Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, la cui economia è incentrata sulle attività del settore secondario. La comunità dei cuassesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose località quali Borgognana, Cavagnano, Cuasso al Piano ed in altri agglomerati minori; l'abitato si estende su una superficie molto vasta e fa registrare un intenso processo di espansione edilizia. Il territorio comunale, ricco di corsi d'acqua tra cui un laghetto e ricoperto di una folta vegetazione di faggi, querce, castagni e pini, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche accentuate, comprese nell'intervallo tra 274 e 1.129 metri; tale conformazione morfologica conferisce al centro abitato un andamento che mostra i tratti tipici dei centri montani. Il castello turrito e merlato raffigurato nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta il Castello di Cuasso, popolarmente detto "Castelasc", i cui resti sono attualmente ben visibili dalla strada provinciale Varese-Cuasso al Monte.  

Comune di montagna, di origine medievale, la cui economia è incentrata sulle attività del settore secondario. La comunità dei cuassesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose località quali Borgognana, Cavagnano, Cuasso al Piano ed in altri agglomerati minori; l'abitato si estende su una superficie molto vasta e fa registrare un intenso processo di espansione edilizia. Il territorio comunale, ricco di corsi d'acqua tra cui un laghetto e ricoperto di una folta vegetazione di faggi, querce, castagni e pini, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche accentuate, comprese nell'intervallo tra 274 e 1.129 metri; tale conformazione morfologica conferisce al centro abitato un andamento che mostra i tratti tipici dei centri montani. Il castello turrito e merlato raffigurato nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta il Castello di Cuasso, popolarmente detto "Castelasc", i cui resti sono attualmente ben visibili dalla strada provinciale Varese-Cuasso al Monte.  

Storia

Pochi gli elementi a testimonianza delle sue origini più antiche; certo è che in passato sorgeva sul territorio comunale un imponente castello fortificato che col passare dei secoli è andato totalmente distrutto  e per le cui origini risultano varie e contrastanti le ipotesi avanzate dagli storici. Infatti alcuni ritengono che risalga ad un periodo tra il 1000 e il 1200, altri invece che, benché ampliato  e rimaneggiato, sia sorto su antiche fortificazioni di origine romana, destinate alla difesa dalle incursioni barbariche; successivamente avrebbe subito ulteriori modifiche e rafforzamenti in epoca longobarda e franca. Anche questa zona, come le altre limitrofe, era sottoposta dal punto di vista giurisdizionale e territoriale al contado del Seprio, di cui seguì la sorte. La presenza della chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate è l'unica testimonianza di maggior rilievo tra i monumenti locali. La stessa venne costruita in sette anni, dal 1572 al 1579, e nel suo interno sono custoditi affreschi di particolare interesse storico-artistico.  

Pochi gli elementi a testimonianza delle sue origini più antiche; certo è che in passato sorgeva sul territorio comunale un imponente castello fortificato che col passare dei secoli è andato totalmente distrutto  e per le cui origini risultano varie e contrastanti le ipotesi avanzate dagli storici. Infatti alcuni ritengono che risalga ad un periodo tra il 1000 e il 1200, altri invece che, benché ampliato  e rimaneggiato, sia sorto su antiche fortificazioni di origine romana, destinate alla difesa dalle incursioni barbariche; successivamente avrebbe subito ulteriori modifiche e rafforzamenti in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCA'>franca</a>. Anche questa zona, come le altre limitrofe, era sottoposta dal punto di vista giurisdizionale e territoriale al contado del Seprio, di cui seguì la sorte. La presenza della chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate è l'unica testimonianza di maggior rilievo tra i monumenti locali. La stessa venne costruita in sette anni, dal 1572 al 1579, e nel suo interno sono custoditi affreschi di particolare interesse storico-artistico.  

Economia

Fatta eccezione per i consueti uffici destinati al funzionamento dei servizi municipali e postali, il comune non accoglie strutture pubbliche di particolare rilievo; c'è, invece, la Pro Loco. Il sindaco, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri, riveste anche le funzioni di pubblica sicurezza. Le attività agricole, economicamente marginali, si limitano alla pratica dell'allevamento suino. Le attività industriali, che rappresentano il settore più redditizio, sono presenti nei comparti: alimentare, tessile, meccanico, manifatturiero, per lo più finalizzato alla produzione di  giocattoli; non mancano aziende impegnate nella fabbricazione del materiale da costruzione nonché di prodotti in vetro nell'estrazione del granofiro rosato, roccia di origine vulcanica utilizzata per pavimentazioni stradali. Tra le sue risorse minerarie vanno segnalate le cave di Monte Piambello. Il terziario non offre molto, al di là della rete commerciale: tra le attività dei servizi non figurano infatti l'esercizio del credito e l'intermediazione monetaria e finanziaria, le agenzie per la vendita dei prodotti assicurativi, la consulenza informatica, l'attività radiotelevisiva. Tra le strutture sociali figura un asilo nido, mentre le strutture scolastiche disponibili consentono la frequenza della scuola dell'obbligo. Assenti le strutture miranti alla crescita culturale quali biblioteche, musei, e simili; numerosi gli esercizi per la ristorazione e le strutture alberghiere. Le prestazioni sanitarie locali garantiscono il servizio farmaceutico e l'assistenza ospedaliera.    

Fatta eccezione per i consueti uffici destinati al funzionamento dei servizi municipali e postali, il comune non accoglie strutture pubbliche di particolare rilievo; c'è, invece, la Pro Loco. Il sindaco, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri, riveste anche le funzioni di pubblica sicurezza. Le attività agricole, economicamente marginali, si limitano alla pratica dell'allevamento suino. Le attività industriali, che rappresentano il settore più redditizio, sono presenti nei comparti: alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, meccanico, manifatturiero, per lo più finalizzato alla produzione di  giocattoli; non mancano aziende impegnate nella fabbricazione del materiale da costruzione nonché di prodotti in vetro nell'estrazione del granofiro rosato, roccia di origine vulcanica utilizzata per pavimentazioni stradali. Tra le sue risorse minerarie vanno segnalate le cave di Monte Piambello. Il terziario non offre molto, al di là della rete commerciale: tra le attività dei servizi non figurano infatti l'esercizio del credito e l'intermediazione monetaria e finanziaria, le agenzie per la vendita dei prodotti assicurativi, la consulenza informatica, l'attività radiotelevisiva. Tra le strutture sociali figura un asilo nido, mentre le strutture scolastiche disponibili consentono la frequenza della scuola dell'obbligo. Assenti le strutture miranti alla crescita culturale quali biblioteche, musei, e simili; numerosi gli esercizi per la ristorazione e le strutture alberghiere. Le prestazioni sanitarie locali garantiscono il servizio farmaceutico e l'assistenza ospedaliera.    

Relazioni

La località, di notevole interesse ambientale, costituisce una meta ambita per rilassanti soggiorni, grazie alla piacevolezza del clima e alla vicinanza al lago di Lugano, che incrementa il turismo residenziale e stagionale. Vive un rapporto intenso con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge maggiormente per proseguire gli studi, per fare acquisti o per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari iniziative culturali o manifestazioni folcloristiche di una certa rilevanza. Il Patrono, Sant'Ambrogio, si festeggia il 7 dicembre.          

La località, di notevole interesse ambientale, costituisce una meta ambita per rilassanti soggiorni, grazie alla piacevolezza del clima e alla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a>, che incrementa il turismo residenziale e stagionale. Vive un rapporto intenso con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge maggiormente per proseguire gli studi, per fare acquisti o per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari iniziative culturali o manifestazioni folcloristiche di una certa rilevanza. Il Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, si festeggia il 7 dicembre.          

Località

Alpe Tedesco, Borgnana, Cavagnano, Cuasso al Piano, Imborgnana, Ospedale Provinciale, San Pietro, San Salvatore

Alpe Tedesco, Borgnana, Cavagnano, Cuasso al Piano, Imborgnana, Ospedale Provinciale, San Pietro, San Salvatore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cuasso al Monte rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.