Descrizione

Cittadina di pianura, di antica origine, cui è stato concesso il titolo di Città con Regio Decreto, che ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi, pur conservando le tradizionali attività agricole. I desiani, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio ha un profilo geometrico alquanto regolare e pianeggiante, essendo limitate le variazioni altimetriche che vi si registrano. Altrettanto pianeggiante è l'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che è contiguo alle località di Cesano Maderno, Nova Milanese e Seregno, dei comuni omonimi, Lissone e Santa Margherita, del comune di Lissone. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Reale, è uno scudo bandato d'argento e di rosso di sei pezzi.

Cittadina di pianura, di antica origine, cui è stato concesso il titolo di Città con Regio Decreto, che ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi, pur conservando le tradizionali attività agricole. I desiani, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio ha un profilo geometrico alquanto regolare e pianeggiante, essendo limitate le variazioni altimetriche che vi si registrano. Altrettanto pianeggiante è l'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che è contiguo alle località di Cesano Maderno, Nova Milanese e Seregno, dei comuni omonimi, Lissone e Santa Margherita, del comune di Lissone. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Reale, è uno scudo bandato d'argento e di rosso di sei pezzi.

Storia

Abitata già da tribù liguri, per alcuni deriva il toponimo dal latino AD DECIMUM, perché situata a dieci miglia da Milano, e per altri dal dio Giove, cioè ZEUS, trasformato poi in Deus e Deussio, nome del borgo fino al X secolo; non manca però chi fa riferimento alle famiglie dei Dessi o Dessio, esistenti nell'Italia settentrionale al tempo dei romani. Ai liguri subentrarono i galli, sotto i quali si registrò uno sviluppo dei traffici commerciali, vista la posizione del borgo sulla strada che univa Milano a Como. Lo sviluppo del commercio, accompagnato da quello dell'artigianato, proseguì in epoca romana, durante la quale si provvide anche alla fortificazione e alla centuriazione di questo territorio. La crescita del paese continuò sotto i longobardi, come testimoniato dall'erezione di diverse chiese, tra cui quelle di San Giovanni Battista, di San Bartolomeo e del Santo Crocifisso nonché l'oratorio di San Pietro. Molto importanti furono la fondazione della pieve e la costruzione della chiesa plebana di San Siro (poi chiamata basilica dei Santi Siro e Materno), attorno alla quale si svilupparono ulteriormente le attività commerciali. Coinvolta nelle lotte tra i comuni, fu poi distrutta da Federico Barbarossa e occupata dai Torriani, dai quali passò nel 1277 ai Visconti e nel 1429 ai conti Rho. Tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, una pestilenza e un incendio ne decimarono gli abitanti, costretti a subire soprusi durante le dominazioni spagnola e austriaca. Tra i monumenti, oltre alle chiese che segnano talune tappe fondamentali della storia locale, spiccano: le parrocchiali dei Santi Pietro e Paolo, San Pio X e San Giorgio, il santuario della Madonna Pellegrina, il collegio arcivescovile Pio XI, gli oratori di Santa Maria e San Giuseppe, la torre longobarda, le ville del Pozzo e Traversi Antona e la torre progettata dal Palagi.

Abitata già da tribù <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, per alcuni deriva il toponimo dal latino AD DECIMUM, perché situata a dieci miglia da Milano, e per altri dal dio Giove, cioè ZEUS, trasformato poi in Deus e Deussio, nome del borgo fino al X secolo; non manca però chi fa riferimento alle famiglie dei Dessi o Dessio, esistenti nell'Italia settentrionale al tempo dei romani. Ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a> subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a>, sotto i quali si registrò uno sviluppo dei traffici commerciali, vista la posizione del borgo sulla strada che univa Milano a Como. Lo sviluppo del commercio, accompagnato da quello dell'artigianato, proseguì in epoca romana, durante la quale si provvide anche alla fortificazione e alla centuriazione di questo territorio. La crescita del paese continuò sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, come testimoniato dall'erezione di diverse chiese, tra cui quelle di San Giovanni Battista, di San Bartolomeo e del Santo Crocifisso nonché l'oratorio di San Pietro. Molto importanti furono la fondazione della pieve e la costruzione della chiesa plebana di San Siro (poi chiamata basilica dei Santi Siro e Materno), attorno alla quale si svilupparono ulteriormente le attività commerciali. Coinvolta nelle lotte tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a>, fu poi distrutta da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> e occupata dai Torriani, dai quali passò nel 1277 ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e nel 1429 ai conti Rho. Tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500, una pestilenza e un incendio ne decimarono gli abitanti, costretti a subire soprusi durante le dominazioni spagnola e austriaca. Tra i monumenti, oltre alle chiese che segnano talune tappe fondamentali della storia locale, spiccano: le parrocchiali dei Santi Pietro e Paolo, San Pio X e San Giorgio, il santuario della Madonna Pellegrina, il collegio arcivescovile Pio XI, gli oratori di Santa Maria e San Giuseppe, la torre longobarda, le ville del Pozzo e Traversi Antona e la torre progettata dal Palagi.

Economia

Ospita la Usl n. 30 e il distretto scolastico n. 62. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata da numerose e grandi imprese che operano nei comparti automobilistico, edile, lattiero-caseario, cartario, chimico, meccanico, di prodotti petroliferi raffinati e del vetro. Sviluppato è anche il terziario, che si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti l'attività radiotelevisiva, assicurazioni, fondi pensione e vari sportelli bancari. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e i licei scientifico, classico, linguistico e artistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di scienza e storia naturale "Pio Marini". Le strutture ricettive comprendono numerosi ristoranti e qualche esercizio alberghiero e quelle sanitarie contano varie farmacie e un ospedale; vi sono anche due case di riposo e un orfanotrofio.

Ospita la Usl n. 30 e il distretto scolastico n. 62. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi e foraggi. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata da numerose e grandi imprese che operano nei comparti automobilistico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, cartario, chimico, meccanico, di prodotti petroliferi raffinati e del vetro. Sviluppato è anche il terziario, che si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti l'attività radiotelevisiva, assicurazioni, fondi pensione e vari sportelli bancari. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e i licei scientifico, classico, linguistico e artistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di scienza e storia naturale "Pio Marini". Le strutture ricettive comprendono numerosi ristoranti e qualche esercizio alberghiero e quelle sanitarie contano varie farmacie e un ospedale; vi sono anche due case di riposo e un orfanotrofio.

Relazioni

Sebbene non rientri tra le mete turistiche più celebrate, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo rilevante sviluppo industriale. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive e commerciali, per i suoi servizi e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la sagra di San Giuseppe, che si svolge a marzo, e il palio degli zoccoli, che ha luogo a giugno. La festa dei Patroni, i Santi Siro e Materno, si celebra la prima domenica di ottobre.

Sebbene non rientri tra le mete turistiche più celebrate, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo rilevante sviluppo industriale. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive e commerciali, per i suoi servizi e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti, come la sagra di San Giuseppe, che si svolge a marzo, e il palio degli zoccoli, che ha luogo a giugno. La festa dei Patroni, i Santi Siro e Materno, si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Molinello

Molinello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Desio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.