Descrizione

Centro di pianura, di antichissime origini, la cui economia è basata sull'agricoltura e sull'industria. I dornesi, con un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche le piccole località di Boschetto e Remondò, presenta un profilo regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa conformazione orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo troncato, suddiviso cioè orizzontalmente in due parti uguali. Nella parte superiore, a fondo azzurro, è raffigurato un sole raggiante accostato lateralmente da due colonne d'argento. In quella inferiore, su sfondo rosso porpora, campeggiano tre gigli d'oro.

Centro di pianura, di antichissime origini, la cui economia è basata sull'agricoltura e sull'industria. I dornesi, con un indice di vecchiaia piuttosto alto, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche le piccole località di Boschetto e Remondò, presenta un profilo regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa conformazione orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo troncato, suddiviso cioè orizzontalmente in due parti uguali. Nella parte superiore, a fondo azzurro, è raffigurato un sole raggiante accostato lateralmente da due colonne d'argento. In quella inferiore, su sfondo rosso porpora, campeggiano tre gigli d'oro.

Storia

Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana: dal rinvenimento di alcuni reperti si è potuta infatti accertare la presenza nella zona di insediamenti risalenti all'età del ferro. Corrisponde alla medievale "Plebs durnensium" e alla romana DURIUS o DURNAE, che figura nei grandi itinerari dell'epoca imperiale come MANSIO (che significa luogo di sosta e accampamento delle legioni) e come MUTATIO (cioè luogo di avvicendamento logistico di salmerie e deposito di vettovaglie); secondo alcuni storici avrebbe origini etrusche, in quanto il toponimo deriverebbe da "Horn", che fu condottiero di quel popolo. La storia successiva alla caduta di Roma non si discosta da quella dei territori vicini passati, dopo le invasioni barbariche, sotto diverse signorie: così, dopo aver fatto parte nell'alto Medioevo del comitato di Lomello, agli inizi del XIV secolo fu infeudato alla potente famiglia dei Beccaria, che continuò ad esercitarvi il suo potere fino al 1450 quando, per volere di Francesco Sforza, passò nelle mani dei Crivelli, restandovi fino al XVIII secolo. Teatro di ripetuti scontri bellici, tra cui si ricordano quelli che nel corso del 1500 vi si svolsero tra francesi, spagnoli e piemontesi, nel 1849, stando ad alcune fonti, avrebbe assistito ad un avvenimento di particolare rilievo: l'incontro tra Carlo Alberto, deciso ad abdicare, e il futuro re Vittorio Emanuele II. Tra i monumenti degni di rilievo sono la chiesa parrocchiale della metà dell'Ottocento, intitolata all'Assunta, che al suo interno conserva pregevoli affreschi di Baldassarre Varazzi; il seicentesco santuario della Madonna del Boschetto e le chiese di San Rocco e del Sacro Cuore.

Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana: dal rinvenimento di alcuni reperti si è potuta infatti accertare la presenza nella zona di insediamenti risalenti all'età del ferro. Corrisponde alla medievale "Plebs durnensium" e alla romana DURIUS o DURNAE, che figura nei grandi itinerari dell'epoca imperiale come MANSIO (che significa luogo di sosta e accampamento delle legioni) e come MUTATIO (cioè luogo di avvicendamento logistico di salmerie e deposito di vettovaglie); secondo alcuni storici avrebbe origini etrusche, in quanto il toponimo deriverebbe da "Horn", che fu condottiero di quel popolo. La storia successiva alla caduta di Roma non si discosta da quella dei territori vicini passati, dopo le invasioni barbariche, sotto diverse signorie: così, dopo aver fatto parte nell'alto Medioevo del comitato di Lomello, agli inizi del XIV secolo fu infeudato alla potente famiglia dei Beccaria, che continuò ad esercitarvi il suo potere fino al 1450 quando, per volere di Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, passò nelle mani dei Crivelli, restandovi fino al XVIII secolo. Teatro di ripetuti scontri bellici, tra cui si ricordano quelli che nel corso del 1500 vi si svolsero tra francesi, spagnoli e piemontesi, nel 1849, stando ad alcune fonti, avrebbe assistito ad un avvenimento di particolare rilievo: l'incontro tra Carlo Alberto, deciso ad abdicare, e il futuro re Vittorio Emanuele II. Tra i monumenti degni di rilievo sono la chiesa parrocchiale della metà dell'Ottocento, intitolata all'Assunta, che al suo interno conserva pregevoli affreschi di Baldassarre Varazzi; il seicentesco santuario della Madonna del Boschetto e le chiese di San Rocco e del Sacro Cuore.

Economia

Il centro non è sede di uffici di rilievo, oltre a quelli destinati all'espletamento dei normali servizi municipali e postali. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito per la popolazione sono rappresentate dall'agricoltura, praticata attraverso svariate aziende agricole e basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite, da un diffuso allevamento di bovini e suini e dall'industria, che fa registrare un particolare sviluppo nel ramo dell'elettronica, in cui trova impiego un ragguardevole numero di addetti; non mancano però fabbriche chimiche e di materie plastiche, affiancate da numerose imprese edili. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido e ben tre case di riposo; le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo e una biblioteca rappresenta la struttura pubblica al servizio della cultura. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno, grazie alla presenza di un modesto esercizio alberghiero, e quelle sanitarie garantiscono sul posto il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Il centro non è sede di uffici di rilievo, oltre a quelli destinati all'espletamento dei normali servizi municipali e postali. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito per la popolazione sono rappresentate dall'agricoltura, praticata attraverso svariate aziende agricole e basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite, da un diffuso allevamento di bovini e suini e dall'industria, che fa registrare un particolare sviluppo nel ramo dell'elettronica, in cui trova impiego un ragguardevole numero di addetti; non mancano però fabbriche chimiche e di materie plastiche, affiancate da numerose imprese edili. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido e ben tre case di riposo; le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi dell'obbligo e una biblioteca rappresenta la struttura pubblica al servizio della cultura. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno, grazie alla presenza di un modesto esercizio alberghiero, e quelle sanitarie garantiscono sul posto il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, nonostante la sua vicinanza al Parco della Valle del Ticino, è molto frequentata per lavoro, grazie in particolare alle varie attività industriali, che attirano manodopera dai comuni limitrofi. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento, la fiera di Sant'Anna, che si svolge con un'esposizione di macchine agricole. Sant'Anna è la Patrona del comune e la festa in suo onore viene celebrata la domenica successiva al 26 luglio.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, nonostante la sua vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a>, è molto frequentata per lavoro, grazie in particolare alle varie attività industriali, che attirano manodopera dai comuni limitrofi. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento, la fiera di Sant'Anna, che si svolge con un'esposizione di macchine agricole. Sant'Anna è la Patrona del comune e la festa in suo onore viene celebrata la domenica successiva al 26 luglio.

Località

Battera, Remondò, Taccona

Battera, Remondò, Taccona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dorno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.