Descrizione

Cittadina costiera di fondazione medievale ubicata in un'area di bassa collina; è un'importante e raffinata stazione balneare, oltre che un polo industriale e commerciale con una discreta capacità di attrazione; un innato senso artistico, inoltre, presiede alle numerose manifestazioni dell'artigianato locale, che si distingue nella tessitura di coperte e tappeti, nella fabbricazione di strumenti musicali, nella decorazione della ceramica e nella lavorazione del ferro battuto. La distribuzione della comunità dei francavillesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, rispecchia le opposte tendenze all'accentramento e alla dispersione: negli ultimi decenni, infatti, è aumentato il numero delle case sparse, che talvolta si raccolgono in minuscoli aggregati urbani, facendo corona alle località principali del comprensorio (Fontechiaro e Piattelli); è cresciuto, però, anche il capoluogo comunale, il quale, sull'onda della crescente domanda turistico-residenziale, si è ormai da tempo saldato alla conurbazione costiera pescarese. Dolce è il profilo geometrico del territorio comunale, occupato da morbide ondulazioni che senza soluzione di continuità sfumano nel litorale basso e sabbioso.

Cittadina costiera di fondazione medievale ubicata in un'area di bassa collina; è un'importante e raffinata stazione balneare, oltre che un polo industriale e commerciale con una discreta capacità di attrazione; un innato senso artistico, inoltre, presiede alle numerose manifestazioni dell'artigianato locale, che si distingue nella tessitura di coperte e tappeti, nella fabbricazione di strumenti musicali, nella decorazione della ceramica e nella lavorazione del ferro battuto. La distribuzione della comunità dei francavillesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, rispecchia le opposte tendenze all'accentramento e alla dispersione: negli ultimi decenni, infatti, è aumentato il numero delle case sparse, che talvolta si raccolgono in minuscoli aggregati urbani, facendo corona alle località principali del comprensorio (Fontechiaro e Piattelli); è cresciuto, però, anche il capoluogo comunale, il quale, sull'onda della crescente domanda turistico-residenziale, si è ormai da tempo saldato alla conurbazione costiera pescarese. Dolce è il profilo geometrico del territorio comunale, occupato da morbide ondulazioni che senza soluzione di continuità sfumano nel litorale basso e sabbioso.

Storia

In diversi punti del comprensorio comunale sono emersi reperti archeologici che provano l'antichità del popolamento di questa zona del litorale; l'attuale abitato sorse però tra XI e XII secolo: rimanda a quel periodo la sua denominazione, che appartiene alla serie di toponimi importati dai normanni e da questi utilizzati per indicare le comunità religiose affrancate dal pagamento dei tributi. Nel 1501 il feudo fu assegnato a Costanza d'Avalos- d'Aquino e fu poi ceduto ai Caracciolo nel 1602; soltanto nel 1648 i d'Avalos ne rientrarono in possesso, dopo essere stati costretti a cederlo perché oppressi dai debiti. Nel tessuto moderno dell'abitato, il cui fulcro storico-architettonico è la parrocchiale di S. Franco o di Santa Maria Maggiore -ricostruita nel 1948 e adorna di vetrate, ceramiche e sculture di Andrea e Pietro Cascella-, si segnala per la sua antichità il convento di Santa Maria del Gesù.

In diversi punti del comprensorio comunale sono emersi reperti archeologici che provano l'antichità del popolamento di questa zona del litorale; l'attuale abitato sorse però tra XI e XII secolo: rimanda a quel periodo la sua denominazione, che appartiene alla serie di toponimi importati dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=NORMANNI'>normanni</a> e da questi utilizzati per indicare le comunità religiose affrancate dal pagamento dei tributi. Nel 1501 il feudo fu assegnato a Costanza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>d'Avalos</a>- <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>d'Aquino</a> e fu poi ceduto ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> nel 1602; soltanto nel 1648 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>d'Avalos</a> ne rientrarono in possesso, dopo essere stati costretti a cederlo perché oppressi dai debiti. Nel tessuto moderno dell'abitato, il cui fulcro storico-architettonico è la parrocchiale di S. Franco o di Santa Maria Maggiore -ricostruita nel 1948 e adorna di vetrate, ceramiche e sculture di Andrea e Pietro Cascella-, si segnala per la sua antichità il convento di Santa Maria del Gesù.

Economia

Dopo aver dedicato buona parte dell'anno allo svolgimento di tranquille occupazioni, i francavillesi si mobilitano al principio dell'estate con l'arrivo dei primi villeggianti. Del resto il benessere economico della comunità scaturisce solo in via subordinata dalle coltivazioni tradizionali o dalle attività industriali che si sono insediate lungo il tracciato della statale Adriatica; la principale risorsa economica è rappresentata dal turismo balneare, dal suo indotto commerciale e dai molteplici servizi, che hanno fatto registrare una significativa affermazione del credito e delle assicurazioni. Vivace e dinamica, la comunità francavillese ha dato vita a forme di associazionismo con finalità culturali e ricreative, ha favorito la nascita di alcune emittenti radiofoniche private e promosso lo sviluppo del sistema delle infrastrutture. Nel comprensorio comunale hanno sede una casa di riposo e due orfanotrofi; un liceo scientifico e un istituto tecnico commerciale; un museo allestito nel municipio, una biblioteca comunale ed un cinema; numerosi alberghi, campeggi e ristoranti, locali notturni e stabilimenti balneari; un bocciodromo, una pista di atletica, campi da hockey, da tennis e di calcio; e ancora un poliambulatorio specialistico, consultori familiari e istituti di riabilitazione che integrano i servizi di pronto soccorso estivo.

Dopo aver dedicato buona parte dell'anno allo svolgimento di tranquille occupazioni, i francavillesi si mobilitano al principio dell'estate con l'arrivo dei primi villeggianti. Del resto il benessere economico della comunità scaturisce solo in via subordinata dalle coltivazioni tradizionali o dalle attività industriali che si sono insediate lungo il tracciato della statale Adriatica; la principale risorsa economica è rappresentata dal turismo balneare, dal suo indotto commerciale e dai molteplici servizi, che hanno fatto registrare una significativa affermazione del credito e delle assicurazioni. Vivace e dinamica, la comunità francavillese ha dato vita a forme di associazionismo con finalità culturali e ricreative, ha favorito la nascita di alcune emittenti radiofoniche private e promosso lo sviluppo del sistema delle infrastrutture. Nel comprensorio comunale hanno sede una casa di riposo e due orfanotrofi; un liceo scientifico e un istituto tecnico commerciale; un museo allestito nel municipio, una biblioteca comunale ed un cinema; numerosi alberghi, campeggi e ristoranti, locali notturni e stabilimenti balneari; un bocciodromo, una pista di atletica, campi da hockey, da tennis e di calcio; e ancora un poliambulatorio specialistico, consultori familiari e istituti di riabilitazione che integrano i servizi di pronto soccorso estivo.

Relazioni

Ha inizio in aprile, con la mostra-mercato del fiore e con la tradizionale benedizione dei cavalli, la lunga teoria di manifestazioni destinate ad animare il periodo di maggiore affluenza turistica: il primo maggio si svolge una suggestiva sfilata delle barche; il mese di luglio il premio nazionale di pittura intitolato a Francesco Paolo Michetti e una sagra dedicata alla birra; ad agosto la caratteristica processione delle canefore, che portano in dono a S. Rocco i frutti della terra dentro cesti di vimini tenuti in equilibrio sulla testa. La festa del Patrono S. Franco Eremita si celebra il 18 agosto e si conclude con un superbo spettacolo di artifici pirotecnici sul mare. Il convento di Santa Maria del Gesù fu scelto come residenza dal pittore Francesco Paolo Michetti, che insieme a Gabriele d'Annunzio e ad altri illustri amici vi costituì un cenacolo di studi.

Ha inizio in aprile, con la mostra-mercato del fiore e con la tradizionale benedizione dei cavalli, la lunga teoria di manifestazioni destinate ad animare il periodo di maggiore affluenza turistica: il primo maggio si svolge una suggestiva sfilata delle barche; il mese di luglio il premio nazionale di pittura intitolato a Francesco Paolo Michetti e una sagra dedicata alla birra; ad agosto la caratteristica processione delle canefore, che portano in dono a S. Rocco i frutti della terra dentro cesti di vimini tenuti in equilibrio sulla testa. La festa del Patrono S. Franco Eremita si celebra il 18 agosto e si conclude con un superbo spettacolo di artifici pirotecnici sul mare. Il convento di Santa Maria del Gesù fu scelto come residenza dal pittore Francesco Paolo Michetti, che insieme a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GABRIELEDANNUNZIO'>Gabriele d'Annunzio</a> e ad altri illustri amici vi costituì un cenacolo di studi.

Località

Castelvecchio, Ciardini, Coderuto, Di Quinzio, Fontechiaro, Galasso, Leonzio, Mancini, Miccoli, Moretto, Parlapiano, Piattelli, Pujese, Quercianotarrocco, Scatenato, Serrone, Setteventi, Valle Auzuca

Castelvecchio, Ciardini, Coderuto, Di Quinzio, Fontechiaro, Galasso, Leonzio, Mancini, Miccoli, Moretto, Parlapiano, Piattelli, Pujese, Quercianotarrocco, Scatenato, Serrone, Setteventi, Valle Auzuca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Francavilla al Mare rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.