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Descrizione

Centro costiero collinare, di origine antica; classificato “comune sparso” con sede in località Aurisina, fonda la propria economia sulle attività del settore primario come su quelle del secondario. Gli auresiniani, fra i quali si rileva il fenomeno del bilinguismo (italiano e sloveno), presentano un indice di vecchiaia elevato e sono in gran parte concentrati a Sistiana-Visogliano, oltre che nel capoluogo comunale e nella località Duino. Inserito in un tipico ambiente carsico, ove a colli e doline carsiche si affianca la roccia calcarea, il suo territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate; vi si regitrano i caratteri dell’espansione edilizia. L’abitato, che ha l’andamento plano-altimetrico tipico collinare, è costeggiato dal fiume Timavo, che riemerge in località San Giovanni. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un viadotto argenteo a tre archi, che si origina dalla punta e dai lati dello scudo e su cui si erge una torre merlata alla guelfa dello stesso colore.

Storia

Costituitasi come comune unico dal 1928, era in precedenza sottoposta all’amministrazione austriaca: Duino apparteneva al distretto di Monfalcone, della contea di Gorizia e Gradisca; Aurisina (con il nome di Nabrezina) era inclusa nel distretto di Seana, della stessa contea. Deve la prima parte del toponimo alla forma latina non attestata “tubinu”, diminutivo di TUBA, da collegare al vicino ‘condotto delle acque’, per la vicinanza alla foce del fiume Timavo. La seconda parte del toponimo è da collegare al preromano, non attestato, aur-, con significato di ‘acqua’. Occupata dai romani, che vi eressero torri di controllo per osservare la costa, sorse come vero e proprio insediamento abitativo nel secolo XI, quando si sviluppò intorno al primo nucleo fortificato, il castello vecchio di Duino. La prima dinastia di signori, vassalli di Aquileia, che vi dominarono, ne ebbe il possesso fin verso la fine del XIV secolo. Alla morte di Ugone VI, ultimo erede di quella stirpe, nuovi possessori ne divennero i Walsee. Dalla seconda metà del XV secolo il ducato divenne diretto possedimento dell’Impero, che lo governò tramite capitani cesarei, per poi passare ai conti Della Torre Valvassina. Dominato per pochi anni da Venezia agli inizi del XVI secolo, dalla fine del XVIII secolo all’inizio della prima guerra mondiale il ducato appartenne alla famiglia degli Hohenlohe. Dal 1945 il castello è rientrato fra i possessi dei principi Della Torre Tasso. Oltre ai resti del castello vecchio, che fronteggia quello nuovo, appartiene al patrimonio architettonico del luogo la chiesa di San Giovanni in Tuba, in stile gotico (eretta per volere dei Walsee, nel XV secolo). Caratteristici dal punto di vista urbanistico risultano i castellieri, nuclei eretti sulla sommità di promontori, protetti da fortificazioni murarie.

Economia

Sede degli uffici della Comunità montana, ha le sue principali fonti di reddito nei prodotti dell’agricoltura (quali cereali, in particolare frumento, ortaggi, foraggi, uve da vino, olive e frutta) ma anche in quelli derivanti dall’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Alla piscicoltura si associano numerosi altri comparti dell’industria, che vanno da quello alimentare (specie lattiero-caseario) a quello di produzione di laterizi e di fabbricazione di strumenti ottici e fotografici, nonché di mobili; inoltre sviluppato è il comparto cartario, cui si associano quelli metalmeccanico, elettronico, cantieristico ma anche quello di raccolta e distribuzione dell’acqua. Riveste particolare importanza il comparto estrattivo, da cui si ricava il marmo. Il settore terziario include il servizio bancario. Si registra la presenza di una casa di riposo. Le scuole presenti consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio; è anche possibile usufruire della biblioteca. Sono assicurati il soggiorno e la ristorazione come è garantito il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per turismo, per il suo inserimento nella Riserva naturale. Se Duino e Sistiana sono mete turistiche, il capoluogo è noto per le importanti cave di pietra grigia e intrattiene rapporti particolarmente intensi con il circondario, per la presenza di insediamenti industriali. La festa del Patrono, S. Rocco, si celebra il 16 agosto. Oltre che con Buje-Buje, in Croazia, il centro è gemellato con Alverca Do Ribatejo, in Portogallo, e con Ilirska Bistrica, in Slovenia. Nel suo castello visse per qualche tempo il poeta Rainer Maria Rilke.

Località

Aurisina, Ceroglie, Dosso Giulio, Duino, Malchina, Medeazza, Montecatini, Precenico, Prepotto, San Giovanni di Duino, San Pelagio, Santa Croce, Sistiana, Slivia, Ternova Piccola, Villaggio del Pescatore, Visagliano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Duino Aurisina-Devin Nabre?ina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 8.561
  • Lat 45° 45' 1,64'' 45.75045556
  • Long 13° 40' 9,22'' 13.66922778
  • CAP 34013
  • Prefisso 040
  • Codice ISTAT 032001
  • Codice Catasto D383
  • Altitudine slm 144 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2411
  • Superficie 45.17 Km2
  • Densità 189,53 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 07:23
  • Tramonto 16:21
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