Descrizione

Centro collinare, di origine antica, con un’economia basata prevalentemente sul settore primario. I ferlesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, caratterizzato da una ricca vegetazione, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili, che vanno da un minimo di 390 a un massimo di 891 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, deve il suo impianto attuale alla ricostruzione barocca seguita al terremoto del 1693 e sorge nella zona più pianeggiante del Monte Rigoria.

Centro collinare, di origine antica, con un’economia basata prevalentemente sul settore primario. I ferlesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, caratterizzato da una ricca vegetazione, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili, che vanno da un minimo di 390 a un massimo di 891 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, deve il suo impianto attuale alla ricostruzione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCA'>barocca</a> seguita al terremoto del 1693 e sorge nella zona più pianeggiante del Monte Rigoria.

Storia

Deve il suo nome al vicino fiume Ferla (l’Anago), idronimo derivato dal latino FERULA, una pianta delle ombrellifere, molto diffusa in quest’area e chiamata in siciliano “fersa”, da cui la pronuncia locale Fersa della denominazione. I primi insediamenti risalgono al periodo protostorico: tracce si trovano nella necropoli di Pantalica. Nel periodo normanno divenne baronia e da Goffredo, figlio del Conte Ruggero, passò a Francesco Pallancino e alle altre famiglie nobiliari di Sicilia, assumendo l’attuale denominazione. Con Francesco Tarallo Borgia si estinse il diritto baronale e con esso terminarono le vessazioni sulla popolazione, retaggio delle feudalità. Il 1693 è una data tragica per la sua storia: come la gran parte dei comuni della Val di Noto fu epicentro del sisma che la distrusse. L’opera della ricostruzione vide il forte impegno dei marchesi Rau ed ebbe come nucleo di partenza la ricostruzione del centro politico-religioso con la presenza di chiese e palazzi baronali. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa madre, ricostruita nel 1714 sui resti di una precedente chiesa edificata nell’area di una necropoli paleocristiana; la chiesa di Sant’Antonio, anch’essa del Settecento, al cui interno si trovano pregevoli stucchi e affreschi e il Tappeto Pisasale, uno dei pochi resti risalenti a prima del sisma. Grande interesse riveste il sito archeologico di Pantalica, che testimonia lo sviluppo e la vita di civiltà esistenti in Sicilia prima dei greci.

Deve il suo nome al vicino fiume Ferla (l’Anago), idronimo derivato dal latino FERULA, una pianta delle ombrellifere, molto diffusa in quest’area e chiamata in siciliano “fersa”, da cui la pronuncia locale Fersa della denominazione. I primi insediamenti risalgono al periodo protostorico: tracce si trovano nella necropoli di Pantalica. Nel periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a> divenne baronia e da Goffredo, figlio del Conte Ruggero, passò a Francesco Pallancino e alle altre famiglie nobiliari di Sicilia, assumendo l’attuale denominazione. Con Francesco Tarallo Borgia si estinse il diritto baronale e con esso terminarono le vessazioni sulla popolazione, retaggio delle feudalità. Il 1693 è una data tragica per la sua storia: come la gran parte dei comuni della Val di Noto fu epicentro del sisma che la distrusse. L’opera della ricostruzione vide il forte impegno dei marchesi Rau ed ebbe come nucleo di partenza la ricostruzione del centro politico-religioso con la presenza di chiese e palazzi baronali. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa madre, ricostruita nel 1714 sui resti di una precedente chiesa edificata nell’area di una necropoli paleocristiana; la chiesa di Sant’Antonio, anch’essa del Settecento, al cui interno si trovano pregevoli stucchi e affreschi e il Tappeto Pisasale, uno dei pochi resti risalenti a prima del sisma. Grande interesse riveste il sito archeologico di Pantalica, che testimonia lo sviluppo e la vita di civiltà esistenti in Sicilia prima dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti e altri alberi da frutta e con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, suini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano solamente nei comparti alimentare, edile e metallurgico. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca parrocchiale San Giacomo e dalla biblioteca popolare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri alberi da frutta e con l’allevamento di bovini, ovini, caprini, suini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano solamente nei comparti alimentare, edile e metallurgico. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca parrocchiale San Giacomo e dalla biblioteca popolare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Itinerari artistici, percorsi paesaggistici e la degustazione di specialità gastronomiche costituiscono un’attrattiva per chi vuole immergersi in luoghi ancora incontaminati ricchi di storia e di fascino come la vicina necropoli di Pantalica, tra le più grandi d’Europa, che attrae ogni anno numerosi turisti e studiosi ed è oggetto di reportage ad opera di troupe televisive italiane ed estere. Visitando la necropoli è possibile anche ammirare scorci di un ambiente naturale che è tra i più belli della Sicilia e che affascina i visitatori per la spettacolarità dei suoi colori: la valle dell’Anapo. Ciononostante, il centro, uno dei comuni interni della provincia, è soggetto a una certa forza centrifuga e resta carente di strutture turistiche. Particolarmente sentite dagli abitanti sono le rappresentazioni pasquali, ricche di folclore religioso e portatrici di una tradizione secolare. I festeggiamenti si protraggono per un’intera settimana e raggiungono la massima espressività con la suggestiva fiaccolata del Sabato Santo e con l’incontro “U Scontru” tra Gesù Risorto e l’Immacolata nel giorno di Pasqua. In questo periodo è possibile gustare i tipici dolci ferlesi, tra cui la cassata di ricotta e i “cavagneddi”. Il Patrono, San Sebastiano, si festeggia il 20 luglio.

Itinerari artistici, percorsi paesaggistici e la degustazione di specialità gastronomiche costituiscono un’attrattiva per chi vuole immergersi in luoghi ancora incontaminati ricchi di storia e di fascino come la vicina necropoli di Pantalica, tra le più grandi d’Europa, che attrae ogni anno numerosi turisti e studiosi ed è oggetto di reportage ad opera di troupe televisive italiane ed estere. Visitando la necropoli è possibile anche ammirare scorci di un ambiente naturale che è tra i più belli della Sicilia e che affascina i visitatori per la spettacolarità dei suoi colori: la valle dell’Anapo. Ciononostante, il centro, uno dei comuni interni della provincia, è soggetto a una certa forza centrifuga e resta carente di strutture turistiche. Particolarmente sentite dagli abitanti sono le rappresentazioni pasquali, ricche di folclore religioso e portatrici di una tradizione secolare. I festeggiamenti si protraggono per un’intera settimana e raggiungono la massima espressività con la suggestiva fiaccolata del Sabato Santo e con l’incontro “U Scontru” tra Gesù Risorto e l’Immacolata nel giorno di Pasqua. In questo periodo è possibile gustare i tipici dolci ferlesi, tra cui la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=CASSATA'>cassata</a> di ricotta e i “cavagneddi”. Il Patrono, San Sebastiano, si festeggia il 20 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ferla rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.