Descrizione

Piccola comunità di montagna con una economia rurale legata prevalentemente ad attività agro-pastorali. I dossesi (o dossetani), che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media (per ogni abitante che non ha più di quattordici anni ce ne sono più di due che hanno almeno sessantacinque anni), popolano quasi esclusivamente il capoluogo comunale e in piccola parte anche le località di Civano e Mulini. Il territorio presenta notevoli variazioni altimetriche che si acuiscono in particolare nella zona di alta montagna, che segna il confine di stato. L'abitato, pur conservando le sue connotazioni originarie, fa registrare una forte espansione edilizia: si tratta, più che altro, di adeguamenti della vecchia struttura abitativa alle nuove esigenze, visto che né la popolazione è in aumento né il numero delle stanze non occupate appare superiore alla media.

Piccola comunità di montagna con una economia rurale legata prevalentemente ad attività agro-pastorali. I dossesi (o dossetani), che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media (per ogni abitante che non ha più di quattordici anni ce ne sono più di due che hanno almeno sessantacinque anni), popolano quasi esclusivamente il capoluogo comunale e in piccola parte anche le località di Civano e Mulini. Il territorio presenta notevoli variazioni altimetriche che si acuiscono in particolare nella zona di alta montagna, che segna il confine di stato. L'abitato, pur conservando le sue connotazioni originarie, fa registrare una forte espansione edilizia: si tratta, più che altro, di adeguamenti della vecchia struttura abitativa alle nuove esigenze, visto che né la popolazione è in aumento né il numero delle stanze non occupate appare superiore alla media.

Storia

Il nome ha origine dalla particolare ubicazione del suo agglomerato urbano: adagiato appunto su di un dosso. La specificazione deriva dal nome del torrente nella cui alta valle sorge il dosso. La voce "dosso", che corrisponde al dialettale "dos" ed ha il significato di 'rialzo', è molto comune nei toponimi della Lombardia. L'evoluzione storica del comune fa segnalare solamente tre dati di fatto: una citazione in un documento del Duecento; l'appartenenza al feudo delle Tre Pievi; l'inglobamento nella storia del limitrofo comune di Gravedona, cui fu addirittura amministrativamente aggregata nel ventennio tra il 1928 e il 1948. Da Gravedona, secondo racconti locali, ci sarebbe stata addirittura una sorta di migrazione in epoca comunale, per sfuggire alle guerre di quel periodo: i fuggiaschi si sarebbero insediati dove è ubicata l'antica parrocchiale, fortificando il proprio insediamento. Nel suo patrimonio architettonico si annoverano: l'antica parrocchiale di S. Pietro in Costa, del XIV secolo, al cui interno vi sono un antico altare ligneo e numerosi affreschi del XVI secolo, nonché quella attuale dell'Annunziata, edificio di stile barocco, che al suo interno ospita affreschi, stucchi e tele del XVII e XVIII secolo. Per almeno due secoli, a partire dal Cinquecento, fu interessata da consistenti e costanti flussi migratori.

Il nome ha origine dalla particolare ubicazione del suo agglomerato urbano: adagiato appunto su di un dosso. La specificazione deriva dal nome del torrente nella cui alta valle sorge il dosso. La voce "dosso", che corrisponde al dialettale "dos" ed ha il significato di 'rialzo', è molto comune nei toponimi della Lombardia. L'evoluzione storica del comune fa segnalare solamente tre dati di fatto: una citazione in un documento del Duecento; l'appartenenza al feudo delle Tre Pievi; l'inglobamento nella storia del limitrofo comune di Gravedona, cui fu addirittura amministrativamente aggregata nel ventennio tra il 1928 e il 1948. Da Gravedona, secondo racconti locali, ci sarebbe stata addirittura una sorta di migrazione in epoca comunale, per sfuggire alle guerre di quel periodo: i fuggiaschi si sarebbero insediati dove è ubicata l'antica parrocchiale, fortificando il proprio insediamento. Nel suo patrimonio architettonico si annoverano: l'antica parrocchiale di S. Pietro in Costa, del XIV secolo, al cui interno vi sono un antico altare ligneo e numerosi affreschi del XVI secolo, nonché quella attuale dell'Annunziata, edificio di stile barocco, che al suo interno ospita affreschi, stucchi e tele del XVII e XVIII secolo. Per almeno due secoli, a partire dal Cinquecento, fu interessata da consistenti e costanti flussi migratori.

Economia

L'esiguità della popolazione e la tipologia del suo vasto territorio, per lo più montano e disabitato in alcuni punti, sono i due fattori che più influiscono sulla sua organizzazione. L'economia locale è principalmente basata sull'attività agricola, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi e viti, nonché su quella pastorale (con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini), mentre è molto diffuso il pendolarismo soprattutto verso la Svizzera e verso le strutture del terziario nei vicini centri lacuali; vi si conduce una vita semplice e tranquilla. Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è impersonata dal sindaco. La mancanza di uffici, eccetto il municipio e la posta, e di strutture sanitarie fa sì che i dossesi debbano recarsi nei comuni limitrofi, per accedere ai servizi a questi collegati; nonostante l'indice di vecchiaia particolarmente elevato, ospita una scuola materna mentre mancano quella elementare e quelle di grado superiore. Non vi sono strutture culturali rilevanti né particolari attrezzature sportive. Le bellezze naturali ampiamente presenti nel suo territorio non trovano riscontro in analoga disponibilità di strutture ricettive come alberghi e ristoranti.

L'esiguità della popolazione e la tipologia del suo vasto territorio, per lo più montano e disabitato in alcuni punti, sono i due fattori che più influiscono sulla sua organizzazione. L'economia locale è principalmente basata sull'attività agricola, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi e viti, nonché su quella pastorale (con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini), mentre è molto diffuso il pendolarismo soprattutto verso la Svizzera e verso le strutture del terziario nei vicini centri lacuali; vi si conduce una vita semplice e tranquilla. Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è impersonata dal sindaco. La mancanza di uffici, eccetto il municipio e la posta, e di strutture sanitarie fa sì che i dossesi debbano recarsi nei comuni limitrofi, per accedere ai servizi a questi collegati; nonostante l'indice di vecchiaia particolarmente elevato, ospita una scuola materna mentre mancano quella elementare e quelle di grado superiore. Non vi sono strutture culturali rilevanti né particolari attrezzature sportive. Le bellezze naturali ampiamente presenti nel suo territorio non trovano riscontro in analoga disponibilità di strutture ricettive come alberghi e ristoranti.

Relazioni

Oltre che per accedere alle strutture burocratico-amministrative dei centri cui fa capo per le esigenze che non possono essere soddisfatte sul posto, non fa registrare relazioni significative con gli altri comuni della zona. Le sue tradizioni, comunque, rivissute particolarmente in occasione delle sagre locali, richiamano, almeno in particolari occasioni, visitatori attratti anche dalla bellezza dei paesaggi che il suo territorio offre, nonché dalla vita tranquilla che vi si conduce. La festa patronale celebra l'Annunciazione il 25 marzo.

Oltre che per accedere alle strutture burocratico-amministrative dei centri cui fa capo per le esigenze che non possono essere soddisfatte sul posto, non fa registrare relazioni significative con gli altri comuni della zona. Le sue tradizioni, comunque, rivissute particolarmente in occasione delle sagre locali, richiamano, almeno in particolari occasioni, visitatori attratti anche dalla bellezza dei paesaggi che il suo territorio offre, nonché dalla vita tranquilla che vi si conduce. La festa patronale celebra l'Annunciazione il 25 marzo.

Località

Brusa Bosco, Civano, Monte Cardinello, Mulini

Brusa Bosco, Civano, Monte Cardinello, Mulini

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dosso del Liro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.