Descrizione

Comune di montagna, abitato fin da epoca medievale, la cui economia è basata essenzialmente sulle tradizionali attività legate alla pastorizia ed all'allevamento di bovini, mentre è assente l'industria. Negli ultimi anni si è assistito alla nascita del turismo che, anche se di non rilevante entità, comincia ad avere una parte significativa nell'economia locale. La comunità degli ervesi presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è esclusivamente concentrata nel capoluogo comunale, che presenta segni di espansione edilizia. Il territorio presenta variazioni altimetriche molto sensibili, a volte addirittura aspre, con la cima del Resegone che si staglia in lontananza. L'abitato risente di tali escursioni e le fa registrare a sua volta, abbarbicato alle pendici dei rilievi e segnato, quindi, dalle caratteristiche dei paesi montani. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è tagliato: la prima parte, in campo rosso, reca un giglio d'argento; la seconda, in campo azzurro, rappresenta un ponte in pietra al naturale, con un solo arco.

Comune di montagna, abitato fin da epoca medievale, la cui economia è basata essenzialmente sulle tradizionali attività legate alla pastorizia ed all'allevamento di bovini, mentre è assente l'industria. Negli ultimi anni si è assistito alla nascita del turismo che, anche se di non rilevante entità, comincia ad avere una parte significativa nell'economia locale. La comunità degli ervesi presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è esclusivamente concentrata nel capoluogo comunale, che presenta segni di espansione edilizia. Il territorio presenta variazioni altimetriche molto sensibili, a volte addirittura aspre, con la cima del Resegone che si staglia in lontananza. L'abitato risente di tali escursioni e le fa registrare a sua volta, abbarbicato alle pendici dei rilievi e segnato, quindi, dalle caratteristiche dei paesi montani. Lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è tagliato: la prima parte, in campo rosso, reca un giglio d'argento; la seconda, in campo azzurro, rappresenta un ponte in pietra al naturale, con un solo arco.

Storia

L'etimologia del toponimo è molto controversa. Alcuni ritengono che il nome derivi dal fiume francese Erve o dalla vicina Dervio; altri sostengono che la denominazione derivi da "erf", che significa 'erba' nel dialetto locale. Si narra che il primo abitante del luogo fosse un uomo sceso in Italia con Carlo Magno, quando questi invase e conquistò la Lombardia. Il franco, dopo essere stato in diversi punti del territorio creandosi una propria famiglia, sarebbe sceso verso la Val d'Erve coltivando il terreno e costruendo le prime abitazioni. Per il fatto che l'uomo provenisse da Valsecca, i suoi discendenti furono chiamati "Valsecchi", dando, così, origine ad una famosa casata dallo stesso nome. Data la posizione favorevole del territorio, ben presto ci furono nuovi e numerosi insediamenti nel luogo, che diedero origine al villaggio di Erve. Nel XIV secolo dipendeva da Rossino (Calolziocorte). Nel XV secolo, con la pace di Lodi, il territorio divenne autonomo ma, trovandosi in prossimità dei confini tra Milano e Venezia, fu protagonista di numerose dispute tra le due città. Solo verso la fine del XVIII secolo, con la venuta dei francesi, i confini furono soppressi e le controversie cessarono. La chiesa parrocchiale, risalente al XVI secolo, è di grande importanza. All'interno sono conservate notevoli opere d'arte, come la pala della "Madonna del Rosario" e "S. Domenico e i suoi quindici Misteri", attribuite a Carlo Antonio Procaccini.

L'etimologia del toponimo è molto controversa. Alcuni ritengono che il nome derivi dal fiume francese Erve o dalla vicina Dervio; altri sostengono che la denominazione derivi da "erf", che significa 'erba' nel dialetto locale. Si narra che il primo abitante del luogo fosse un uomo sceso in Italia con <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a>, quando questi invase e conquistò la Lombardia. Il franco, dopo essere stato in diversi punti del territorio creandosi una propria famiglia, sarebbe sceso verso la Val d'Erve coltivando il terreno e costruendo le prime abitazioni. Per il fatto che l'uomo provenisse da Valsecca, i suoi discendenti furono chiamati "Valsecchi", dando, così, origine ad una famosa casata dallo stesso nome. Data la posizione favorevole del territorio, ben presto ci furono nuovi e numerosi insediamenti nel luogo, che diedero origine al villaggio di Erve. Nel XIV secolo dipendeva da Rossino (Calolziocorte). Nel XV secolo, con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PACEDILODI'>pace di Lodi</a>, il territorio divenne autonomo ma, trovandosi in prossimità dei confini tra Milano e Venezia, fu protagonista di numerose dispute tra le due città. Solo verso la fine del XVIII secolo, con la venuta dei francesi, i confini furono soppressi e le controversie cessarono. La chiesa parrocchiale, risalente al XVI secolo, è di grande importanza. All'interno sono conservate notevoli opere d'arte, come la pala della "Madonna del Rosario" e "S. Domenico e i suoi quindici Misteri", attribuite a Carlo Antonio Procaccini.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Alle ormai tradizionali attività silvo-pastorali, caratterizzate dall'allevamento di bovini, ovini e caprini, si è aggiunto, anche se in misura assai poco rilevante, il turismo, che sta prendendo piede soprattutto grazie alle bellezze naturalistiche di questi territori. L'industria è praticamente assente, fatta eccezione per qualche impresa nel comparto edile. Il terziario si compone soltanto della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze primarie della comunità, mentre mancano servizi di una certa rilevanza, compresa l'attività bancaria. Nelle scuole del posto viene impartita l'istruzione primaria e la presenza di una biblioteca consente gli approfondimenti culturali. Per il servizio farmaceutico e per le altre esigenze di carattere sanitario bisogna rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Alle ormai tradizionali attività silvo-pastorali, caratterizzate dall'allevamento di bovini, ovini e caprini, si è aggiunto, anche se in misura assai poco rilevante, il turismo, che sta prendendo piede soprattutto grazie alle bellezze naturalistiche di questi territori. L'industria è praticamente assente, fatta eccezione per qualche impresa nel comparto edile. Il terziario si compone soltanto della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze primarie della comunità, mentre mancano servizi di una certa rilevanza, compresa l'attività bancaria. Nelle scuole del posto viene impartita l'istruzione primaria e la presenza di una biblioteca consente gli approfondimenti culturali. Per il servizio farmaceutico e per le altre esigenze di carattere sanitario bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Grazie alla sua invidiabile posizione, a pochi km dal lago di Como, è divenuta meta di numerosi turisti che approfittano delle bellezze naturalistiche del territorio e della tranquillità in cui è immersa, per recarvisi e godere del contatto con una natura pressoché intatta; è possibile, inoltre, partire per interessanti escursioni sul Resegone, la montagna resa celebre dal Manzoni nei suoi "Promessi sposi". Tuttavia, la mancanza di adeguate strutture ricettive rappresenta un freno allo sviluppo del turismo. Per il resto, i rapporti con i centri limitrofi sono poco rilevanti, se si escludono i contatti causati da motivi di lavoro e dalla mancanza sul posto di servizi. La festa patronale, dedicata a Maria SS. Assunta, si celebra il 15 agosto.

Grazie alla sua invidiabile posizione, a pochi km dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>, è divenuta meta di numerosi turisti che approfittano delle bellezze naturalistiche del territorio e della tranquillità in cui è immersa, per recarvisi e godere del contatto con una natura pressoché intatta; è possibile, inoltre, partire per interessanti escursioni sul Resegone, la montagna resa celebre dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MANZONI'>Manzoni</a> nei suoi "Promessi sposi". Tuttavia, la mancanza di adeguate strutture ricettive rappresenta un freno allo sviluppo del turismo. Per il resto, i rapporti con i centri limitrofi sono poco rilevanti, se si escludono i contatti causati da motivi di lavoro e dalla mancanza sul posto di servizi. La festa patronale, dedicata a Maria SS. Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Corna Camozzera, Saina

Corna Camozzera, Saina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Erve rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.