Descrizione

Centro montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I francavillesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 300 e i 1.587 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con estesi pascoli, vigneti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che ha mantenuto un’impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l’assenza di significativi segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Centro montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I francavillesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 300 e i 1.587 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con estesi pascoli, vigneti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, che ha mantenuto un’impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra l’assenza di significativi segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Fu fondata nel XV secolo nel territorio allora appartenente a Chiaromonte, per opera della certosa di San Nicola in Valle, fatta edificare per volontà della famiglia Sanseverino verso la fine del Trecento e i cui ruderi sono ancora visibili nei pressi dell’abitato. Rimasta a lungo sotto la giurisdizione della suddetta certosa, il cui priore se ne intitolava barone, si è chiamata Francavilla fino al 1866, quando si aggiunse la specificazione “in Sinni”, con chiaro riferimento alla sua ubicazione nei pressi dell’omonimo fiume. La prima parte del nome viene riportata alla franchigia da imposte e servizi feudali promessa ai coloni dei territori circostanti per indurli a popolare il nuovo borgo. Al centro di continue contese tra il priore e il principe di Bisignano, signore di Chiaromonte, e i Pignatelli, principi di Noia, ha seguito le vicende regionali, passando sotto diverse dominazioni fino all’ingresso nel Regno d’Italia, con la conseguente partecipazione agli avvenimenti nazionali e internazionali della seconda metà dell’Ottocento e della prima del Novecento. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai resti della certosa di San Nicola, spicca la quattrocentesca chiesa parrocchiale, più volte rimaneggiata.

Fu fondata nel XV secolo nel territorio allora appartenente a Chiaromonte, per opera della certosa di San Nicola in Valle, fatta edificare per volontà della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> verso la fine del Trecento e i cui ruderi sono ancora visibili nei pressi dell’abitato. Rimasta a lungo sotto la giurisdizione della suddetta certosa, il cui priore se ne intitolava barone, si è chiamata Francavilla fino al 1866, quando si aggiunse la specificazione “in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SINNI'>Sinni</a>”, con chiaro riferimento alla sua ubicazione nei pressi dell’omonimo fiume. La prima parte del nome viene riportata alla franchigia da imposte e servizi feudali promessa ai coloni dei territori circostanti per indurli a popolare il nuovo borgo. Al centro di continue contese tra il priore e il principe di Bisignano, signore di Chiaromonte, e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a>, principi di Noia, ha seguito le vicende regionali, passando sotto diverse dominazioni fino all’ingresso nel Regno d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALIA'>Italia</a>, con la conseguente partecipazione agli avvenimenti nazionali e internazionali della seconda metà dell’Ottocento e della prima del Novecento. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai resti della certosa di San Nicola, spicca la quattrocentesca chiesa parrocchiale, più volte rimaneggiata.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, oliveti e vigneti; diffuso è l’allevamento di suini, ovini, caprini e avicoli, seguito da quello di bovini ed equini. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano soprattutto nei comparti metalmeccanico ed edile; a queste si affiancano fabbriche alimentari, tessili, dell’abbigliamento, dei mobili e dei materiali da costruzione (tra cui il vetro); degna di nota è la lavorazione artigianale del legno e della ceramica ma non mancano sarti e maestri del ferro. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. Le strutture ricettive, che annoverano anche alcune aziende agrituristiche, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, oliveti e vigneti; diffuso è l’allevamento di suini, ovini, caprini e avicoli, seguito da quello di bovini ed equini. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano soprattutto nei comparti metalmeccanico ed edile; a queste si affiancano fabbriche alimentari, tessili, dell’abbigliamento, dei mobili e dei materiali da costruzione (tra cui il vetro); degna di nota è la lavorazione artigianale del legno e della ceramica ma non mancano sarti e maestri del ferro. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. Le strutture ricettive, che annoverano anche alcune aziende agrituristiche, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, visitando lo stupendo Parco Nazionale del Pollino, con la sua grande varietà di ambienti e paesaggi, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali meritano di essere citati: la fiera e la festa di Sant’Antonio, che si svolgono il 12 e il 13 giugno; la fiera e la festa della Madonna del Carmine, il 22 e 23 luglio; la festa della Madonna di Pompei, che ha luogo la prima e la seconda domenica di agosto; la fiera e la festa dell’Assunta, il 15 agosto, e la festa della “Madonna di Pertusavutta”, che si tiene l’8 dicembre. La festa patronale, in onore dei Santi Felice e Policarpo, si celebra il 10 agosto.

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, visitando lo stupendo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=PARCONAZIONALEDELPOLLINO'>Parco Nazionale del Pollino</a>, con la sua grande varietà di ambienti e paesaggi, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali meritano di essere citati: la fiera e la festa di Sant’Antonio, che si svolgono il 12 e il 13 giugno; la fiera e la festa della Madonna del Carmine, il 22 e 23 luglio; la festa della Madonna di Pompei, che ha luogo la prima e la seconda domenica di agosto; la fiera e la festa dell’Assunta, il 15 agosto, e la festa della “Madonna di Pertusavutta”, che si tiene l’8 dicembre. La festa patronale, in onore dei Santi Felice e Policarpo, si celebra il 10 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Francavilla in Sinni in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.