Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località San Giorgio; sorto nel Medioevo in un sito popolato fin dalla remota antichità; la sua economia, tradizionalmente basata sulle attività rurali, presenta un discreto sviluppo anche nell’industria e nel terziario. La comunità dei dragonesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata prevalentemente nel capoluogo comunale ma risiede anche nella località di Maiorano di Monte, nel piccolo aggregato urbano di Giusti e in diverse case sparse sui fondi. L’abitato, interessato da una significativa espansione edilizia, sorge in parte lungo un asse stradale, in parte in prossimità della sponda destra del fiume Volturno e in parte sul crinale del monte Conca. Le quote modeste, la struttura geomorfologica del territorio comunale (classificato comunale), l’abbondanza di acqua e la mitezza del clima, dovuta anche all’azione mitigatrice svolta dal fiume Volturno, che segna approssimativamente il confine settentrionale del comprensorio dragonese, favoriscono le attività agricole e l’insediamento; l’originaria e varia copertura vegetale di macchia mediterranea, ornielli, cerri, carpini e castagni sopravvive solo sulle alture più pronunciate, che si elevano nella sezione sud-occidentale del territorio comunale. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un dragone nero seduto.
Storia
Fu popolata fin dalla remota antichità, come conferma la presenza di resti di mura poligonali, ma la fondazione dell’attuale abitato risale al IX secolo d.C., ad opera degli abitanti della vicina Compulteria, distrutta dai saraceni. Inserita nella contea di Caiazzo, ne seguì le vicende storiche, passando nelle mani di vari feudatari: tra questi si ricordano i Di Baldano, i Marzano, i Ruffo, i De Carloni, i Falco e, a partire dal 1620, i Gaetani di Laurenzana. Nel 1860 fornì 26 volontari a Giuseppe Garibaldi e nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, fu teatro di sanguinose battaglie. Il toponimo potrebbe derivare dalla parola “drago”, che designa fenomeni atmosferici turbolenti, frane, torrenti a regime impetuoso. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale figurano: la cosiddetta torre di Pilato, antico e imponente edificio un tempo sede di una famosa biblioteca, visitata anche dal Boccaccio; i ruderi del castello medievale; il casino, costruito presumibilmente nel XV o XVI secolo e adorno di pregevoli affreschi del Seicento; la chiesetta di San Simeone, che conserva affreschi del Duecento; la chiesa dell’Annunziata, in località Chiaio, costruita nel Cinquecento e restaurata nel Settecento; la chiesa di San Nicola, in località San Marco, già esistente nel X secolo ma completamente modificata nei secoli successivi.
Economia
Sul fertile ripiano vallivo del Volturno prosperano le colture di cereali, legumi e frutta; sono praticati anche la silvicoltura e l’allevamento di ovini e bovini, che alimentano piccole imprese artigianali attive nei comparti della lavorazione del legno e dei prodotti lattiero-caseari. Il settore secondario, piuttosto dinamico, annovera anche aziende elettroniche e dei materiali da costruzione; il terziario include invece un discreto numero di esercizi commerciali e agenzie assicurative ma non sportelli bancari. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità fa registrare alcune carenze: ospita scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma è priva di strutture culturali di rilievo e di strutture per il soggiorno; inoltre, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria può fare affidamento solo sulla farmacia.
Relazioni
L’ambiente naturale che la circonda rappresenta l’elemento di maggiore richiamo: i visitatori possono compiere salutari escursioni tra i boschi mentre gli amanti dell’arte venatoria hanno la possibilità di effettuare battute di caccia al cinghiale nei periodi stabiliti dal calendario faunistico-venatorio regionale. La mostra-mercato dell’agricoltura naturale (ultima decade di settembre), volta alla valorizzazione dei prodotti agricoli biologici, costituisce uno dei principali appuntamenti del calendario delle manifestazioni dragonesi. La festa del Patrono, San Ferdinando, si celebra la seconda domenica di luglio.
Località
Maiorano di Monte, San Giorgio
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dragoni rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 2.108
- Lat 41° 16' 23,10'' 41.27308333
- Long 14° 18' 15,19'' 14.30421944
- CAP 81010
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061033
- Codice Catasto D361
- Altitudine slm 130 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1304 - Superficie 25.94 Km2
- Densità 81,26 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:31
- Tramonto 16:37
- Silvio Lavornia
- Via Roma Snc
- 81010 (CE) Campania
- protocollo.comune.dragoni@pec.it
- segreteria@comune.dragoni.ce.it
- protocollo@comune.dragoni.ce.it
- swww.comune.dragoni.ce.it/
- 80010090613