo, contiene pregevoli opere d'arte, tra cui figura un dipinto della prima metà del Cinquecento, raffigurante la Madonna delle Grazie. Per secoli l'economia locale non ha superato il livello di sussistenza. La povertà del luogo, con vaste zone impervie, inadatte alle coltivazioni, è stata alla base di una diffusa emigrazione, che è continuata anche nel dopoguerra.

Economia

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto l'ufficio postale e il municipio, oltre alla Pro Loco. Sul posto manca anche la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura integrata dall'allevamento del bestiame, favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per bovini, ovini ed equini. L'industria è pressoché assente. Modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Le uniche scuole presenti sono quelle elementari; non si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Buona è invece la capacità ricettiva, offrendosi possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto l'ufficio postale e il municipio, oltre alla Pro Loco. Sul posto manca anche la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell'impronta tipicamente rurale della zona, con un'agricoltura integrata dall'allevamento del bestiame, favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per bovini, ovini ed equini. L'industria è pressoché assente. Modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Le uniche scuole presenti sono quelle elementari; non si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Buona è invece la capacità ricettiva, offrendosi possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Le gravi carenze strutturali, che costringono gli abitanti a raggiungere quotidianamente le aree più sviluppate, sono in un certo senso compensate dal successo che sta ottenendo negli ultimi tempi sotto il profilo turistico. Meta ambita di vacanzieri provenienti soprattutto da Bergamo, da Milano e dalle località limitrofe, offre ai suoi visitatori la possibilità di godere di un meraviglioso paesaggio e di esercitare vari sport, quali il parapendio, lo sci e l'alpinismo. Tra le manifestazioni del folclore locale va citata la sagra della salsiccia e della polenta. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Le gravi carenze strutturali, che costringono gli abitanti a raggiungere quotidianamente le aree più sviluppate, sono in un certo senso compensate dal successo che sta ottenendo negli ultimi tempi sotto il profilo turistico. Meta ambita di vacanzieri provenienti soprattutto da Bergamo, da Milano e dalle località limitrofe, offre ai suoi visitatori la possibilità di godere di un meraviglioso paesaggio e di esercitare vari sport, quali il parapendio, lo sci e l'alpinismo. Tra le manifestazioni del folclore locale va citata la sagra della salsiccia e della polenta. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Galzaniga

Galzaniga

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fuipiano Valle Imagna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.