Descrizione

Centro di pianura, di origini antiche, nella cui economia alle attività rurali si affiancano quelle industriali. La comunità dei dosolesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media ed è distribuita soprattutto nelle località di Correggioverde, Villastrada e Alberone (oltre che, ovviamente, nel capoluogo comunale). Affacciato sul corso del fiume Po, il territorio mostra un profilo geometrico essenzialmente piatto e regolare. Anche la flora rispecchia le peculiarità degli ambienti fluviali e il paesaggio è quello consueto dei terreni golenali: vi dominano i filari di pioppi, che rappresentano una notevole fonte di ricchezza per l'industria del legno. L'abitato, che si sviluppa intorno alla piazza principale, ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, su sfondo argento, un castello rosso, merlato alla guelfa, sormontato da una cometa gialla. In punta è un fiume azzurro con onde argento.

Centro di pianura, di origini antiche, nella cui economia alle attività rurali si affiancano quelle industriali. La comunità dei dosolesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media ed è distribuita soprattutto nelle località di Correggioverde, Villastrada e Alberone (oltre che, ovviamente, nel capoluogo comunale). Affacciato sul corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, il territorio mostra un profilo geometrico essenzialmente piatto e regolare. Anche la flora rispecchia le peculiarità degli ambienti fluviali e il paesaggio è quello consueto dei terreni golenali: vi dominano i filari di pioppi, che rappresentano una notevole fonte di ricchezza per l'industria del legno. L'abitato, che si sviluppa intorno alla piazza principale, ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, su sfondo argento, un castello rosso, merlato alla guelfa, sormontato da una cometa gialla. In punta è un fiume azzurro con onde argento.

Storia

Deve l'origine del toponimo al latino DUX, 'conduttore', in questo caso da intendere come 'canale', che dal punto di vista fonetico si sarebbe evoluto in un non attestato "dose". Durante l'epoca di diffusione del cristianesimo, la popolazione del posto costruì le prime abitazioni su di un dosso, per sfuggire ai disastri provocati dalle piene del Po e a scopo difensivo (sempre incombente risultava la minaccia dei barbari). Dalle prime testimonianze documentali si apprende che intorno all'XI secolo fu assegnata (insieme ad altri possedimenti) dal sovrano Enrico IV al vescovo di Cremona. In seguito fu sottoposta al governo di Matilde di Canossa. Già nel '200 era dotata di una fortezza (che sarebbe stata distrutta nel XVIII secolo), testimonianza del suo importante ruolo, economico oltre che militare. Successivamente si affermarono le signorie di diverse famiglie mantovane, fra le quali quelle dei Bonacolsi e dei Gonzaga (cui passò nel 1383). Per volere di questi ultimi venne progettato e costruito un sistema teso a contenere la forza devastatrice del Po in piena: il tentativo non raggiunse in pieno i risultati sperati e nel '500 le terre lambite dal grande fiume furono ancora una volta vittime delle sue inondazioni; la più disastrosa si verificò alla fine del XVI secolo. Nel '600, poi, la popolazione conobbe anche il flagello della peste, che fece numerose vittime. Esclusivamente all'architettura sacra appartengono gli edifici più interessanti dal punto di vista artistico e storico: la parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (nel capoluogo comunale) e quelle di Sant'Agata e Santa Maria Assunta (rispettivamente a Villastrada e a Correggioverde), tutte del '700.

Deve l'origine del toponimo al latino DUX, 'conduttore', in questo caso da intendere come 'canale', che dal punto di vista fonetico si sarebbe evoluto in un non attestato "dose". Durante l'epoca di diffusione del cristianesimo, la popolazione del posto costruì le prime abitazioni su di un dosso, per sfuggire ai disastri provocati dalle piene del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> e a scopo difensivo (sempre incombente risultava la minaccia dei barbari). Dalle prime testimonianze documentali si apprende che intorno all'XI secolo fu assegnata (insieme ad altri possedimenti) dal sovrano Enrico IV al vescovo di Cremona. In seguito fu sottoposta al governo di Matilde di Canossa. Già nel '200 era dotata di una fortezza (che sarebbe stata distrutta nel XVIII secolo), testimonianza del suo importante ruolo, economico oltre che militare. Successivamente si affermarono le signorie di diverse famiglie mantovane, fra le quali quelle dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BONACOLSI'>Bonacolsi</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> (cui passò nel 1383). Per volere di questi ultimi venne progettato e costruito un sistema teso a contenere la forza devastatrice del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> in piena: il tentativo non raggiunse in pieno i risultati sperati e nel '500 le terre lambite dal grande fiume furono ancora una volta vittime delle sue inondazioni; la più disastrosa si verificò alla fine del XVI secolo. Nel '600, poi, la popolazione conobbe anche il flagello della peste, che fece numerose vittime. Esclusivamente all'architettura sacra appartengono gli edifici più interessanti dal punto di vista artistico e storico: la parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (nel capoluogo comunale) e quelle di Sant'Agata e Santa Maria Assunta (rispettivamente a Villastrada e a Correggioverde), tutte del '700.

Economia

Ospita i consueti uffici postali e municipali. Per l'assenza della stazione dei carabinieri, all'occorrenza, il sindaco assolve anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Il primario è rappresentato sia dall'agricoltura che dall'allevamento. Fra i prodotti della terra maggiormente coltivati sono i cereali, gli ortaggi, la frutta, i foraggi e le uve. L'attività zootecnica si rivolge soprattutto all'allevamento di bovini, suini ed ovini e fornisce materia prima al comparto alimentare dell'industria (specializzato nella conservazione della carne), cui si affiancano quelli tessile, edile, meccanico, della produzione e distribuzione di gas, del legno e dei materiali da costruzione. Il terziario include il servizio bancario, cui si affianca una valida rete distributiva. In risposta alle esigenze della comunità, che presenta un'elevata componente di anziani, si può usufruire del servizio offerto dalla casa di riposo. Le scuole presenti comprendono gli istituti di istruzione secondaria di primo grado; un approfondimento personale della cultura è possibile nella biblioteca del posto. La discreta capacità ricettiva consiste in strutture per la ristorazione e per il soggiorno; le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici postali e municipali. Per l'assenza della stazione dei carabinieri, all'occorrenza, il sindaco assolve anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Il primario è rappresentato sia dall'agricoltura che dall'allevamento. Fra i prodotti della terra maggiormente coltivati sono i cereali, gli ortaggi, la frutta, i foraggi e le uve. L'attività zootecnica si rivolge soprattutto all'allevamento di bovini, suini ed ovini e fornisce materia prima al comparto alimentare dell'industria (specializzato nella conservazione della carne), cui si affiancano quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, meccanico, della produzione e distribuzione di gas, del legno e dei materiali da costruzione. Il terziario include il servizio bancario, cui si affianca una valida rete distributiva. In risposta alle esigenze della comunità, che presenta un'elevata componente di anziani, si può usufruire del servizio offerto dalla casa di riposo. Le scuole presenti comprendono gli istituti di istruzione secondaria di primo grado; un approfondimento personale della cultura è possibile nella biblioteca del posto. La discreta capacità ricettiva consiste in strutture per la ristorazione e per il soggiorno; le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Se non può essere considerata una meta turistica di forte richiamo, intrattiene, però, rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie al dinamismo del settore industriale, che riesce in buona misura a soddisfare anche le richieste di lavoro provenienti dall'esterno. La mancanza di alcune infrastrutture, però, porta inevitabilmente i dosolesi ad un pendolarismo quotidiano verso i comuni vicini maggiormente dotati. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno. È gemellata dal 1987 con la città ungherese di Tapiogyörgye.

Se non può essere considerata una meta turistica di forte richiamo, intrattiene, però, rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie al dinamismo del settore industriale, che riesce in buona misura a soddisfare anche le richieste di lavoro provenienti dall'esterno. La mancanza di alcune infrastrutture, però, porta inevitabilmente i dosolesi ad un pendolarismo quotidiano verso i comuni vicini maggiormente dotati. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno. È gemellata dal 1987 con la città ungherese di Tapiogyörgye.

Località

Alberone, Correggioverde, Villastrada

Alberone, Correggioverde, Villastrada

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dosolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.