Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I flussiesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale, contiguo alla località Tinnura del comune omonimo; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 164 a un massimo di 371 metri sul livello del mare. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. I flussiesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la quasi totalità nel capoluogo comunale, contiguo alla località Tinnura del comune omonimo; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 164 a un massimo di 371 metri sul livello del mare. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Storia

Il toponimo, che localmente si presenta come “Flussìo” e “Frussìo”, è attestato dal 1357 con le forme “Forssiu” e “Furxiu”. Secondo alcuni studiosi le sue origini sono da rintracciare nello strato linguistico paleosardo; secondo altri, invece, nelle voci sarde “Frùscu”, “Frùskiu” e “Frùsciu”, ‘rusco, pungitopo', poiché l'accentazione originaria della denominazione doveva essere “Flùssio”. Fondata in epoca nuragica, fu poi sede di importanti aziende agrarie romane. Appartenne, durante il Medioevo, alla curatoria della Planargia, nel Giudicato di Torres e, in seguito, in quello d'Arborea. Nella seconda metà del XV secolo fu concessa in feudo alla famiglia Villamarina. Successivamente fu sottoposta al governo dei marchesi della Planargia. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata la parrocchiale della Madonna della Neve, dalla struttura molto semplice con rustico campanile cuspidato. Due sono le testimonianze nuragiche del suo territorio: quelle di Giannas e Morcio.

Il toponimo, che localmente si presenta come “Flussìo” e “Frussìo”, è attestato dal 1357 con le forme “Forssiu” e “Furxiu”. Secondo alcuni studiosi le sue origini sono da rintracciare nello strato linguistico paleosardo; secondo altri, invece, nelle voci sarde “Frùscu”, “Frùskiu” e “Frùsciu”, ‘rusco, pungitopo', poiché l'accentazione originaria della denominazione doveva essere “Flùssio”. Fondata in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a>, fu poi sede di importanti aziende agrarie romane. Appartenne, durante il Medioevo, alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PLANARGIA'>Planargia</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres e, in seguito, in quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a>. Nella seconda metà del XV secolo fu concessa in feudo alla famiglia Villamarina. Successivamente fu sottoposta al governo dei marchesi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PLANARGIA'>Planargia</a>. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata la parrocchiale della Madonna della Neve, dalla struttura molto semplice con rustico campanile cuspidato. Due sono le testimonianze <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICHE'>nuragiche</a> del suo territorio: quelle di Giannas e Morcio.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di Malvasia), olive e frutta e con l'allevamento di suini, ovini, equini e avicoli. L'industria, poco sviluppata, è costituita da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti alimentare, della lavorazione del legno, edile e della fabbricazione di materie plastiche. A livello artigianale si registra la produzione dell'asfodelo, con i cui steli si intrecciano cestini, canestri e corbule, con pregiati ricami. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; manca la biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano, localmente solamente il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di Malvasia), olive e frutta e con l'allevamento di suini, ovini, equini e avicoli. L'industria, poco sviluppata, è costituita da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti alimentare, della lavorazione del legno, edile e della fabbricazione di materie plastiche. A livello artigianale si registra la produzione dell'asfodelo, con i cui steli si intrecciano cestini, canestri e corbule, con pregiati ricami. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; manca la biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano, localmente solamente il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete più frequentate della zona, fa registrare, comunque, un discreto numero di visitatori, attratti principalmente dalla possibilità di acquistare i pregiati prodotti dell'artigianato e degustare i rinomati vini locali. Interessante è, inoltre, l'ambiente naturale, che, grazie alle sue bellezze incontaminate e alla sua aria salubre, rappresenta un luogo ideale per effettuare delle piacevoli e rilassanti passeggiate. Tra le manifestazioni ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni figurano: la tradizionale festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, e quella di San Bartolomeo, il 24 agosto. La festa della Patrona, la Madonna della Neve , si celebra il 5 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete più frequentate della zona, fa registrare, comunque, un discreto numero di visitatori, attratti principalmente dalla possibilità di acquistare i pregiati prodotti dell'artigianato e degustare i rinomati <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VINI'>vini</a> locali. Interessante è, inoltre, l'ambiente naturale, che, grazie alle sue bellezze incontaminate e alla sua aria salubre, rappresenta un luogo ideale per effettuare delle piacevoli e rilassanti passeggiate. Tra le manifestazioni ricorrenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni figurano: la tradizionale festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, e quella di San Bartolomeo, il 24 agosto. La festa della Patrona, la Madonna della Neve , si celebra il 5 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Flussio in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.