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Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia basata soprattutto sull’agricoltura, cui si affiancano modeste iniziative industriali. I sampietresi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e le località Borganzo, Roncagli, Camporotondo, Moltedo, Trinità e Trucchi. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che raggiungono i 913 metri di quota. L’abitato, diviso in due nuclei, separati da un piccolo corso d’acqua, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un grifone d’oro, coronato, accompagnato, nei cantoni del capo, dalle lettere maiuscole S e P, di azzurro.

Storia

Insieme con Diano Arentino, Diano Castello e Diano Marina costituiva, nel Medioevo, la comunità di Diano, mantenutasi politicamente semiautonoma fino alla fine del Settecento. Incerta è l’origine della prima parte del toponimo: considerata da alcuni studiosi la forma latina del nome di una divinità ligure, viene da altri fatta derivare dall’aggettivo latino DIANUS, che significa ‘volto a mezzogiorno’; meno fondate, per via della mancanza di riscontri documentali, appaiono le tesi di una sua derivazione dal latino DIANIUM, usato nel senso di ‘bosco consacrato alla dea Diana’, o dai personali ugualmente latini DIDIUS, HEDIUS o ATILIUS, con l’aggiunta del suffisso -anus. La specificazione, San Pietro, si riferisce al torrente che traccia il confine occidentale del territorio comunale o all’omonima pieve medievale, considerata la chiesa matrice di tutta la valle di Diano. Infeudata ai marchesi di Clavesana, fu da questi venduta a Genova, nella prima metà del XIII secolo. Fu aggregata all’impero francese, durante la dominazione napoleonica, fu annessa al regno sabaudo, col congresso di Vienna. Nel 1923 fu unita a Diano Marina, recuperando l’autonomia amministrativa nel 1925. Tra i monumenti spiccano: la parrocchiale di San Pietro, in stile barocco, ricostruita, nel XVIII secolo, sul luogo della pieve medievale, della quale conserva alcune parti, e l’ottocentesca parrocchiale di Borganzo, dedicata alla Natività, in cui si può ammirare un polittico, del Cinquecento.

Economia

Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di ortaggi, uve, olive, agrumi e altra frutta; è praticata anche la floricoltura. Si allevano bovini, ovini, caprini ed equini. L’industria, di dimensioni molto ridotte, è costituita da alcune aziende che operano nei comparti alimentare ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di rilievo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole materne ed elementari e includono un istituto tecnico per geometri; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale. È poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere il vicino capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario sono piuttosto intensi, grazie anche alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che potrebbero fungere da richiamo per numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Pietro, viene celebrata il 29 giugno.

Località

Borganzo, Camporotondo, Gionetti, Moltedo, Roncagli, Trinità, Trucchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Diano San Pietro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.145
  • Lat 43° 55' 51,49'' 43.93096944
  • Long 8° 4' 3,65'' 8.06768056
  • CAP 18010
  • Prefisso 0183
  • Codice ISTAT 008028
  • Codice Catasto D298
  • Altitudine slm 83 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1382
  • Superficie 11.76 Km2
  • Densità 97,36 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3s
  • Alba 08:05
  • Tramonto 16:53
Contatti
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