Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini alto-medievali, che mostra un quadro economico alquanto florido, con una buona presenza dell'industria. I fioranesi hanno un indice di vecchiaia nella media e risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Gazzaniga e Vértova dei comuni omonimi. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Pianure e San Fermo, è il meno esteso della provincia ma il più densamente popolato dell'intera Lombardia; il suo profilo geometrico è alquanto ondulato, con variazioni altimetriche abbastanza accentuate. L'abitato, con un andamento plano-altimetrico vario, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica: circondato dalle vette che sovrastano la vallata, si distribuisce tra la zona più pianeggiante e la montagna vera e propria; l'espansione edilizia, che vi si registra, è frutto della crescita demografica, connessa allo sviluppo delle industrie, da sempre all'avanguardia nel Bergamasco. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato in due campi da una nube argentata, sovrastata da un'aquila che spicca su sfondo azzurro; nel campo inferiore, a sfondo verde, è rappresentato un fiore argentato.

Comune di montagna, di probabili origini alto-medievali, che mostra un quadro economico alquanto florido, con una buona presenza dell'industria. I fioranesi hanno un indice di vecchiaia nella media e risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale, contiguo alle località di Gazzaniga e Vértova dei comuni omonimi. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Pianure e San Fermo, è il meno esteso della provincia ma il più densamente popolato dell'intera Lombardia; il suo profilo geometrico è alquanto ondulato, con variazioni altimetriche abbastanza accentuate. L'abitato, con un andamento plano-altimetrico vario, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica: circondato dalle vette che sovrastano la vallata, si distribuisce tra la zona più pianeggiante e la montagna vera e propria; l'espansione edilizia, che vi si registra, è frutto della crescita demografica, connessa allo sviluppo delle industrie, da sempre all'avanguardia nel Bergamasco. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato in due campi da una nube argentata, sovrastata da un'aquila che spicca su sfondo azzurro; nel campo inferiore, a sfondo verde, è rappresentato un fiore argentato.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della metà del IX secolo, come Vico Floriano, potrebbe derivare la prima parte del toponimo dal nome latino di persona FLORIUS, con il suffisso -anus, o dagli estesi e coloratissimi campi di fiori che circondavano l'abitato; la specificazione "al Serio", che si richiama chiaramente alla sua ubicazione, fu aggiunta con un regio decreto del 1863. Al pari di altre località della regione, nel 1166 fu invasa dalle truppe di Federico Barbarossa, subendo saccheggi e distruzioni. Coinvolta nelle lotte tra i comuni lombardi, che rivendicavano la propria autonomia, e l'imperatore, si diede propri statuti verso la fine del XII secolo, dopo la firma della pace di Costanza. Nello stesso periodo aderì alla confederazione di Honio, che riuniva, in una struttura federativa, vari comuni della Val Seriana centrale. Raggiunto un apprezzabile sviluppo culturale, politico ed economico, risentì spesso degli avvenimenti della vicina Gazzaniga, che, tra l'altro, rimase sotto la sua giurisdizione ecclesiastica fino alla prima metà dell'Ottocento. La storia più recente non fa registrare eventi di rilievo. Tra i monumenti è possibile ammirare la parrocchiale di San Giorgio, le cui origini risalgono probabilmente al secolo XI; più volte ristrutturata, contiene pregevoli opere d'arte, tra le quali spicca un polittico della seconda metà del 1500. Degna di nota è anche la chiesa dei Santi Fermo e Rustico, impreziosita da affreschi cinquecenteschi, venuti alla luce a seguito di recenti lavori di restauro.

Citata per la prima volta in un documento della metà del IX secolo, come Vico Floriano, potrebbe derivare la prima parte del toponimo dal nome latino di persona FLORIUS, con il suffisso -anus, o dagli estesi e coloratissimi campi di fiori che circondavano l'abitato; la specificazione "al Serio", che si richiama chiaramente alla sua ubicazione, fu aggiunta con un regio decreto del 1863. Al pari di altre località della regione, nel 1166 fu invasa dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, subendo saccheggi e distruzioni. Coinvolta nelle lotte tra i comuni lombardi, che rivendicavano la propria autonomia, e l'imperatore, si diede propri statuti verso la fine del XII secolo, dopo la firma della pace di Costanza. Nello stesso periodo aderì alla confederazione di Honio, che riuniva, in una struttura federativa, vari comuni della Val Seriana centrale. Raggiunto un apprezzabile sviluppo culturale, politico ed economico, risentì spesso degli avvenimenti della vicina Gazzaniga, che, tra l'altro, rimase sotto la sua giurisdizione ecclesiastica fino alla prima metà dell'Ottocento. La storia più recente non fa registrare eventi di rilievo. Tra i monumenti è possibile ammirare la parrocchiale di San Giorgio, le cui origini risalgono probabilmente al secolo XI; più volte ristrutturata, contiene pregevoli opere d'arte, tra le quali spicca un polittico della seconda metà del 1500. Degna di nota è anche la chiesa dei Santi Fermo e Rustico, impreziosita da affreschi cinquecenteschi, venuti alla luce a seguito di recenti lavori di restauro.

Economia

L'economia locale, col passare degli anni, ha mutato aspetto: si è infatti assistito a un progressivo abbandono dell'agricoltura, che è stata soppiantata dall'industria, con conseguente modificazione anche dello stile di vita e delle abitudini della comunità. Sviluppato è il comparto tessile che, insieme a quelli edile e metalmeccanico, consente buoni livelli occupazionali. Tra le residue attività rurali va segnalato un modesto allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie degli abitanti) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché l'attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto magistrale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

L'economia locale, col passare degli anni, ha mutato aspetto: si è infatti assistito a un progressivo abbandono dell'agricoltura, che è stata soppiantata dall'industria, con conseguente modificazione anche dello stile di vita e delle abitudini della comunità. Sviluppato è il comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> che, insieme a quelli edile e metalmeccanico, consente buoni livelli occupazionali. Tra le residue attività rurali va segnalato un modesto allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie degli abitanti) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché l'attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto magistrale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione, mentre a livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si segnalano particolari momenti di folclore. La festa del Patrono, San Giorgio, è celebrata il 23 aprile, con giostre, falò e fuochi pirotecnici.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si segnalano particolari momenti di folclore. La festa del Patrono, San Giorgio, è celebrata il 23 aprile, con giostre, falò e fuochi pirotecnici.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fiorano al Serio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.