Descrizione
Centro di pianura di remote origini; la sua popolazione trae sostentamento dalle tradizionali attività rurali nonché dal promettente avvio del terziario. La maggior parte dei falcianesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce nella località Cambierti e in case sparse sui fondi. Il capoluogo comunale, in fase di sensibile espansione edilizia, è formato da due nuclei distinti: la parte settentrionale, Falciano Capo, è caratterizzata da una struttura raccolta mentre quella meridionale, denominata Falciano Selice, è contraddistinta da pianta a scacchiera. Il profilo geometrico irregolare del territorio comunale deriva dalla compresenza di un’ampia zona pianeggiante di natura alluvionale, bagnata da diversi corsi d’acqua e intensamente coltivata, e di rilievi alto-collinari di origine calcarea, ricoperti da leccete e fitte estensioni di macchia mediterranea. La presenza di un piccolo lago, orlato di giunchi, canne palustri, tife, gigli d’acqua, salici e pioppi e popolato da numerosi uccelli acquatici (aironi cinerini, aironi rossi, germani reali, marzaiole e folaghe), contribuisce a creare la suggestiva varietà di forme e colori tipica del paesaggio falcianese. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è “inquartato in decusse”: nel primo quarto, su fondo azzurro, è raffigurata una vite con foglie e sarmenti verdi e frutti d’oro; nel secondo quarto una pianta di pomodoro verde con quattro frutti rossi su fondo argenteo; nel terzo quarto una verde pianta di tabacco su fondo dorato; nell’ultimo quarto una spiga di frumento dorata in campo rosso.
Storia
Popolata fin dal paleolitico, come attestato dal ritrovamento di svariati reperti, fu in seguito abitata dai romani e fece parte del cosiddetto AGER FALERNUS, una zona assai rinomata per la produzione di pregiati vini; l’origine dell’attuale abitato è invece assai più recente: essa, infatti, sembra risalire soltanto al XVI secolo. Aggregata alla vicina Carinola, è divenuta comune autonomo nel 1964. Il toponimo deriva da un personale latino FALCIDIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS; la specificazione allude alla posizione dell’abitato. In diversi punti del territorio comunale si possono osservare i resti di ville romane, risalenti per lo più al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I d.C. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera anche la chiesa intitolata a San Pietro Apostolo e quella dedicata a San Martino e San Rocco: la prima, situata a Falciano Capo, risale probabilmente al Trecento ed è stata restaurata nell’Ottocento; la seconda, che si trova a Falciano Selice, è stata eretta nel Cinquecento ma ha subito numerose modifiche nei secoli successivi.
Economia
L’agricoltura, pur apparendo in sensibile contrazione, costituisce fonte di reddito e occupazione per una percentuale ancora considerevole della popolazione locale: grano, pomodori, frutta, uva e tabacco costituiscono le produzioni principali; è intensamente praticato anche l’allevamento di bufale da latte. Parte della comunità si dedica alla produzione artigianale di stuoie e sedie; le altre realtà industriali esistenti s’identificano con alcune imprese di dimensioni artigianali, che non riescono ad assorbire tutta la manodopera disponibile sul posto. Relativamente più sviluppato appare il terziario, che conta un adeguato numero di esercizi commerciali e servizi più qualificati, come quello bancario. Possiede scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, la farmacia e un presidio di guardia medica; tuttavia non dispone di strutture per il soggiorno.
Relazioni
La vicinanza dell’omonimo lago e del monte Massico, dalla cui cima si gode di un ampio panorama, esercita un buon richiamo sugli amanti dell’escursionismo. Contribuiscono ad alimentare i contatti con l’esterno alcune manifestazioni tradizionali, come la sagra delle ciliegie (giugno), nonché il mercato infrasettimanale del mercoledì. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.
Località
Cambierti, Monte Mastro Giacomo, Quartone
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Falciano del Massico rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 3.695
- Lat 41° 9' 54,21'' 41.16505833
- Long 13° 56' 54,14'' 13.94837222
- CAP 81030
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061101
- Codice Catasto D471
- Altitudine slm 70 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1182 - Superficie 42 Km2
- Densità 87,98 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:32
- Tramonto 16:39
- Salvatore Sciaudone
- Corso Garibaldi 1
- 81030 (CE) Campania
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