Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine preistorica, la cui economia è caratterizzata prevalentemente dalle attività zootecniche. I ferraresi presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che ha la maggiore concentrazione demografica, e la località Villaggio Alpino; il resto della popolazione si distribuisce in aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: infatti, vanno da una quota minima di 690 metri ad una massima di 2.191 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico di tipo montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura, piantata su un ceppo, un’incudine, su cui è poggiato un martello, posto in sbarra.

Piccola comunità di montagna, di origine preistorica, la cui economia è caratterizzata prevalentemente dalle attività zootecniche. I ferraresi presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che ha la maggiore concentrazione demografica, e la località Villaggio Alpino; il resto della popolazione si distribuisce in aggregati urbani minori e in case sparse. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: infatti, vanno da una quota minima di 690 metri ad una massima di 2.191 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico di tipo montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura, piantata su un ceppo, un’incudine, su cui è poggiato un martello, posto in sbarra.

Storia

Comune di origine preistorica i cui primi abitanti furono i cacciatori-raccoglitori dell’epoca dell’homo erectus insediatisi a Noveza. L’abitato venne testimoniato per la prima volta in un documento degli inizi del XIII secolo, nel quale Onorio III rammentava la cappella della località. Nel XIII secolo iniziò ad esssere una entità autonoma favorita da alcuni privilegi ricevuti dagli Scaligeri. Con la repubblica di Venezia, ai primi del XV secolo, divenne di proprietà dei Dal Verme e successivamente appartenne a Verona. Agli inizi del XVIII secolo diede prova di grande coraggio e fermezza quando respinse l’avanzata del duca di Vendome che marciava per raggiungere Trento e riunirsi così alle truppe di Villars. Alla fine del XVIII secolo, a fasi alterne, fu più volte occupata dalle truppe francesi e austriache e soltanto con la battaglia di Rivoli tornò sotto il dominio francese. Nel 1848 vi si svolse la battaglia tra l’esercito di Savoia e quello dello Zobel: in un primo scontro risultarono vittoriosi i savoiardi che respinsero il nemico, ma dopo un mese dovettero ripiegare perchè sconfitti. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di rilievo e si allinea a quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non è particolarmente ricco; degna di nota è la sola chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina ed edificata alla fine del XIX secolo.

Comune di origine preistorica i cui primi abitanti furono i cacciatori-raccoglitori dell’epoca dell’homo erectus insediatisi a Noveza. L’abitato venne testimoniato per la prima volta in un documento degli inizi del XIII secolo, nel quale Onorio III rammentava la cappella della località. Nel XIII secolo iniziò ad esssere una entità autonoma favorita da alcuni privilegi ricevuti dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>. Con la repubblica di Venezia, ai primi del XV secolo, divenne di proprietà dei Dal Verme e successivamente appartenne a Verona. Agli inizi del XVIII secolo diede prova di grande coraggio e fermezza quando respinse l’avanzata del duca di Vendome che marciava per raggiungere Trento e riunirsi così alle truppe di Villars. Alla fine del XVIII secolo, a fasi alterne, fu più volte occupata dalle truppe francesi e austriache e soltanto con la battaglia di Rivoli tornò sotto il dominio francese. Nel 1848 vi si svolse la battaglia tra l’esercito di Savoia e quello dello Zobel: in un primo scontro risultarono vittoriosi i savoiardi che respinsero il nemico, ma dopo un mese dovettero ripiegare perchè sconfitti. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di rilievo e si allinea a quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non è particolarmente ricco; degna di nota è la sola chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina ed edificata alla fine del XIX secolo.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; si registra, però, la presenza della Pro Loco. La comunità vive dell’allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli e del lavoro offerto dall’ industria lattiero-casearia. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità. Il terziario è poco sviluppato: non è presente il servizio bancario e mancano attività assicurative e la consulenza informatica. Sono assenti i servizi pubblici particolari o le strutture sociali di particolare rilievo come case di riposo e asili nido. Mancano le scuole di primo e secondo grado. Le strutture ricettive offrono la possibilità di soggiorno e di ristorazione. E’ completamente priva di servizi sanitari per i quali la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; si registra, però, la presenza della Pro Loco. La comunità vive dell’allevamento di bovini, caprini, equini e avicoli e del lavoro offerto dall’ industria lattiero-casearia. La rete commerciale soddisfa i bisogni essenziali della comunità. Il terziario è poco sviluppato: non è presente il servizio bancario e mancano attività assicurative e la consulenza informatica. Sono assenti i servizi pubblici particolari o le strutture sociali di particolare rilievo come case di riposo e asili nido. Mancano le scuole di primo e secondo grado. Le strutture ricettive offrono la possibilità di soggiorno e di ristorazione. E’ completamente priva di servizi sanitari per i quali la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.

Relazioni

Registrata come il più piccolo comune del Veneto e uno dei più piccoli dell’intera penisola italiana, dal panorama pittoresco, è considerata meta turistica in quanto vi si registra un numero abbondante di visitatori durante il periodo invernale: infatti vi è una discreta organizzazione turistico-ricettiva essendovi impianti per sci di fondo e discesa. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono rilevanti in quanto la popolazione deve rivolgervisi per l’istruzione primaria e secondaria, per l’assistenza sanitaria o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa in onore della Patrona, Santa Caterina, si celebra il 25 novembre.

Registrata come il più piccolo comune del Veneto e uno dei più piccoli dell’intera penisola italiana, dal panorama pittoresco, è considerata meta turistica in quanto vi si registra un numero abbondante di visitatori durante il periodo invernale: infatti vi è una discreta organizzazione turistico-ricettiva essendovi impianti per sci di fondo e discesa. Le relazioni con i centri del territorio circostante sono rilevanti in quanto la popolazione deve rivolgervisi per l’istruzione primaria e secondaria, per l’assistenza sanitaria o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa in onore della Patrona, Santa Caterina, si celebra il 25 novembre.

Località

Campedello, Fraine di Sotto, Villaggio Alpino

Campedello, Fraine di Sotto, Villaggio Alpino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ferrara di Monte Baldo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.