Descrizione

Comune montano, di antica origine, che alle tradizionali attività rurali ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I fornesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Attraversato dal fiume Tagliamento, il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.474 metri di quota. L’abitato, , che fa registrare segni di espansione edilizia ed è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, partito d’argento e di nero, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica e raffigura un castello rosso munito di tre torri, di cui la centrale più alta.

Comune montano, di antica origine, che alle tradizionali attività rurali ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I fornesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Attraversato dal fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=TAGLIAMENTO'>Tagliamento</a>, il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.474 metri di quota. L’abitato, , che fa registrare segni di espansione edilizia ed è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, partito d’argento e di nero, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica e raffigura un castello rosso munito di tre torri, di cui la centrale più alta.

Storia

Abitata già da popolazioni celtiche, registrò in seguito stanziamenti di romani, la cui presenza nel territorio è testimoniata, oltre che dai reperti rinvenuti, anche dall’etimologia del toponimo, derivante dal latino FURNUS, ‘forno, fucina’, che fa riferimento all’attività estrattiva un tempo molto praticata. Dopo la caduta dell’impero romano fu soggetta alle invasioni barbariche e subì saccheggi e distruzioni. Nell’alto Medioevo probabilmente fu teatro di una cruenta battaglia, stando ai numerosi scheletri, di epoca longobarda, scoperti nella zona. Donata, nella seconda metà del secolo VIII, dal duca di Baviera all’abbazia pordenonese di Sesto al Reghena, passò poi ai patriarchi di Aquileia, che la infeudarono a più signori, tra cui Francesco di Socchieve e Gualterio di Nonta. Quest’ultimo la vendette ai Savorgnano, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione dei privilegi feudali, decretata da Napoleone. Al centro di continue dispute religiose con Forni di Sopra, che rivendicava la propria autonomia ecclesiastica, fu spesso costretta a ricorrere alle autorità venete per ottenere l’esenzione dal pagamento di tributi troppo gravosi. Colpita da diverse calamità, registrò una ripresa economica nel Settecento, grazie allo sviluppo delle attività artigianali. Al termine della parentesi napoleonica, finì sotto l’Austria. Attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali del 1848, quando cercò di frenare l’avanzata delle truppe austro-ungariche presso il passo della Morte. Invasa dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, nel 1944 fu completamente bruciata dai nazisti, perché ritenuta un covo di partigiani. Notevoli sono stati anche i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico di un tempo restano: la parrocchiale, in cui è possibile ammirare una cinquecentesca pala d’altare, in legno intagliato, e la chiesetta di San Lorenzo, del XV secolo.

Abitata già da popolazioni celtiche, registrò in seguito stanziamenti di romani, la cui presenza nel territorio è testimoniata, oltre che dai reperti rinvenuti, anche dall’etimologia del toponimo, derivante dal latino FURNUS, ‘forno, fucina’, che fa riferimento all’attività estrattiva un tempo molto praticata. Dopo la caduta dell’impero romano fu soggetta alle invasioni barbariche e subì saccheggi e distruzioni. Nell’alto Medioevo probabilmente fu teatro di una cruenta battaglia, stando ai numerosi scheletri, di epoca longobarda, scoperti nella zona. Donata, nella seconda metà del secolo VIII, dal duca di Baviera all’abbazia pordenonese di Sesto al Reghena, passò poi ai patriarchi di Aquileia, che la infeudarono a più signori, tra cui Francesco di Socchieve e Gualterio di Nonta. Quest’ultimo la vendette ai Savorgnano, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione dei privilegi feudali, decretata da Napoleone. Al centro di continue dispute religiose con Forni di Sopra, che rivendicava la propria autonomia ecclesiastica, fu spesso costretta a ricorrere alle autorità venete per ottenere l’esenzione dal pagamento di tributi troppo gravosi. Colpita da diverse calamità, registrò una ripresa economica nel Settecento, grazie allo sviluppo delle attività artigianali. Al termine della parentesi napoleonica, finì sotto l’Austria. Attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali del 1848, quando cercò di frenare l’avanzata delle truppe austro-ungariche presso il passo della Morte. Invasa dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, nel 1944 fu completamente bruciata dai nazisti, perché ritenuta un covo di partigiani. Notevoli sono stati anche i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico di un tempo restano: la parrocchiale, in cui è possibile ammirare una cinquecentesca pala d’altare, in legno intagliato, e la chiesetta di San Lorenzo, del XV secolo.

Economia

L’agricoltura si basa essenzialmente sulla produzione di ortaggi e foraggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico e della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. È assicurato il servizio bancario; la rete distributiva completa il quadro del terziario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive, che comprendono anche qualche camping, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture vanno segnalati gli impianti di risalita.

L’agricoltura si basa essenzialmente sulla produzione di ortaggi e foraggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto a diversi tipi di coltivazione; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è rappresentata da aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico e della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. È assicurato il servizio bancario; la rete distributiva completa il quadro del terziario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive, che comprendono anche qualche camping, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture vanno segnalati gli impianti di risalita.

Relazioni

Sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e praticando gli sport invernali. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con il circondario, cui la popolazione si rivolge per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche degne di nota. La Patrona è la Beata Vergine del Rosario: la ricorrenza è il 7 ottobre ma la festa religiosa in suo onore si celebra la domenica più vicina a quella data.

Sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale e praticando gli sport invernali. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con il circondario, cui la popolazione si rivolge per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche degne di nota. La Patrona è la Beata Vergine del Rosario: la ricorrenza è il 7 ottobre ma la festa religiosa in suo onore si celebra la domenica più vicina a quella data.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Forni di Sotto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.