Comune di Donato: storia, economia, news e indirizzi utili

Descrizione

Comune montano, di origini medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività rurali e industriali affiancate dal turismo. I donatesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono in buona parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; ospita, nella parte settentrionale, le pendici rocciose delle Prealpi Biellesi che, ammantate da verdi pascoli e lussureggianti zone boschive dense di conifere, querce e ontani verdi, degradano dolcemente verso le colline della Serra. Vicino alle vette si possono ammirare rare specie di fiori alpini, tra cui spiccano artemisie, anemoni, stelle alpine, rododendri, concordie e viole calacarate, tipiche queste ultime degli affioramenti calcarei presenti sulle pendici del Mombarone. L’abitato sorge alle estreme propaggini meridionali della Colma di Mombarone e si affaccia sul corso del torrente Ingagna. Lo sfondo a scacchi argentati e azzurri dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è attraversato da una rosa araldica rossa.

Storia

L’origine del toponimo può essere ricondotta all’antroponimo romano DONATUS o al gentilizio DONATIUS, attestati entrambi in epoca medievale nell’Italia settentrionale. Secondo una leggenda venne rasa al suolo dai saraceni nel 930 d.C.; tuttavia le prime notizie storiche certe relative alla sua esistenza risalgono al XII secolo, quando faceva parte dei territori dell’episcopato di Vercelli. Suddivisa poco dopo tra vari signori locali, tra cui i Recagno, i signori di Netro e gli Avogadro, venne munita da questi ultimi di un castello-fortezza. Inglobata nei territori di Casa Savoia nel XVII secolo, venne da loro ceduta al conte di San Martino, Perrone (1605), e al funzionario del ducato sabaudo Carlo De Rege da Tronzano che si fregiò per l’occasione del titolo di conte. Di notevole interesse è la parrocchiale dei Santissimi Pietro e Paolo, costruita tra il 1800 e il 1900, al cui interno si possono ammirare preziosi arredi sacri in legno intarsiato. Nei pressi della settecentesca chiesa di San Giovanni Battista, situata in località Ceresito, si trova una graziosa cappella adornata da un interessante affresco quattrocentesco. Testimonianza della forte religiosità di questi luoghi sono anche i due oratori dei Santissimi Rocco, Orso e Antonio da Padova (XV secolo) e dei Santissimi Bernardo e Grato (XVI secolo), con una navata e una bella facciata in stile barocco.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende a carattere artigianale, attive nei tradizionali comparti della lavorazione del legno e del ferro. Il terziario è commisurato alle esigenze primarie della comunità. Ospita gli istituti di istruzione primaria, ma manca di altre strutture preposte alla diffusione del patrimonio culturale. L’apparato ricettivo, piuttosto articolato, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno; l’assistenza sanitaria è garantita dalla locale farmacia. Per lo sport e il tempo libero si segnalano campi da calcio, da tennis, campi polivalenti (calcetto, pallavolo, basket) e campi da bocce.

Relazioni

La felice posizione soleggiata, con un clima fresco d’estate e secco d’inverno, ne fa una meta con vocazione turistica. Offre, pertanto, la possibilità di effettuare numerose e lunghe passeggiate a piedi o in mountain-bike. In pochi chilometri si può passare dai boschi della Serra ai dolci pendii delle montagne, dai quali si possono scorgere stupendi panorami. Molteplici sono gli itinerari che da qui si dipartono: tra questi va segnalato quello che conduce al santuario della Madonna di Oropa, molto interessante dal punto di vista paesaggistico, percorribile attraverso una strada in parte sterrata e in parte in asfalto che offre, lungo tutto il suo percorso, una fantastica vista sulle valli che attraversa. Numerose sono le manifestazioni: il carnevale, che si svolge con una settimana di ritardo rispetto alla data tradizionale, con sfilata in maschera, al suono di tamburi e ocarine, seguita da carri allegorici e gruppi folcloristici; la “Veja an Piasa”, a luglio, in occasione della quale per due giorni e due notti le vie del centro storico diventano il punto di ritrovo per turisti e donatesi, con cantastorie, gruppi di musicisti in costume e artigiani con le loro bancarelle, in un ambiente particolare che richiama atmosfere di altri tempi. Per gli amanti della vecchia cucina popolare non manca l’occasione di assaporare i piatti tradizionali locali: “fricc dal marghè” e “miasse con salignon”, polenta, frittate con le erbe e palpiton. I Patroni, Santi Pietro e Paolo, si festeggiano il 29 giugno.

Località

Casale, Ceresito, Lace

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Donato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO