Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sul turismo. I fiumalbini, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Bar Alpino, Dogana, Faidello, Caprili, Casa Gallo, Casa Ruggeri, Frescarolo, Lago, La Piana, Ronchi e Rotari. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.165 metri del monte Cimone. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; dominato dai ruderi della rocca medievale, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un castello rosso, munito di tre torri, fondato su un terreno roccioso.

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sul turismo. I fiumalbini, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Bar Alpino, Dogana, Faidello, Caprili, Casa Gallo, Casa Ruggeri, Frescarolo, Lago, La Piana, Ronchi e Rotari. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.165 metri del monte Cimone. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; dominato dai ruderi della rocca medievale, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un castello rosso, munito di tre torri, fondato su un terreno roccioso.

Storia

Citata per la prima volta, come Flumenalbo, in un documento del secolo XI, ha il toponimo composto di “fiume” (dal latino FLUMEN) e dell’aggettivo latino ALBUS, ‘bianco’. Comune autonomo fin da allora, fu governata da un podestà. Donata dal marchese Bonifacio, avo della contessa Matilde di Canossa, ai vescovi modenesi, nel Duecento si alleò col comune di Modena. A lungo assoggettata alla signoria degli Estensi, ai quali rimase sempre fedele, riuscì a conservare un margine di autonomia, dandosi propri statuti, che furono pubblicati in calce a quelli del Frignano, nella prima metà del XIV secolo. Al centro di intensi rapporti commerciali con la Toscana fino a tutto il Cinquecento, sul finire del XVIII secolo fu attraversata e saccheggiata dalle truppe napoleoniche. Annessa al Regno d’Italia, nel periodo post-unitario vide emigrare gran parte della popolazione attiva, che cercava così di sopperire alle scarse possibilità di occupazione offerte dalle sue attività produttive. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: il seminario, fondato nella prima metà dell’Ottocento, presso il convento dei frati minori di San Francesco; la vicina chiesa di San Francesco, edificata nel XVII secolo; il cinquecentesco oratorio di San Rocco, contenente pregevoli affreschi dello stesso periodo, e la parrocchiale di San Bartolomeo, la cui struttura originaria risale al XIII secolo.

Citata per la prima volta, come Flumenalbo, in un documento del secolo XI, ha il toponimo composto di “fiume” (dal latino FLUMEN) e dell’aggettivo latino ALBUS, ‘bianco’. Comune autonomo fin da allora, fu governata da un podestà. Donata dal marchese Bonifacio, avo della contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MATILDEDICANOSSA'>Matilde di Canossa</a>, ai vescovi modenesi, nel Duecento si alleò col comune di Modena. A lungo assoggettata alla signoria degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, ai quali rimase sempre fedele, riuscì a conservare un margine di autonomia, dandosi propri statuti, che furono pubblicati in calce a quelli del Frignano, nella prima metà del XIV secolo. Al centro di intensi rapporti commerciali con la Toscana fino a tutto il Cinquecento, sul finire del XVIII secolo fu attraversata e saccheggiata dalle truppe napoleoniche. Annessa al Regno d’Italia, nel periodo post-unitario vide emigrare gran parte della popolazione attiva, che cercava così di sopperire alle scarse possibilità di occupazione offerte dalle sue attività produttive. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: il seminario, fondato nella prima metà dell’Ottocento, presso il convento dei frati minori di San Francesco; la vicina chiesa di San Francesco, edificata nel XVII secolo; il cinquecentesco oratorio di San Rocco, contenente pregevoli affreschi dello stesso periodo, e la parrocchiale di San Bartolomeo, la cui struttura originaria risale al XIII secolo.

Economia

è sede della Pro Loco e dello IAT (ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). Si producono cereali, frumento, foraggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è limitata a qualche piccola impresa edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si regista la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo di arte sacra. Le strutture ricettive accanto alla ristorazione offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dalla locale clinica.

è sede della Pro Loco e dello IAT (ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). Si producono cereali, frumento, foraggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è limitata a qualche piccola impresa edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si regista la presenza di una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo di arte sacra. Le strutture ricettive accanto alla ristorazione offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dalla locale clinica.

Relazioni

Meta d’arte e stazione sciistica, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di godere dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale, ed effettuare interessanti escursioni, seguendo itinerari diversi. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, vanno citati: la fiera annuale e il mercato dei mestieri di un tempo, a luglio; la rievocazione storica in costume, ad agosto; gli spettacoli, le mostre culturali e le manifestazioni folcloristiche, che si svolgono ugualmente a luglio e ad agosto; il presepe vivente. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto, con l’omonima fiera, la processione con la statua del Santo per le vie del paese e uno spettacolo pirotecnico.

Meta d’arte e stazione sciistica, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di godere dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale, ed effettuare interessanti escursioni, seguendo itinerari diversi. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, vanno citati: la fiera annuale e il mercato dei mestieri di un tempo, a luglio; la rievocazione storica in costume, ad agosto; gli spettacoli, le mostre culturali e le manifestazioni folcloristiche, che si svolgono ugualmente a luglio e ad agosto; il presepe vivente. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto, con l’omonima fiera, la processione con la statua del Santo per le vie del paese e uno spettacolo pirotecnico.

Località

Bar Alpino, Caprili, Casa Gallo, Casa Ruggeri, Dogana, Faidello, Frescarolo, La Piana, Lago, Ronchi, Rotari

Bar Alpino, Caprili, Casa Gallo, Casa Ruggeri, Dogana, Faidello, Frescarolo, La Piana, Lago, Ronchi, Rotari

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiumalbo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.