Descrizione

Centro collinare antico, legato all'agricoltura, all'allevamento del bestiame e attualmente anche all'artigianato e commercio del legname. La comunità dei foianesi ha un indice di vecchiaia alquanto alto e si distribuisce in più località, quali: Pozzo della Chiana, Fontelunga, la Selce, Case Nuove e Stazione di Foiano. In un paesaggio tipicamente collinare che offre aspetti tipici della campagna tosco-laziale, con la presenza di vigneti e campi di frumento, la periferia, di stile moderno, sviluppatasi soprattutto negli anni '60 e '70, si trova ai piedi del centro storico. Nello stemma di colore rosso campeggia un giglio d'oro che si riferisce forse all'antico nome della comunità, Flaviano. Si tratta del rifacimento di un precedente stemma che presentava l'immagine di un bue fra due cipressi, probabile riferimento all'allevamento dei bovini, attività largamente praticata nel passato.  

Centro collinare antico, legato all'agricoltura, all'allevamento del bestiame e attualmente anche all'artigianato e commercio del legname. La comunità dei foianesi ha un indice di vecchiaia alquanto alto e si distribuisce in più località, quali: Pozzo della Chiana, Fontelunga, la Selce, Case Nuove e Stazione di Foiano. In un paesaggio tipicamente collinare che offre aspetti tipici della campagna tosco-laziale, con la presenza di vigneti e campi di frumento, la periferia, di stile moderno, sviluppatasi soprattutto negli anni '60 e '70, si trova ai piedi del centro storico. Nello stemma di colore rosso campeggia un giglio d'oro che si riferisce forse all'antico nome della comunità, Flaviano. Si tratta del rifacimento di un precedente stemma che presentava l'immagine di un bue fra due cipressi, probabile riferimento all'allevamento dei bovini, attività largamente praticata nel passato.  

Storia

Secondo la storiografia accreditata, la zona è stata occupata da un insediamento etrusco e poi romano: ne è testimonianza l'esistenza dell'antica pieve di S. Martino a Foiano. Vi sorsero poi delle fortificazioni di proprietà dei conti Scialanga e di Berardenga. Il fortilizio prese il nome di "Cortevecchia" ed era considerato una delle più importanti difese del contado aretino. Appartenne infatti ad Arezzo ma nel 1384 si diede liberamente a Firenze che la munì di imponenti fortificazioni, che non impedirono a Piero Strozzi e al suo esercito di impadronirsene durante la guerra di Siena; la conquista del castello da parte dei senesi fu l'occasione per il contrattacco fiorentino che culminò nella battaglia decisiva, tenutasi il 3 agosto 1554 vicino all'attuale frazione di Pozzo, in cui le truppe medicee del marchese di Marignano sconfissero Piero Strozzi decretando la fine della repubblica di Siena. Lo sviluppo demografico più consistente si ebbe solo a partire dal XVIII secolo con la bonifica operata da Pietro Leopoldo. Tra i principali monumenti presenti nella zona risultano di particolare rilievo il cinquecentesco tempietto a base ottagonale di Santa Vittoria, la cita muraria e il torrione, la chiesa di S. Francesco, la collegiata neoclassica del XVIII secolo, le porte di accesso alla città.  

Secondo la storiografia accreditata, la zona è stata occupata da un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCO'>etrusco</a> e poi romano: ne è testimonianza l'esistenza dell'antica pieve di S. Martino a Foiano. Vi sorsero poi delle fortificazioni di proprietà dei conti Scialanga e di Berardenga. Il fortilizio prese il nome di "Cortevecchia" ed era considerato una delle più importanti difese del contado aretino. Appartenne infatti ad Arezzo ma nel 1384 si diede liberamente a Firenze che la munì di imponenti fortificazioni, che non impedirono a Piero Strozzi e al suo esercito di impadronirsene durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUERRADISIENA'>guerra di Siena</a>; la conquista del castello da parte dei senesi fu l'occasione per il contrattacco fiorentino che culminò nella battaglia decisiva, tenutasi il 3 agosto 1554 vicino all'attuale frazione di Pozzo, in cui le truppe medicee del marchese di Marignano sconfissero Piero Strozzi decretando la fine della repubblica di Siena. Lo sviluppo demografico più consistente si ebbe solo a partire dal XVIII secolo con la bonifica operata da Pietro Leopoldo. Tra i principali monumenti presenti nella zona risultano di particolare rilievo il cinquecentesco tempietto a base ottagonale di Santa Vittoria, la cita muraria e il torrione, la chiesa di S. Francesco, la collegiata neoclassica del XVIII secolo, le porte di accesso alla città.  

Economia

Fa parte del distratto scolastico n. 32 con sede a Cortona; le strutture scolastiche interne sono quelle per i gradi di istruzione obbligatoria, un istituto professionale  e un istituto tecnico commerciale. Oltre ai consueti servizi comunali, postali e bancari vi sono un archivio storico ed una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. La diffusione della cultura è favorita dalla presenza di un centro di documentazione e promozione culturale, da una biblioteca e dalla fototeca comunale. Lo sport si pratica nello stadio e nelle piscine comunali; è stata inoltre allestita la squadra di calcio che milita nei campionati minori. L'organizzazione sanitaria offre le strutture dell'ospedale S. Francesco, un consultorio familiare ed una serie di altro servizi. Le due emittenti radiofoniche, "Radio Onda Blu" e "Radio Effe", mettono in contatto il paese con la vita regionale. Le principali fonti di reddito si ritrovano nell'agricoltura, nella zootecnia, nella lavorazione dei metalli preziosi e del legname e nell'attività legata al settore delle confezioni. Si lavora inoltre il vetro ed è sviluppata anche la meccanica. Vi sono ospitali esercizi di ristoro ed è assicurato anche un minimo di ricettività alberghiera.  

Fa parte del distratto scolastico n. 32 con sede a Cortona; le strutture scolastiche interne sono quelle per i gradi di istruzione obbligatoria, un istituto professionale  e un istituto tecnico commerciale. Oltre ai consueti servizi comunali, postali e bancari vi sono un archivio storico ed una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. La diffusione della cultura è favorita dalla presenza di un centro di documentazione e promozione culturale, da una biblioteca e dalla fototeca comunale. Lo sport si pratica nello stadio e nelle piscine comunali; è stata inoltre allestita la squadra di calcio che milita nei campionati minori. L'organizzazione sanitaria offre le strutture dell'ospedale S. Francesco, un consultorio familiare ed una serie di altro servizi. Le due emittenti radiofoniche, "Radio Onda Blu" e "Radio Effe", mettono in contatto il paese con la vita regionale. Le principali fonti di reddito si ritrovano nell'agricoltura, nella zootecnia, nella lavorazione dei metalli preziosi e del legname e nell'attività legata al settore delle confezioni. Si lavora inoltre il vetro ed è sviluppata anche la meccanica. Vi sono ospitali esercizi di ristoro ed è assicurato anche un minimo di ricettività alberghiera.  

Relazioni

L'ambiente socio-culturale, come in altri centri della Val di Chiana, è influenzato da elementi umbri ma soprattutto laziali, come dimostra il dialetto di transizione ricco di elementi delle parlate centro-meridionali. I rapporti con le zone vicine, specialmente con Cortona e i centri della Val di Chiana, sono particolarmente intensi a causa del lavoro e, sebbene il turismo sia poco praticato, nel periodo invernale, a carnevale, il luogo si riempie di gente in festa grazie alla caratteristica sfilata di carri allegorici che riempiono le vie del centro. Altra ricorrenza particolare si registra nel mese di aprile, periodo in cui si tiene la fiera del fiore e dell'artigianato. In questa occasione, oltre ad apprezzare la originalità esposte negli stand, si può avere anche l'opportunità di gustare la gastronomia locale che si basa sulle pregiate e prelibate costate di bovini di razza chianina. La festa del patrono S. Martino viene celebrata l'11 novembre.  

L'ambiente socio-culturale, come in altri centri della Val di Chiana, è influenzato da elementi umbri ma soprattutto laziali, come dimostra il dialetto di transizione ricco di elementi delle parlate centro-meridionali. I rapporti con le zone vicine, specialmente con Cortona e i centri della Val di Chiana, sono particolarmente intensi a causa del lavoro e, sebbene il turismo sia poco praticato, nel periodo invernale, a carnevale, il luogo si riempie di gente in festa grazie alla caratteristica sfilata di carri allegorici che riempiono le vie del centro. Altra ricorrenza particolare si registra nel mese di aprile, periodo in cui si tiene la fiera del fiore e dell'artigianato. In questa occasione, oltre ad apprezzare la originalità esposte negli stand, si può avere anche l'opportunità di gustare la gastronomia locale che si basa sulle pregiate e prelibate costate di bovini di razza chianina. La festa del patrono S. Martino viene celebrata l'11 novembre.  

Località

Farniole, Fontelunga, La Querce, Pozzo della Chiana, Stazione Ferroviaria

Farniole, Fontelunga, La Querce, Pozzo della Chiana, Stazione Ferroviaria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Foiano della Chiana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.