Descrizione

Cittadina collinare, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sulle attività agricole e, in minor misura, su quelle industriali. I francofontesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, per peculiari e irripetibili condizioni microclimatiche e ambientali, è particolarmente adatto alla coltivazione degli agrumi, in particolar modo per la produzione del tarocco, tra le più pregiate qualità di arance; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili; si raggiungono i 661 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico collinare.

Cittadina collinare, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sulle attività agricole e, in minor misura, su quelle industriali. I francofontesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, per peculiari e irripetibili condizioni microclimatiche e ambientali, è particolarmente adatto alla coltivazione degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a>, in particolar modo per la produzione del tarocco, tra le più pregiate qualità di arance; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili; si raggiungono i 661 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico collinare.

Storia

Il toponimo è di chiaro significato; presenta l’aggettivo qualificativo prima del nome secondo una consuetudine della lingua francese. La sua fondazione, risalente alla seconda metà del XIV secolo, viene attribuita ad Artale Alagona, gran Giustiziere del Regno, ed è strettamente connessa agli avvenimenti politico-militari dell’epoca, caratterizzati dalle liti tra la fazione latina, facente capo ai Chiaromonte, e quella catalana degli Alagona, seguaci della casa reale. Nel XVI secolo vive il momento di maggiore benessere, diventando uno dei centri più prosperi della Sicilia sud-orientale. Sotto la signoria dei Gravina-Cruillas vengono avviate opere di bonifica e si realizzano importanti edifici civili e religiosi. Tuttavia nel corso del Seicento la concomitanza di una serie di eventi negativi, tra i quali il terribile terremoto del 1693, mettono in ginocchio la sua economia. Agli inizi del Settecento per volontà del principe di Palagonia Francesco Gravina viene avviata l’opera di ricostruzione. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: il Palazzo Palagonia, realizzato nel 1705 sulle rovine del castello, distrutto dal terremoto del 1693; la chiesa madre, intitolata a Sant’Antonio Abate, che conserva un bel portale gotico e, all’interno, una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna della Neve; la chiesa di San Gerolamo, affiancata dalla nuova Torre dell’Orologio, e la chiesa del Carmine, ricostruita nel 1708 sulle rovine della preesistente chiesa di San Sebastiano.

Il toponimo è di chiaro significato; presenta l’aggettivo qualificativo prima del nome secondo una consuetudine della lingua francese. La sua fondazione, risalente alla seconda metà del XIV secolo, viene attribuita ad Artale Alagona, gran Giustiziere del Regno, ed è strettamente connessa agli avvenimenti politico-militari dell’epoca, caratterizzati dalle liti tra la fazione latina, facente capo ai Chiaromonte, e quella catalana degli Alagona, seguaci della casa reale. Nel XVI secolo vive il momento di maggiore benessere, diventando uno dei centri più prosperi della Sicilia sud-orientale. Sotto la signoria dei Gravina-Cruillas vengono avviate opere di bonifica e si realizzano importanti edifici civili e religiosi. Tuttavia nel corso del Seicento la concomitanza di una serie di eventi negativi, tra i quali il terribile terremoto del 1693, mettono in ginocchio la sua economia. Agli inizi del Settecento per volontà del principe di Palagonia Francesco Gravina viene avviata l’opera di ricostruzione. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: il Palazzo Palagonia, realizzato nel 1705 sulle rovine del castello, distrutto dal terremoto del 1693; la chiesa madre, intitolata a Sant’Antonio Abate, che conserva un bel portale gotico e, all’interno, una tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna della Neve; la chiesa di San Gerolamo, affiancata dalla nuova Torre dell’Orologio, e la chiesa del Carmine, ricostruita nel 1708 sulle rovine della preesistente chiesa di San Sebastiano.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. La più importante risorsa dell’economia locale è rappresentata dall’agrumicoltura; si producono anche cereali, frumento, ortaggi, olive e altra frutta. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, dell’industria metalmeccanica, della stampa, della fabbricazione di articoli in plastica, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Tra le strutture sociali si annovera un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto professionale industriale, di un istituto tecnico commerciale e di un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca Sebastiano Franco e dalla biblioteca Centro Studi Matteo Gaudioso. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. La più importante risorsa dell’economia locale è rappresentata dall’agrumicoltura; si producono anche cereali, frumento, ortaggi, olive e altra frutta. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, dell’industria metalmeccanica, della stampa, della fabbricazione di articoli in plastica, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Tra le strutture sociali si annovera un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo, di un istituto professionale industriale, di un istituto tecnico commerciale e di un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca Sebastiano Franco e dalla biblioteca Centro Studi Matteo Gaudioso. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di gustare le specialità gastronomiche locali, come le crespelle di farina e miele, le impanate con vari condimenti di verdure o formaggio e la “cuccia”, una minestra di ceci, ricotta, frumento e miele che si mangia il giorno della festa di Santa Lucia. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere ricordate: la festa di San Giuseppe, a marzo (in occasione della quale tre poveri, sorteggiati tra gli indigenti, percorrono il paese in processione ricevendo offerte in denaro), la fiera del bestiame, a ottobre. La festa patronale, in onore della Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto con una processione e costituisce un’occasione di grande partecipazione popolare.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e di gustare le specialità gastronomiche locali, come le crespelle di farina e miele, le impanate con vari condimenti di verdure o <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FORMAGGIO'>formaggio</a> e la “cuccia”, una minestra di ceci, ricotta, frumento e miele che si mangia il giorno della festa di Santa Lucia. Tra le manifestazioni tradizionali meritano di essere ricordate: la festa di San Giuseppe, a marzo (in occasione della quale tre poveri, sorteggiati tra gli indigenti, percorrono il paese in processione ricevendo offerte in denaro), la fiera del bestiame, a ottobre. La festa patronale, in onore della Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto con una processione e costituisce un’occasione di grande partecipazione popolare.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Francofonte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.