Descrizione

Comune di montagna, la cui esistenza è documentata già in epoca medioevale e le cui principali attività sono quelle agricole e silvo-pastorali; i corridesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Adagiato nella Val Cavargna, a sovrastare l'accumulo di depositi di forma conica generato dal torrente Cuccio, il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con forti dislivelli altimetrici; l'abitato, che fa registrare segni evidenti di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano: circondato da castagni, è posto in modo da consentire di godere del panorama del lago di Lugano.

Comune di montagna, la cui esistenza è documentata già in epoca medioevale e le cui principali attività sono quelle agricole e silvo-pastorali; i corridesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale. Adagiato nella Val Cavargna, a sovrastare l'accumulo di depositi di forma conica generato dal torrente Cuccio, il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con forti dislivelli altimetrici; l'abitato, che fa registrare segni evidenti di una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano: circondato da castagni, è posto in modo da consentire di godere del panorama del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a>.

Storia

Il toponimo potrebbe essere ricondotto al latino tardo CORDUS, con il significato di 'tardivo', che si riferisce alle caratteristiche produttive del luogo, dovute alla sua posizione sul monte. Compresa fra i possedimenti della diocesi milanese (e non di quella comasca, come sarebbe stato da aspettarsi), insieme al resto della Valsolda, con la val Rezzo e la val Cavargna, ne seguì le sorti fin verso la metà del XIII secolo, quando passò a quella di Como, in quanto inserita nel feudo della vicina Porlezza (sede di una pieve matrice), di cui avrebbe condiviso le sorti fino alla fine del '700. Il suo patrimonio storico-artistico è costituito essenzialmente dalla chiesa dedicata ai Santi Materno e Martino (parrocchia dalla seconda metà del XVI secolo). La datazione del suo nucleo originario risulta difficile (secondo un'ipotesi sarebbe attribuibile all'epoca franca) mentre è da far risalire al tardo XVI secolo la sua ristrutturazione: al suo interno conserva opere d'arte figurativa dei secoli XVII e XVIII e un crocifisso in legno.

Il toponimo potrebbe essere ricondotto al latino tardo CORDUS, con il significato di 'tardivo', che si riferisce alle caratteristiche produttive del luogo, dovute alla sua posizione sul monte. Compresa fra i possedimenti della diocesi milanese (e non di quella comasca, come sarebbe stato da aspettarsi), insieme al resto della Valsolda, con la val Rezzo e la val Cavargna, ne seguì le sorti fin verso la metà del XIII secolo, quando passò a quella di Como, in quanto inserita nel feudo della vicina Porlezza (sede di una pieve matrice), di cui avrebbe condiviso le sorti fino alla fine del '700. Il suo patrimonio storico-artistico è costituito essenzialmente dalla chiesa dedicata ai Santi Materno e Martino (parrocchia dalla seconda metà del XVI secolo). La datazione del suo nucleo originario risulta difficile (secondo un'ipotesi sarebbe attribuibile all'epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCA'>franca</a>) mentre è da far risalire al tardo XVI secolo la sua ristrutturazione: al suo interno conserva opere d'arte figurativa dei secoli XVII e XVIII e un crocifisso in legno.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. La sua economia trova nell'agricoltura la principale fonte di reddito: dominano le coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e uve (soprattutto nel passato era noto un vinello chiaro e di bassa gradazione alcolica, ivi prodotto: "el ciàrel"); il settore primario è completato dagli allevamenti di bovini, suini, ovini, equini e caprini (un tempo per allevarli ci si serviva dei pascoli delle zone più elevate). Ad una modestissima rete commerciale e dei servizi si affianca un settore secondario altrettanto esiguo, rappresentato essenzialmente nel comparto edile; mancano dunque i servizi che caratterizzano le realtà economiche più articolate e dinamiche, come il servizio bancario e le attività di consulenza informatica. Un'emittente radiofonica privata assicura la diffusione della cultura e dell'informazione. Alla mancanza di strutture sociali di particolare rilievo (quali asili nido e case di riposo) si affianca una dotazione insufficiente di scuole (soltanto le materne e le elementari), che costringe la popolazione più giovane a recarsi altrove per completare il corso di studi obbligatorio; un arricchimento personale della cultura è comunque possibile nella biblioteca del posto. Le strutture ricettive non sono sufficienti a garantire ristorazione e soggiorno e quelle sanitarie non assicurano neppure il servizio farmaceutico.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. La sua economia trova nell'agricoltura la principale fonte di reddito: dominano le coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e uve (soprattutto nel passato era noto un vinello chiaro e di bassa gradazione alcolica, ivi prodotto: "el ciàrel"); il settore primario è completato dagli allevamenti di bovini, suini, ovini, equini e caprini (un tempo per allevarli ci si serviva dei pascoli delle zone più elevate). Ad una modestissima rete commerciale e dei servizi si affianca un settore secondario altrettanto esiguo, rappresentato essenzialmente nel comparto edile; mancano dunque i servizi che caratterizzano le realtà economiche più articolate e dinamiche, come il servizio bancario e le attività di consulenza informatica. Un'emittente radiofonica privata assicura la diffusione della cultura e dell'informazione. Alla mancanza di strutture sociali di particolare rilievo (quali asili nido e case di riposo) si affianca una dotazione insufficiente di scuole (soltanto le materne e le elementari), che costringe la popolazione più giovane a recarsi altrove per completare il corso di studi obbligatorio; un arricchimento personale della cultura è comunque possibile nella biblioteca del posto. Le strutture ricettive non sono sufficienti a garantire ristorazione e soggiorno e quelle sanitarie non assicurano neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Poco frequentata per turismo e per lavoro, per l'inadeguatezza della capacità ricettiva come per l'assenza di un settore secondario variegato e in grado di garantire posti di lavoro anche alla manodopera non locale, intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario. Fanno eccezione i fenomeni del pendolarismo (rivolto ai comuni limitrofi) e quello del frontalierato (orientato alla vicina Svizzera), dettati dalla necessità di accedere a infrastrutture non presenti sul posto come a luoghi in cui più articolate risultino le offerte commerciali e di lavoro. Non si segnalano speciali eventi ricorrenti né manifestazioni o sagre in grado di attirare visitatori dall'esterno e di costituire momento di aggregazione e di promozione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. Nonostante tutto, tra i due ultimi censimenti generali della popolazione, quello del 1981 e quello del 1991, ha fatto registrare un saldo migratorio attivo superiore al quindici per cento, solo in parte riassorbito dal saldo passivo del movimento naturale. Unica festa religiosa di rilievo è quella in onore dei Patroni, i Santi Materno e Martino, che si celebra la terza domenica di luglio.

Poco frequentata per turismo e per lavoro, per l'inadeguatezza della capacità ricettiva come per l'assenza di un settore secondario variegato e in grado di garantire posti di lavoro anche alla manodopera non locale, intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario. Fanno eccezione i fenomeni del pendolarismo (rivolto ai comuni limitrofi) e quello del frontalierato (orientato alla vicina Svizzera), dettati dalla necessità di accedere a infrastrutture non presenti sul posto come a luoghi in cui più articolate risultino le offerte commerciali e di lavoro. Non si segnalano speciali eventi ricorrenti né manifestazioni o sagre in grado di attirare visitatori dall'esterno e di costituire momento di aggregazione e di promozione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. Nonostante tutto, tra i due ultimi censimenti generali della popolazione, quello del 1981 e quello del 1991, ha fatto registrare un saldo migratorio attivo superiore al quindici per cento, solo in parte riassorbito dal saldo passivo del movimento naturale. Unica festa religiosa di rilievo è quella in onore dei Patroni, i Santi Materno e Martino, che si celebra la terza domenica di luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corrido rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.