Descrizione

Classificata come "comune sparso", tipicamente montano, con sede a Lemna, ha un'economia basata quasi esclusivamente sull'attività agricola. I suoi abitanti, i faggetani, presentano un indice di vecchiaia nella media e risiedono anche nelle località di Molina, Palanzo, Orea (contigua a Pognana Lario, del comune omonimo) e Riva. Il profilo geometrico del territorio non può certo definirsi dolce, presentando variazioni altimetriche rilevanti. Le località che costituiscono il comune sono disseminate sul territorio, tra valli e pendii digradanti dai quasi 600 metri di altitudine di Palanzo ai poco più di 200 di Riva, adagiata sulla riva del lago. L'abitato registra uno sviluppo demografico apprezzabile, dovuto in massima parte al saldo attivo del movimento migratorio, che ha superato il cinque per cento tra il censimento generale della popolazione del 1991 e quello del 1981. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, una catena montuosa dorata a tre vette sormontate da tre stelle argentee e posta sulla campagna azzurra, sulla quale spiccano tre faggi di colore verde.

Classificata come "comune sparso", tipicamente montano, con sede a Lemna, ha un'economia basata quasi esclusivamente sull'attività agricola. I suoi abitanti, i faggetani, presentano un indice di vecchiaia nella media e risiedono anche nelle località di Molina, Palanzo, Orea (contigua a Pognana Lario, del comune omonimo) e Riva. Il profilo geometrico del territorio non può certo definirsi dolce, presentando variazioni altimetriche rilevanti. Le località che costituiscono il comune sono disseminate sul territorio, tra valli e pendii digradanti dai quasi 600 metri di altitudine di Palanzo ai poco più di 200 di Riva, adagiata sulla riva del lago. L'abitato registra uno sviluppo demografico apprezzabile, dovuto in massima parte al saldo attivo del movimento migratorio, che ha superato il cinque per cento tra il censimento generale della popolazione del 1991 e quello del 1981. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo rosso, una catena montuosa dorata a tre vette sormontate da tre stelle argentee e posta sulla campagna azzurra, sulla quale spiccano tre faggi di colore verde.

Storia

Ha origine dall'accorpamento, avvenuto nel 1928, degli agglomerati urbani di Molina, Lemna, Palanzo e, più tardi, di Riva di Faggeto. Negli statuti comunali di Como se ne parla come del paese che, soprattutto in tempo di Quaresima, riforniva il capoluogo lariano di ingenti quantità di pesce. A Palanzo si trovano i resti di una torre facente parte presumibilmente di un castello di età comunale, parte del quale sarebbe stata distrutta per erigere il campanile della chiesa di Sant'Ambrogio, intitolata al Santo dell'omonimo monastero di Milano, cui avrebbe fatto capo la zona nell'alto Medioevo; successivamente le sue terre furono infeudate prima a Lucrezia Crivelli (1497), poi ai Corio (1538) ed infine ai Casnedi (1647). Nella sua storia non si segnalano altri eventi di rilievo. L'elemento di maggiore spicco nel patrimonio storico appartiene all'architettura sacra. A Molina, oltre all'attuale parrocchiale di Sant'Antonio, si trova quella antica di Santa Margherita con il bel campanile romanico. Lemna e Palanzo (dove è ubicata anche l'antica chiesetta dell'Addolorata, detta "del Soldo") ospitano le parrocchiali rispettivamente di San Giorgio e Sant'Ambrogio.

Ha origine dall'accorpamento, avvenuto nel 1928, degli agglomerati urbani di Molina, Lemna, Palanzo e, più tardi, di Riva di Faggeto. Negli statuti comunali di Como se ne parla come del paese che, soprattutto in tempo di Quaresima, riforniva il capoluogo lariano di ingenti quantità di pesce. A Palanzo si trovano i resti di una torre facente parte presumibilmente di un castello di età comunale, parte del quale sarebbe stata distrutta per erigere il campanile della chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, intitolata al Santo dell'omonimo monastero di Milano, cui avrebbe fatto capo la zona nell'alto Medioevo; successivamente le sue terre furono infeudate prima a Lucrezia Crivelli (1497), poi ai Corio (1538) ed infine ai Casnedi (1647). Nella sua storia non si segnalano altri eventi di rilievo. L'elemento di maggiore spicco nel patrimonio storico appartiene all'architettura sacra. A Molina, oltre all'attuale parrocchiale di Sant'Antonio, si trova quella antica di Santa Margherita con il bel campanile romanico. Lemna e Palanzo (dove è ubicata anche l'antica chiesetta dell'Addolorata, detta "del Soldo") ospitano le parrocchiali rispettivamente di San Giorgio e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>.

Economia

La limitata consistenza demografica e la sua conformazione montana sono fattori che influenzano fortemente la sua organizzazione interna. La principale fonte di reddito dei faggetani è costituita dall'attività agricola: vi si producono infatti cereali, frumento e foraggi; si allevano, inoltre, bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Per i servizi pubblici, se si eccettuano quelli offerti dai consueti uffici municipali e postali, bisogna recarsi nei comuni vicini; poiché manca localmente una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è impersonata dal sindaco. Vi si conduce una vita tranquilla e non è segnalata la presenza di strutture sociali, culturali o per il tempo libero di particolare rilievo. Sul posto è possibile frequentare le sole scuole elementari, mentre per quelle di ordine e grado superiori, bisogna recarsi altrove. Ai visitatori, che qui vengono per godere delle bellezze paesaggistiche del posto, del clima mite e dell'aria salubre che vi si respira, viene offerta la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

La limitata consistenza demografica e la sua conformazione montana sono fattori che influenzano fortemente la sua organizzazione interna. La principale fonte di reddito dei faggetani è costituita dall'attività agricola: vi si producono infatti cereali, frumento e foraggi; si allevano, inoltre, bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini. Per i servizi pubblici, se si eccettuano quelli offerti dai consueti uffici municipali e postali, bisogna recarsi nei comuni vicini; poiché manca localmente una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è impersonata dal sindaco. Vi si conduce una vita tranquilla e non è segnalata la presenza di strutture sociali, culturali o per il tempo libero di particolare rilievo. Sul posto è possibile frequentare le sole scuole elementari, mentre per quelle di ordine e grado superiori, bisogna recarsi altrove. Ai visitatori, che qui vengono per godere delle bellezze paesaggistiche del posto, del clima mite e dell'aria salubre che vi si respira, viene offerta la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

È una meta turistica abbastanza frequentata, nota soprattutto agli appassionati di escursionismo alpino; percorrendo l'antica stradina che collega i vari nuclei abitati, è possibile entrare in contatto con la natura facendo lunghe passeggiate, respirando aria sana e godendo dei suggestivi squarci paesaggistici che il territorio offre. Degna di nota è anche la Grotta "Guglielmo", comunemente detta "voragine degli orsi", mentre i possessori di una imbarcazione utilizzano il porticciolo di Riva come punto di partenza per gite sulle acque del lago di Como. I rapporti con i centri vicini non sono, comunque, particolarmente rilevanti; i due appuntamenti di maggior rilievo sono la Sagra del torchio, che si tiene ad ottobre, e il Raduno alpino, in luglio. I Patroni delle principali località sono: Sant'Ambrogio, che si festeggia il 7 dicembre a Palanzo, Sant'Antonio Abate (a Molina) e S. Giorgio (a Lemna), che si festeggiano le domeniche più vicine rispettivamente al 17 gennaio ed al 23 aprile.

È una meta turistica abbastanza frequentata, nota soprattutto agli appassionati di escursionismo alpino; percorrendo l'antica stradina che collega i vari nuclei abitati, è possibile entrare in contatto con la natura facendo lunghe passeggiate, respirando aria sana e godendo dei suggestivi squarci paesaggistici che il territorio offre. Degna di nota è anche la Grotta "Guglielmo", comunemente detta "voragine degli orsi", mentre i possessori di una imbarcazione utilizzano il porticciolo di Riva come punto di partenza per gite sulle acque del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>. I rapporti con i centri vicini non sono, comunque, particolarmente rilevanti; i due appuntamenti di maggior rilievo sono la Sagra del torchio, che si tiene ad ottobre, e il Raduno alpino, in luglio. I Patroni delle principali località sono: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, che si festeggia il 7 dicembre a Palanzo, Sant'Antonio Abate (a Molina) e S. Giorgio (a Lemna), che si festeggiano le domeniche più vicine rispettivamente al 17 gennaio ed al 23 aprile.

Località

Lago di Como, Lemna, Molina, Orea, Palanzo, Riva

Lago di Como, Lemna, Molina, Orea, Palanzo, Riva

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Faggeto Lario rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.