Descrizione

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Vignola; di origini presumibilmente antiche, fonda la sua economia essenzialmente sul settore primario, cui si associa un modesto turismo, soprattutto nel periodo estivo. I cremiesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti nelle diverse località (fra le quali Pusgnano è la più importante per consistenza demografica), oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio comprende il monte Bregagno e una parte del lago di Como (entrambe aree speciali), che gli conferiscono un profilo geometrico irregolare, dalle caratteristiche paesaggistiche variegate: gli ambienti dei luoghi lacustri come le altitudini di quelli di montagna. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, si dispone attorno al capoluogo comunale, lungo un pendio digradante verso il lago, con un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Vignola; di origini presumibilmente antiche, fonda la sua economia essenzialmente sul settore primario, cui si associa un modesto turismo, soprattutto nel periodo estivo. I cremiesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti nelle diverse località (fra le quali Pusgnano è la più importante per consistenza demografica), oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio comprende il monte Bregagno e una parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> (entrambe aree speciali), che gli conferiscono un profilo geometrico irregolare, dalle caratteristiche paesaggistiche variegate: gli ambienti dei luoghi lacustri come le altitudini di quelli di montagna. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, si dispone attorno al capoluogo comunale, lungo un pendio digradante verso il lago, con un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

L'origine del toponimo, come per quello di Cremona, potrebbe essere collegata al prelatino *CARRA (non attestato), con significato di 'sasso', che attraverso le varianti *CARM e in seguito *CRAM sarebbe giunto alla forma attuale. Nel XIX secolo nel suo territorio sono stati portati alla luce reperti del periodo romano (vasi, tegole e qualche anfora per vino), che fanno pensare a insediamenti umani nella zona sin dall'antichità. Dal punto di vista ecclesiastico appartenne alla pieve di Dongo e fu possedimento di feudatari del luogo nei secoli XIIXIII. Come parte del territorio del feudo di Nesso fu concessa a Lucrezia Crivelli da Ludovico il Moro, per passare, agli inizi del XVI secolo, a Gian Giacomo de' Medici (detto il Medeghino). Nella seconda metà dello stesso secolo entrò a far parte del contado delle Tre Pievi (le tre circoscrizioni religiose di Dongo, Gravedona e Sorico), che il cardinale di Como, Tolomeo Gallio, aveva ricevuto da Filippo II di Spagna. Le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo sono la chiesa di San Michele, (divenuta parroc chiale nel XVI secolo); la chiesa di San Vito (un tempo parrocchiale) e la torre dell'Ottocento (denominata anche monumento dei Marchetti, la famiglia che vi aprì un'industria per la lavorazione della seta, oltre a una centrale elettrica).

L'origine del toponimo, come per quello di Cremona, potrebbe essere collegata al prelatino *CARRA (non attestato), con significato di 'sasso', che attraverso le varianti *CARM e in seguito *CRAM sarebbe giunto alla forma attuale. Nel XIX secolo nel suo territorio sono stati portati alla luce reperti del periodo romano (vasi, tegole e qualche anfora per vino), che fanno pensare a insediamenti umani nella zona sin dall'antichità. Dal punto di vista ecclesiastico appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PIEVEDIDONGO'>pieve di Dongo</a> e fu possedimento di feudatari del luogo nei secoli XIIXIII. Come parte del territorio del feudo di Nesso fu concessa a Lucrezia Crivelli da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LUDOVICOILMORO'>Ludovico il Moro</a>, per passare, agli inizi del XVI secolo, a Gian Giacomo de' Medici (detto il Medeghino). Nella seconda metà dello stesso secolo entrò a far parte del contado delle Tre Pievi (le tre circoscrizioni religiose di Dongo, Gravedona e Sorico), che il cardinale di Como, Tolomeo Gallio, aveva ricevuto da Filippo II di Spagna. Le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo sono la chiesa di San Michele, (divenuta parroc chiale nel XVI secolo); la chiesa di San Vito (un tempo parrocchiale) e la torre dell'Ottocento (denominata anche monumento dei Marchetti, la famiglia che vi aprì un'industria per la lavorazione della seta, oltre a una centrale elettrica).

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri, sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Trova le principali fonti di reddito nell'agricoltura (che garantisce le produzioni di ortaggi, uve e frutta) e nell'allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini. Di modeste dimensioni è il settore secondario, rappresentato da aziende operanti nei comparti edile e cantieristico. Sufficiente risulta la rete commerciale e dei servizi; mancano, però, quelli che caratterizzano economie più variegate e dinamiche (servizio bancario, attività di consulenza informatica). Condivide con realtà comunali dalla ridotta consistenza demografica l'assenza di strutture sociali di particolare rilievo (quali asili nido e case di riposo), cui si aggiunge una carente dotazione di scuole (sono presenti soltanto le materne e le elementari) e l'assenza di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione (emittenti radio-televisive e testate giornalistiche) nonché di strutture culturali (quali biblioteche e simili). Discreta risulta, invece, la ricettività: è garantita, infatti, la possibilità di soggiorno. Le strutture sanitarie sono insoddisfacenti: anche per il servizio farmaceutico bisogna rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri, sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Trova le principali fonti di reddito nell'agricoltura (che garantisce le produzioni di ortaggi, uve e frutta) e nell'allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini. Di modeste dimensioni è il settore secondario, rappresentato da aziende operanti nei comparti edile e cantieristico. Sufficiente risulta la rete commerciale e dei servizi; mancano, però, quelli che caratterizzano economie più variegate e dinamiche (servizio bancario, attività di consulenza informatica). Condivide con realtà comunali dalla ridotta consistenza demografica l'assenza di strutture sociali di particolare rilievo (quali asili nido e case di riposo), cui si aggiunge una carente dotazione di scuole (sono presenti soltanto le materne e le elementari) e l'assenza di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione (emittenti radio-televisive e testate giornalistiche) nonché di strutture culturali (quali biblioteche e simili). Discreta risulta, invece, la ricettività: è garantita, infatti, la possibilità di soggiorno. Le strutture sanitarie sono insoddisfacenti: anche per il servizio farmaceutico bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Abbastanza frequentata per turismo, è meta degli amanti delle escursioni e della natura incontaminata. Non è in grado di attirare per motivi di lavoro, vista l'assenza di insediamenti che richiamino manodopera dall'esterno. Non rilevanti, altresì, risultano i suoi rapporti con il circondario, né vi si organizzano speciali eventi ricorrenti, fiere o sagre, in grado di attirare visitatori e di costituire momento di aggregazione e di promozione del patrimonio culturale e delle tradizioni. Unica festa religiosa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Michele, che si celebra il 29 settembre.

Abbastanza frequentata per turismo, è meta degli amanti delle escursioni e della natura incontaminata. Non è in grado di attirare per motivi di lavoro, vista l'assenza di insediamenti che richiamino manodopera dall'esterno. Non rilevanti, altresì, risultano i suoi rapporti con il circondario, né vi si organizzano speciali eventi ricorrenti, fiere o sagre, in grado di attirare visitatori e di costituire momento di aggregazione e di promozione del patrimonio culturale e delle tradizioni. Unica festa religiosa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Michele, che si celebra il 29 settembre.

Località

Cadreglio, Cantone, Cheis, Ghiano, Lago di Como, Monte Bregagno, Motto, Prato, Pusgnano, Samaino, San Vito, Vezzedo, Vignola

Cadreglio, Cantone, Cheis, Ghiano, Lago di Como, Monte Bregagno, Motto, Prato, Pusgnano, Samaino, San Vito, Vezzedo, Vignola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cremia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.