Descrizione

Centro collinare, di origini romane; all'inizio del secolo XX ha affiancato alle tradizionali attività agricole quelle industriali che, nel corso degli anni, si sono sviluppate fino a renderlo uno dei centri più produttivi della zona soprattutto per quanto riguarda il settore metalmeccanico. I figinesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Villaggio Vaneto del comune di Novedrate- e, in minor misura, nelle località di Bisseé -contigua alla località Cantù del comune omonimo-, Roncovelluto -contigua alla località Montesolaro del comune di Carimate-, Castelletto, Moia, Pozzolo e Sant'Agata. Il territorio, attraversato dal torrente Serenza (piccolo corso d'acqua che finisce la sua corsa nel fiume Seveso) disegna un profilo geometrico dolce e ondulato, con variazioni altimetriche poco rilevanti. L'abitato evidenzia una discreta espansione edilizia, determinata dallo sviluppo demografico.

Centro collinare, di origini romane; all'inizio del secolo XX ha affiancato alle tradizionali attività agricole quelle industriali che, nel corso degli anni, si sono sviluppate fino a renderlo uno dei centri più produttivi della zona soprattutto per quanto riguarda il settore metalmeccanico. I figinesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Villaggio Vaneto del comune di Novedrate- e, in minor misura, nelle località di Bisseé -contigua alla località Cantù del comune omonimo-, Roncovelluto -contigua alla località Montesolaro del comune di Carimate-, Castelletto, Moia, Pozzolo e Sant'Agata. Il territorio, attraversato dal torrente Serenza (piccolo corso d'acqua che finisce la sua corsa nel fiume Seveso) disegna un profilo geometrico dolce e ondulato, con variazioni altimetriche poco rilevanti. L'abitato evidenzia una discreta espansione edilizia, determinata dallo sviluppo demografico.

Storia

Nasce dall'antica unione di Figino e Rozzago, nettamente divisa dal primo, in passato, dalla valle in cui scorre il torrente Serenza. Il toponimo è di origine non del tutto sicura ma deriva probabilmente da FAGEUS, 'faggio'; la specificazione "Serenza" è stata aggiunta nel 1862 e deriva da una radice prelatina "ser-", 'scorrere'. Tipico villaggio agricolo in epoca romana, come testimoniano i rinvenimenti archeologici, fece anticamente parte della pieve di Galliano, mentre in epoca longobarda passò sotto il controllo di Pavia e, più tardi, di Monza. Schieratasi dalla parte di Milano nella decennale guerra contro Como (1118-1127), subì poco gli effetti di tale conflitto grazie alla sua posizione che la rendeva strategicamente poco importante. Le sue terre appartennero prima alla famiglia Figino e, dalla seconda metà del XV secolo, a quella dei feudatari canturini Petrasanta. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la chiesa intitolata a Santa Maria e San Materno, situata nei pressi del cimitero, la cui presunta origine romanica sarebbe testimoniata dal campanile, e l'attuale parrocchiale di San Michele Arcangelo, il cui nucleo originario si data al XIV secolo.

Nasce dall'antica unione di Figino e Rozzago, nettamente divisa dal primo, in passato, dalla valle in cui scorre il torrente Serenza. Il toponimo è di origine non del tutto sicura ma deriva probabilmente da FAGEUS, 'faggio'; la specificazione "Serenza" è stata aggiunta nel 1862 e deriva da una radice prelatina "ser-", 'scorrere'. Tipico villaggio agricolo in epoca romana, come testimoniano i rinvenimenti archeologici, fece anticamente parte della pieve di Galliano, mentre in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> passò sotto il controllo di Pavia e, più tardi, di Monza. Schieratasi dalla parte di Milano nella decennale guerra contro Como (1118-1127), subì poco gli effetti di tale conflitto grazie alla sua posizione che la rendeva strategicamente poco importante. Le sue terre appartennero prima alla famiglia Figino e, dalla seconda metà del XV secolo, a quella dei feudatari canturini Petrasanta. Il patrimonio storico-architettonico annovera: la chiesa intitolata a Santa Maria e San Materno, situata nei pressi del cimitero, la cui presunta origine romanica sarebbe testimoniata dal campanile, e l'attuale parrocchiale di San Michele Arcangelo, il cui nucleo originario si data al XIV secolo.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Parte della manodopera locale è assorbita dalle attività agricole (cereali e foraggi) ma la principale risorsa economica dei figinesi è costituita dal settore secondario, che si articola in numerose aziende operanti nei comparti edile, tessile, della carta, della lavorazione del legno e dell'editoria. Le industrie con il maggior numero di addetti sono le metalmeccaniche, che giocano un ruolo importante nel quadro economico non solo locale ma di tutto il circondario. Collegato alle attività industriali è un settore terziario sviluppato, che si caratterizza soprattutto per la presenza del servizio bancario e di attività di consulenza informatica, cui si aggiungono i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; mancano, invece, strutture culturali, quali biblioteche o musei, e per il tempo libero, come cinema e impianti sportivi. Va segnalata la presenza di un'emittente radiofonica privata, che svolge un ruolo importante nell'informazione locale oltre che nella diffusione musicale. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Parte della manodopera locale è assorbita dalle attività agricole (cereali e foraggi) ma la principale risorsa economica dei figinesi è costituita dal settore secondario, che si articola in numerose aziende operanti nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, della carta, della lavorazione del legno e dell'editoria. Le industrie con il maggior numero di addetti sono le metalmeccaniche, che giocano un ruolo importante nel quadro economico non solo locale ma di tutto il circondario. Collegato alle attività industriali è un settore terziario sviluppato, che si caratterizza soprattutto per la presenza del servizio bancario e di attività di consulenza informatica, cui si aggiungono i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; mancano, invece, strutture culturali, quali biblioteche o musei, e per il tempo libero, come cinema e impianti sportivi. Va segnalata la presenza di un'emittente radiofonica privata, che svolge un ruolo importante nell'informazione locale oltre che nella diffusione musicale. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma per la sua vocazione economica tipicamente industriale, assorbe consistenti flussi di manodopera esterna; ciò rende i suoi rapporti con i centri vicini particolarmente intensi, determinando anche il trasferimento da altri comuni, come dimostra il saldo migratorio attivo. Non sono segnalate feste o sagre caratteristiche, né eventi ricorrenti di rilievo quali mostre o fiere. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra l'ultimo lunedì di settembre.

Non può essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma per la sua vocazione economica tipicamente industriale, assorbe consistenti flussi di manodopera esterna; ciò rende i suoi rapporti con i centri vicini particolarmente intensi, determinando anche il trasferimento da altri comuni, come dimostra il saldo migratorio attivo. Non sono segnalate feste o sagre caratteristiche, né eventi ricorrenti di rilievo quali mostre o fiere. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra l'ultimo lunedì di settembre.

Località

Bisseè, Cassinetta, Castelletto, Malpaga, Moia, Roncovelluto, Sant'Agata

Bisseè, Cassinetta, Castelletto, Malpaga, Moia, Roncovelluto, Sant'Agata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Figino Serenza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.