Descrizione

Comune di montagna, fa risalire le sue origini all'epoca longobarda e mostra un'economia variegata che si sviluppa nei settori agricolo, industriale e nel commercio. La comunità dei delebiesi, con un indice di vecchiaia nella media, si concentra principalmente nel capoluogo e nella località di Tavani, oltre a Canargo e Ossiccio, insediamenti residenziali che tuttavia non presentano una popolazione stabile. Il suo territorio, caratterizzato da notevoli differenze di quota e da un andamento decisamente vario e movimentato, è ricca di folti boschi di faggi e castagni; estesa nella bassa Valtellina, occupa la parte della Val Lesina attraversata dall'omonimo torrente, posta alle pendici del monte Legnone. All'interno di questa piacevole cornice naturalistica si distribuisce l'abitato, che attraversa una fase di intensa espansione edilizia.  

Comune di montagna, fa risalire le sue origini all'epoca longobarda e mostra un'economia variegata che si sviluppa nei settori agricolo, industriale e nel commercio. La comunità dei delebiesi, con un indice di vecchiaia nella media, si concentra principalmente nel capoluogo e nella località di Tavani, oltre a Canargo e Ossiccio, insediamenti residenziali che tuttavia non presentano una popolazione stabile. Il suo territorio, caratterizzato da notevoli differenze di quota e da un andamento decisamente vario e movimentato, è ricca di folti boschi di faggi e castagni; estesa nella bassa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, occupa la parte della Val Lesina attraversata dall'omonimo torrente, posta alle pendici del monte Legnone. All'interno di questa piacevole cornice naturalistica si distribuisce l'abitato, che attraversa una fase di intensa espansione edilizia.  

Storia

In un documento del 724, con cui si donavano alcuni possedimenti nella zona alla basilica di S. Carpoforo di Como, compare per la prima volta l'antico nome del luogo: ''Alebium''. Il comune viene poi menzionato nel XII secolo, quando Federico Barbarossa ribadì la sua appartenenza alla basilica di Como. Dal 1204 fu decretato dall'abate di Acqufredda comune libero, anche se unito a Rogolo, da cui si separò nel 1616. Il territorio comunale è passato agli onori della cronaca per essere stato la sede di una cruenta battaglia tra le forze militari del Ducato di Milano e quelle della Serenissima di Venezia, che avevano invaso la Valtellina, dominio nel '400 di Filippo Maria Visconti. Per molti anni a venire il luogo fu detto ''fossa dei veneziani''. La chiesa di Santa Domenica, già esistente nel 1400, ma ampliata numerose volte nei secoli successivi, conserva preziose reliquie ; la parrocchiale di S. Carpoforo custodisce due importanti tele di Giuseppe Petrini. L'architettura civile ha la sua massima espressione nel Palazzo Peregalli: modificato ed ampliato nel '600 e '700, vi si trova una bifora e una porta in pietra ollare, risalenti al XV secolo.  

In un documento del 724, con cui si donavano alcuni possedimenti nella zona alla basilica di S. Carpoforo di Como, compare per la prima volta l'antico nome del luogo: ''Alebium''. Il comune viene poi menzionato nel XII secolo, quando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> ribadì la sua appartenenza alla basilica di Como. Dal 1204 fu decretato dall'abate di Acqufredda comune libero, anche se unito a Rogolo, da cui si separò nel 1616. Il territorio comunale è passato agli onori della cronaca per essere stato la sede di una cruenta battaglia tra le forze militari del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> e quelle della Serenissima di Venezia, che avevano invaso la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, dominio nel '400 di Filippo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Per molti anni a venire il luogo fu detto ''fossa dei veneziani''. La chiesa di Santa Domenica, già esistente nel 1400, ma ampliata numerose volte nei secoli successivi, conserva preziose reliquie ; la parrocchiale di S. Carpoforo custodisce due importanti tele di Giuseppe Petrini. L'architettura civile ha la sua massima espressione nel Palazzo Peregalli: modificato ed ampliato nel '600 e '700, vi si trova una bifora e una porta in pietra ollare, risalenti al XV secolo.  

Economia

Oltre ad assicurare la presenza dell'ufficio postale e del municipio, il comune ospita anche la sede dell'ufficio del corpo forestale dello stato. Ricca ed articolata, l'economia si è sviluppata in diversi settori. Quello agricolo consta di diversificate colture che comprendono cereali, frumento, vigneti e piantagioni di frutta. Anche nel settore zootecnico si registra un buon andamento, con allevamento principalmente di avicoli ma con buona presenza di bovini, suini, ovini, caprini e,  ultimi nel numero ma non per qualità, di equini. Al comparto agricolo è legata l'industria manifatturiera, per cui la zona vanta una lunga tradizione, dedita alla trasformazione e conservazione dei suoi prodotti, come l'industria lattiero-casearia e un pastificio. Completa il panorama industriale una serie di piccole, medie e grandi industrie che spaziano dal comparto tessile, dell'abbigliamento, dei tappeti, calzifici e ricami, alla produzione metallurgica di articoli in metallo, alle fabbriche produttrici di apparecchi elettrici, di strumenti chirurgi e di medicinali, alle falegnamerie. Qui sorse il primo impianto idroelettrico della provincia. Nonostante la presenza della riserva naturale e di un minimo di strutture ricettive e di ristoro, non è una meta turistica di grande richiamo. La comunità può contare su svariati servizi sia sociali, per la presenza di una casa di riposo, sia culturali per la presenza di una biblioteca; la scolarità è garantita per le classi dell'obbligo ed è presente un presidio farmaceutico.   

Oltre ad assicurare la presenza dell'ufficio postale e del municipio, il comune ospita anche la sede dell'ufficio del corpo forestale dello stato. Ricca ed articolata, l'economia si è sviluppata in diversi settori. Quello agricolo consta di diversificate colture che comprendono cereali, frumento, vigneti e piantagioni di frutta. Anche nel settore zootecnico si registra un buon andamento, con allevamento principalmente di avicoli ma con buona presenza di bovini, suini, ovini, caprini e,  ultimi nel numero ma non per qualità, di equini. Al comparto agricolo è legata l'industria manifatturiera, per cui la zona vanta una lunga tradizione, dedita alla trasformazione e conservazione dei suoi prodotti, come l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a> e un pastificio. Completa il panorama industriale una serie di piccole, medie e grandi industrie che spaziano dal comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento, dei tappeti, calzifici e ricami, alla produzione metallurgica di articoli in metallo, alle fabbriche produttrici di apparecchi elettrici, di strumenti chirurgi e di medicinali, alle falegnamerie. Qui sorse il primo impianto idroelettrico della provincia. Nonostante la presenza della riserva naturale e di un minimo di strutture ricettive e di ristoro, non è una meta turistica di grande richiamo. La comunità può contare su svariati servizi sia sociali, per la presenza di una casa di riposo, sia culturali per la presenza di una biblioteca; la scolarità è garantita per le classi dell'obbligo ed è presente un presidio farmaceutico.   

Relazioni

Richiama consistenti flussi di manodopera principalmente grazie all'articolato settore industriale che offre buone e diversificate opportunità di lavoro. È quindi notevole il pendolarismo proveniente dai vicini comuni della Valtellina. Nonostante la presenza del parco della Piana di Spagna, la vocazione industriale penalizza il turismo; un cero movimento, nel settore, si registra solo in occasione delle varie fiere che si tengono annualmente, tra le quali si ricordano: il 12 maggio la fiera di merci varie di S. Domenico, il 18 ottobre la mostra provinciale della zootecnia, dal 19 al 21 ottobre la fiera di merci varie. Discreto è anche il movimento dei delebiesi verso l'esterno, per raggiungere servizi e uffici non presenti sul posto. La festa patronale si celebra il 7 agosto in onore di S. Cristoforo Martire.  

Richiama consistenti flussi di manodopera principalmente grazie all'articolato settore industriale che offre buone e diversificate opportunità di lavoro. È quindi notevole il pendolarismo proveniente dai vicini comuni della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>. Nonostante la presenza del parco della Piana di Spagna, la vocazione industriale penalizza il turismo; un cero movimento, nel settore, si registra solo in occasione delle varie fiere che si tengono annualmente, tra le quali si ricordano: il 12 maggio la fiera di merci varie di S. Domenico, il 18 ottobre la mostra provinciale della zootecnia, dal 19 al 21 ottobre la fiera di merci varie. Discreto è anche il movimento dei delebiesi verso l'esterno, per raggiungere servizi e uffici non presenti sul posto. La festa patronale si celebra il 7 agosto in onore di S. Cristoforo Martire.  

Località

Monte Legnone, Tavani

Monte Legnone, Tavani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Delebio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.