Descrizione
Piccola comunità collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I cesini o cesiesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è quasi tutto distribuito tra le località Arzeno d’Oneglia, Cartari e Colle San Bartolomeo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono gli 839 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.
Storia
Citata, come Cezio, a partire dal Trecento, viene da alcuni identificata con Cexeno, che compare in un documento della metà del XII secolo, a proposito delle decime del territorio attraversato dal torrente Maro. Il toponimo, che nella dizione dialettale è “Cezi”, ha origini non chiare: potrebbe derivare da un termine preromano o dal personale latino CAESIUS. Nella prima metà del Duecento, con altri borghi, diede vita alla Pieve di Teco. Possedimento della potente famiglia dei Doria, condivise le sorti delle località circostanti, a lungo assoggettate alla repubblica marinara di Genova, il cui dominio, nel XIV e XV secolo, subì delle interruzioni, dovute al susseguirsi delle dominazioni dei Visconti, dei francesi e del marchese del Monferrato. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nel 1815 fu annessa al regno dei Savoia, a seguito del congresso di Vienna, partecipando alle successive vicende del resto della provincia. Nel 1923 venne unita a Chiusavecchia, recuperando l’autonomia amministrativa due anni più tardi. Tra i monumenti si possono ammirare alcuni edifici di culto: la seicentesca parrocchiale di Santa Lucia e, ad Arzeno d’Oneglia, la chiesa di San Benedetto, il cui campanile, in stile romanico, è stato ricavato da un’antica torre.
Economia
Come diversi comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici articolata: se si escludono l’ufficio postale e il municipio non ve ne sono altri degni di nota. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata soprattutto sulla produzione di ortaggi, olive e uve; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono pressoché insignificanti. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per servizi sanitari di base.
Relazioni
Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 26 maggio e quella del 21 giugno. La festa della Patrona, Santa Lucia, viene celebrata il 13 dicembre.
Località
Arzeno d'Oneglia, Cartari, Colle San Bartolomeo
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cesio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 283
- Lat 44° 0' 27,19'' 44.00755278
- Long 7° 58' 23,52'' 7.97320000
- CAP 18020
- Prefisso 0183
- Codice ISTAT 008018
- Codice Catasto C578
- Altitudine slm 530 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2416 - Superficie 8.92 Km2
- Densità 31,73 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:05
- Tramonto 16:53
- Fabio Natta
- Via San Gottardo, 11
- 18022 (IM) Liguria
- pec@pec.comune.cesio.im.it
- www.comune.cesio.im.it/
- 00244940086