Descrizione

Comune montano, di probabili origini medievali, con un’economia basata soprattutto sull’agricoltura e sul turismo. Gli entracquesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei urbani minori di Colletta Soprana, Tetti Miciot, Tetti Rim, Tetto Dietro Colletto, Tetto Traversa e Trinità. Il territorio, comprendente anche il lago Brocan e altri specchi d’acqua minori, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 3.297 metri del monte Maledia. L’abitato, situato in una bella conca, mostra segni di espansione edilizia; diviso in due nuclei, Paschero e Oltrerivo, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune montano, di probabili origini medievali, con un’economia basata soprattutto sull’agricoltura e sul turismo. Gli entracquesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei urbani minori di Colletta Soprana, Tetti Miciot, Tetti Rim, Tetto Dietro Colletto, Tetto Traversa e Trinità. Il territorio, comprendente anche il lago Brocan e altri specchi d’acqua minori, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 3.297 metri del monte Maledia. L’abitato, situato in una bella conca, mostra segni di espansione edilizia; diviso in due nuclei, Paschero e Oltrerivo, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Il toponimo, che in un documento della prima metà del XIII secolo compare nella forma “Intraaquis”, in seguito è attestato come “Intraquis”, “Intraquarum”, “Antraguis” ed “Entrachis”; deriva probabilmente dal latino INTRA AQUAS, ‘tra le acque’, riferito alla collocazione del luogo tra due affluenti del Gesso. Possedimento dei marchesi di Saluzzo, nel Duecento passò sotto la giurisdizione di Cuneo, di cui condivise le sorti. Infeudata, nella seconda metà del XIV secolo, da Amedeo VI di Savoia ai marchesi di Ceva, nel corso del Quattrocento tornò a far parte delle proprietà sabaude, insieme a tutta la valle del Gesso. Nel XVII secolo, divenne marchesato con Carlo Solaro di Moretta, al quale subentrarono i Valperga e i conti Tana. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa parrocchiale di Sant’Antonino, di origini duecentesche ma più volte trasformata, dotata di pregevoli altari, risalenti al Seicento; la confraternita di Santa Croce, con un portale ligneo e un rarissimo organo processionale, del XVII secolo; la cappella di San Giovanni, in cui si possono ammirare affreschi cinquecenteschi; la chiesa del Bealetto, ricca di ex voto; la fontana di Sant’Antonio, della seconda metà del Cinquecento; la loggia del mercato, con affreschi di carattere religioso, del XVIII-XIX secolo. Molto interessante è anche la diga del Chiotas, la quale sbarra la valle della Rovina, a oltre duemila metri di quota, creando un ampio bacino artificiale, che serve la più grande centrale idroelettrica d’Europa.

Il toponimo, che in un documento della prima metà del XIII secolo compare nella forma “Intraaquis”, in seguito è attestato come “Intraquis”, “Intraquarum”, “Antraguis” ed “Entrachis”; deriva probabilmente dal latino INTRA AQUAS, ‘tra le acque’, riferito alla collocazione del luogo tra due affluenti del Gesso. Possedimento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>, nel Duecento passò sotto la giurisdizione di Cuneo, di cui condivise le sorti. Infeudata, nella seconda metà del XIV secolo, da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AMEDEOVIDISAVOIA'>Amedeo VI di Savoia</a> ai marchesi di Ceva, nel corso del Quattrocento tornò a far parte delle proprietà sabaude, insieme a tutta la valle del Gesso. Nel XVII secolo, divenne marchesato con Carlo Solaro di Moretta, al quale subentrarono i Valperga e i conti Tana. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la chiesa parrocchiale di Sant’Antonino, di origini duecentesche ma più volte trasformata, dotata di pregevoli altari, risalenti al Seicento; la confraternita di Santa Croce, con un portale ligneo e un rarissimo organo processionale, del XVII secolo; la cappella di San Giovanni, in cui si possono ammirare affreschi cinquecenteschi; la chiesa del Bealetto, ricca di ex voto; la fontana di Sant’Antonio, della seconda metà del Cinquecento; la loggia del mercato, con affreschi di carattere religioso, del XVIII-XIX secolo. Molto interessante è anche la diga del Chiotas, la quale sbarra la valle della Rovina, a oltre duemila metri di quota, creando un ampio bacino artificiale, che serve la più grande centrale idroelettrica d’Europa.

Economia

È sede di Pro Loco, di stazione dei carabinieri e dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica. Il settore primario è presente unicamente con la produzione di cereali e ortaggi e con l’allevamento di bovini, ovini e caprini. Parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, meccanico, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche un’attività assicurativa e alcune agenzie immobiliari. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si può usufruire del museo di arte sacra. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico. Non manca un campo da tennis per lo sport e il tempo libero.

È sede di Pro Loco, di stazione dei carabinieri e dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica. Il settore primario è presente unicamente con la produzione di cereali e ortaggi e con l’allevamento di bovini, ovini e caprini. Parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche un’attività assicurativa e alcune agenzie immobiliari. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si può usufruire del museo di arte sacra. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico. Non manca un campo da tennis per lo sport e il tempo libero.

Relazioni

Località di villeggiatura, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di gustare le specialità della sua cucina, godere delle bellezze dell’ambiente naturale, praticare l’alpinismo nonché gli sport invernali: è, infatti, una frequentata stazione sciistica, dotata di piste anche per lo sci di fondo. Tra la manifestazioni tradizionali merita di essere citata la rappresentazione, ogni cinque anni, della passione di Cristo, che coinvolge tutta la comunità mediante la costituzione dei tre gruppi della scorta a cavallo, del sepolcro, degli attori e della loro scorta di soldati. Il mercato settimanale si svolge il sabato. La festa del Patrono, Sant’Antonino Martire, viene celebrata la prima domenica di settembre.

Località di villeggiatura, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di gustare le specialità della sua cucina, godere delle bellezze dell’ambiente naturale, praticare l’alpinismo nonché gli sport invernali: è, infatti, una frequentata stazione sciistica, dotata di piste anche per lo sci di fondo. Tra la manifestazioni tradizionali merita di essere citata la rappresentazione, ogni cinque anni, della passione di Cristo, che coinvolge tutta la comunità mediante la costituzione dei tre gruppi della scorta a cavallo, del sepolcro, degli attori e della loro scorta di soldati. Il mercato settimanale si svolge il sabato. La festa del Patrono, Sant’Antonino Martire, viene celebrata la prima domenica di settembre.

Località

Colletta Soprana, Laghi, Maledia, Tetti Patronetto, Tetto Dietro Colletto, Tetto Porcera, Tetto Traversa, Trinità

Colletta Soprana, Laghi, Maledia, Tetti Patronetto, Tetto Dietro Colletto, Tetto Porcera, Tetto Traversa, Trinità

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Entracque rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.