Descrizione

Comune di pianura, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei ficarolesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, oltre che in numerose case sparse. Tra le altre località le più popolose sono: Vallicella Bassa, Vegri e Vallicella Alta. Il territorio presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello quadrato, fortificato da una torre merlata alla ghibellina coronata da un fico.

Comune di pianura, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei ficarolesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, oltre che in numerose case sparse. Tra le altre località le più popolose sono: Vallicella Bassa, Vegri e Vallicella Alta. Il territorio presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello quadrato, fortificato da una torre merlata alla ghibellina coronata da un fico.

Storia

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, anticamente infatti fu la Vicus Arioli romana, cui vanno riportate anche le origini del nome. Agli inizi del XII secolo fu travolta da una disastrosa rotta del Po, che, da allora, si formò un nuovo alveo, abbandonando i percorsi precedenti. Dopo aver fatto parte dei possedimenti papali, passò nella prima metà del XIV secolo agli Estensi, la cui signoria si protrasse, sia pure con la breve occupazione veneziana durante la “guerra del sale”, fino al 1597, quando, assieme a tutto il Ducato di Ferrara, ritornò allo Stato Pontificio. Al coinvolgimento nelle guerre dei secoli XVII e XVIII seguirono l’occupazione francese e, nel 1815, quella austriaca, durante la quale fu privata dello stemma comunale, riavendolo solo nel 1863. L’annessione al Regno d’Italia, nel 1866, non migliorò le condizioni di vita della popolazione, che, rese difficili dalle guerre e dalle calamità naturali, spinsero molti all’emigrazione. Una ripresa economica e sociale si è avuta solo dal dopoguerra. Tra i monumenti, meritano di essere citate la parrocchiale del XVIII secolo dedicata a Sant’Antonino, la chiesa del Carmine e la seicentesca villa Schiatti, ora sede municipale. Degno di nota è anche il complesso dello zuccherificio, oggi inattivo, che rappresenta un interessante reperto di archeologia industriale.

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, anticamente infatti fu la Vicus Arioli romana, cui vanno riportate anche le origini del nome. Agli inizi del XII secolo fu travolta da una disastrosa rotta del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, che, da allora, si formò un nuovo alveo, abbandonando i percorsi precedenti. Dopo aver fatto parte dei possedimenti papali, passò nella prima metà del XIV secolo agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, la cui signoria si protrasse, sia pure con la breve occupazione veneziana durante la “guerra del sale”, fino al 1597, quando, assieme a tutto il Ducato di Ferrara, ritornò allo Stato Pontificio. Al coinvolgimento nelle guerre dei secoli XVII e XVIII seguirono l’occupazione francese e, nel 1815, quella austriaca, durante la quale fu privata dello stemma comunale, riavendolo solo nel 1863. L’annessione al Regno d’Italia, nel 1866, non migliorò le condizioni di vita della popolazione, che, rese difficili dalle guerre e dalle calamità naturali, spinsero molti all’emigrazione. Una ripresa economica e sociale si è avuta solo dal dopoguerra. Tra i monumenti, meritano di essere citate la parrocchiale del XVIII secolo dedicata a Sant’Antonino, la chiesa del Carmine e la seicentesca villa Schiatti, ora sede municipale. Degno di nota è anche il complesso dello zuccherificio, oggi inattivo, che rappresenta un interessante reperto di archeologia industriale.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da fabbriche alimentari (tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento, del legno e di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura; a queste si affiancano alcune imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi si segnala quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, presenta fra le strutture sociali di una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; va segnalata anche la presenza di una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e non il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano le prestazioni della clinica locale.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. è sede della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da fabbriche alimentari (tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento, del legno e di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura; a queste si affiancano alcune imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi si segnala quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, presenta fra le strutture sociali di una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; va segnalata anche la presenza di una emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e non il soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano le prestazioni della clinica locale.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, fa registrare un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori agricolo e industriale. I suoi rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore quali: “Ficarolo in maschera”, una sfilata di carri e maschere, che si svolge l’11 maggio; la fiera paesana del Carmine, con musica, mostre e gare, che ha luogo dal 7 al 20 luglio, e “il sabba delle streghe” a settembre. La festa del Patrono, Sant’Antonino, ricorre il 2 settembre. Ha dato i natali al pittore Ercole Sarti.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, fa registrare un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, soprattutto nei settori agricolo e industriale. I suoi rapporti, solitamente non rilevanti, con i centri vicini, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore quali: “Ficarolo in maschera”, una sfilata di carri e maschere, che si svolge l’11 maggio; la fiera paesana del Carmine, con musica, mostre e gare, che ha luogo dal 7 al 20 luglio, e “il sabba delle streghe” a settembre. La festa del Patrono, Sant’Antonino, ricorre il 2 settembre. Ha dato i natali al pittore Ercole Sarti.

Località

Brazioli, Ca' Polesine, Colombara, Cortilazzo, Margutti, Piazza Magra, Trento, Vallicella Alta, Vallicella Bassa, Vegri

Brazioli, Ca' Polesine, Colombara, Cortilazzo, Margutti, Piazza Magra, Trento, Vallicella Alta, Vallicella Bassa, Vegri

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ficarolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.