Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando le tradizionali attività agricole. I dairaghesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono pressoché integralmente concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Busto Garolfo del comune omonimo-, che fa registrare una forte espansione edilizia; qualche nucleo familiare vive in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico alquanto regolare e pianeggiante, essendo con limitate variazioni altimetriche. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo "trinciato" in cui sono raffigurati un leone rampante d'oro in campo rosso e la chiesa della Madonna in Campagna su sfondo azzurro. Lungo la linea di partizione è posta una banda scaccata di argento e di nero.

Centro di pianura, di antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando le tradizionali attività agricole. I dairaghesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono pressoché integralmente concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Busto Garolfo del comune omonimo-, che fa registrare una forte espansione edilizia; qualche nucleo familiare vive in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico alquanto regolare e pianeggiante, essendo con limitate variazioni altimetriche. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo "trinciato" in cui sono raffigurati un leone rampante d'oro in campo rosso e la chiesa della Madonna in Campagna su sfondo azzurro. Lungo la linea di partizione è posta una banda scaccata di argento e di nero.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ai liguri di stirpe indoeuropea; a questi, dal II secolo a.C., subentrarono stanziamenti romani, come risulta dalle tracce di centuriazione (tipico sistema romano di ripartizione delle terre in appezzamenti regolari), da resti di strade e da altri reperti archeologici. Citata come Dayrago in un documento della prima metà del X secolo deriva il suo toponimo dai celti, per via del suffisso -ago, usato presso questo popolo per indicare possedimenti terrieri. Si sviluppò in epoca medioevale attorno alla chiesa parrocchiale di San Genesio, che fu molto importante, avendo sotto la sua giurisdizione numerose altre chiese e divenendo anche residenza di un capitolo di canonici, il quale ebbe estese proprietà e fu soppresso soltanto verso la metà del Quattrocento. Distrutta nel 1176 da Federico Barbarossa, nel corso della battaglia di Legnano, fu a lungo sotto l'autorità della famiglia dei Della Croce, passando nella prima metà del XVI secolo ai Maggi, cui subentrarono gli Arconati e, nel 1652, i Lossetti-Mandelli, che ne conservarono il possesso fino all'abolizione dei feudi. Aggregata nel 1868 al comune di Busto Garolfo e nel 1869 a quello di Arconate, ha riconquistato la sua autonomia amministrativa solo nel 1957. Tra i monumenti spiccano la chiesa parrocchiale, dedicata a San Genesio e risalente, nella struttura attuale, alla fine dell'Ottocento, la cinquecentesca chiesa della Madonna in Campagna e la torre belvedere dei Lampugnani, edificata nel 1812.

I primi insediamenti nella zona risalgono ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a> di stirpe indoeuropea; a questi, dal II secolo a.C., subentrarono stanziamenti romani, come risulta dalle tracce di centuriazione (tipico sistema romano di ripartizione delle terre in appezzamenti regolari), da resti di strade e da altri reperti archeologici. Citata come Dayrago in un documento della prima metà del X secolo deriva il suo toponimo dai celti, per via del suffisso -ago, usato presso questo popolo per indicare possedimenti terrieri. Si sviluppò in epoca medioevale attorno alla chiesa parrocchiale di San Genesio, che fu molto importante, avendo sotto la sua giurisdizione numerose altre chiese e divenendo anche residenza di un capitolo di canonici, il quale ebbe estese proprietà e fu soppresso soltanto verso la metà del Quattrocento. Distrutta nel 1176 da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, nel corso della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADILEGNANO'>battaglia di Legnano</a>, fu a lungo sotto l'autorità della famiglia dei Della Croce, passando nella prima metà del XVI secolo ai Maggi, cui subentrarono gli Arconati e, nel 1652, i Lossetti-Mandelli, che ne conservarono il possesso fino all'abolizione dei feudi. Aggregata nel 1868 al comune di Busto Garolfo e nel 1869 a quello di Arconate, ha riconquistato la sua autonomia amministrativa solo nel 1957. Tra i monumenti spiccano la chiesa parrocchiale, dedicata a San Genesio e risalente, nella struttura attuale, alla fine dell'Ottocento, la cinquecentesca chiesa della Madonna in Campagna e la torre belvedere dei Lampugnani, edificata nel 1812.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di suini. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata da fabbriche tessili e meccaniche, affiancate da varie imprese edili e centrali per la produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma adeguata alle esigenze della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti attività di consulenza informatica e l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; sul posto è possibile frequentare le scuole dell'obbligo ma mancano strutture destinate all'arricchimento culturale. La dotazione di strutture ricettive è limitata a qualche esercizio di ristorazione e quella di strutture sanitarie al servizio farmaceutico.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco, all'occorrenza, è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di suini. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata da fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e meccaniche, affiancate da varie imprese edili e centrali per la produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma adeguata alle esigenze della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti attività di consulenza informatica e l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; sul posto è possibile frequentare le scuole dell'obbligo ma mancano strutture destinate all'arricchimento culturale. La dotazione di strutture ricettive è limitata a qualche esercizio di ristorazione e quella di strutture sanitarie al servizio farmaceutico.

Relazioni

Non può essere annoverata tra le mete turistiche della zona, mancando di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di varie iniziative industriali, che consentono di assorbire manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti (per l'assenza di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e per le carenze pur riscontrabili nei servizi, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati la fiera di merci e bestiame, che si svolge ad aprile, "Dairago vende natura", a giugno, e il palio delle contrade, che ha luogo a settembre. La festa del Patrono, San Genesio, si celebra l'ultima domenica di agosto.

Non può essere annoverata tra le mete turistiche della zona, mancando di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza di varie iniziative industriali, che consentono di assorbire manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti (per l'assenza di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e per le carenze pur riscontrabili nei servizi, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati la fiera di merci e bestiame, che si svolge ad aprile, "Dairago vende natura", a giugno, e il palio delle contrade, che ha luogo a settembre. La festa del Patrono, San Genesio, si celebra l'ultima domenica di agosto.

Località

Cascina Maddalena

Cascina Maddalena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dairago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.