Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, che mostra un quadro economico incentrato prevalentemente sulle attività agricole, con una scarsa apertura verso il commercio e l’industria. La comunità dei crachesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, vive in minima parte nel capoluogo comunale e si concentra soprattutto nella vicina località Peschiera. Il profilo geometrico del territorio è quello tipico delle zone di collina, con variazioni di quota accentuate. L’abitato, che attraversa una fase di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico irregolare.

Comune collinare, di origine medievale, che mostra un quadro economico incentrato prevalentemente sulle attività agricole, con una scarsa apertura verso il commercio e l’industria. La comunità dei crachesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, vive in minima parte nel capoluogo comunale e si concentra soprattutto nella vicina località Peschiera. Il profilo geometrico del territorio è quello tipico delle zone di collina, con variazioni di quota accentuate. L’abitato, che attraversa una fase di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico irregolare.

Storia

Studi etimologici riguardanti il toponimo hanno dimostrato che all’origine dell’attuale denominazione c’è sicuramente un riferimento di tipo geografico attinente alle caratteristiche del primitivo insediamento e risalente all’appellativo medievale ‘craco’, con il significato di campo di recente squassato e maggesato. Proprio durante il Medioevo, il borgo compariva nel Catalogus Baronum con il nome di Graculum, appartenente ad un tale Goffredo de Graco e ricopriva un ruolo molto importante, tanto da ospitare la sede dell’Università, fin dal XIII secolo. Successivamente entrò a far parte della contea di Montescaglioso di proprietà di Beltramo del Balzo. Durante la Repubblica partenopea, si distinse per l’attivismo dei suoi abitanti, fautori delle idee liberali, aspramente contrastate dal dominio borbonico. In seguito il borgo fu coinvolto nella piaga del brigantaggio che vessava continuamente la popolazione locale, la quale, stanca dei continui soprusi, si ribellò fucilando circa venti briganti dinanzi alla chiesa di S. Vincenzo. Negli anni ’60, una frana danneggiò in modo irreparabile l’abitato costringendo gli abitanti a trasferirsi più a valle rispetto alla rupe su cui era sorto il borgo durante il Medioevo. Proprio sulla sommità di tale rupe restano i ruderi dell’antico castello medievale, che domina sull’antico complesso di case ormai disabitate.

Studi etimologici riguardanti il toponimo hanno dimostrato che all’origine dell’attuale denominazione c’è sicuramente un riferimento di tipo geografico attinente alle caratteristiche del primitivo insediamento e risalente all’appellativo medievale ‘craco’, con il significato di campo di recente squassato e maggesato. Proprio durante il Medioevo, il borgo compariva nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> con il nome di Graculum, appartenente ad un tale Goffredo de Graco e ricopriva un ruolo molto importante, tanto da ospitare la sede dell’Università, fin dal XIII secolo. Successivamente entrò a far parte della contea di Montescaglioso di proprietà di Beltramo del Balzo. Durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica partenopea</a>, si distinse per l’attivismo dei suoi abitanti, fautori delle idee liberali, aspramente contrastate dal dominio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONICO'>borbonico</a>. In seguito il borgo fu coinvolto nella piaga del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BRIGANTAGGIO'>brigantaggio</a> che vessava continuamente la popolazione locale, la quale, stanca dei continui soprusi, si ribellò fucilando circa venti briganti dinanzi alla chiesa di S. Vincenzo. Negli anni ’60, una frana danneggiò in modo irreparabile l’abitato costringendo gli abitanti a trasferirsi più a valle rispetto alla rupe su cui era sorto il borgo durante il Medioevo. Proprio sulla sommità di tale rupe restano i ruderi dell’antico castello medievale, che domina sull’antico complesso di case ormai disabitate.

Economia

Ospita soltanto i normali uffici municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’attività economica più diffusa sul territorio comunale è sicuramente l’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, vite, frutteti, olivo, foraggio ed agrumi. L’allevamento del bestiame, che affianca il lavoro nei campi, riguarda soprattutto i capi ovini, caprini e avicoli ma recentemente si allevano anche bovini e suini. Il settore industriale è limitato a qualche fabbrica tessile ed edile, mentre la rete distributiva si basa sul commercio al dettaglio. Non compare sul posto il servizio bancario, né si registra la presenza di altri servizi di sorta nell’ambito del terziario. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione dell’obbligo e la capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L’unica struttura sanitaria a disposizione della comunità è la farmacia locale.

Ospita soltanto i normali uffici municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’attività economica più diffusa sul territorio comunale è sicuramente l’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, vite, frutteti, olivo, foraggio ed agrumi. L’allevamento del bestiame, che affianca il lavoro nei campi, riguarda soprattutto i capi ovini, caprini e avicoli ma recentemente si allevano anche bovini e suini. Il settore industriale è limitato a qualche fabbrica tessile ed edile, mentre la rete distributiva si basa sul commercio al dettaglio. Non compare sul posto il servizio bancario, né si registra la presenza di altri servizi di sorta nell’ambito del terziario. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione dell’obbligo e la capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L’unica struttura sanitaria a disposizione della comunità è la farmacia locale.

Relazioni

Le caratteristiche architettoniche e l’appartenenza ad un’area geografica molto interessante dal punto di vista naturalistico fanno di questo comune una meta turistica abbastanza frequentata. Tuttavia si assiste quotidianamente ad un inevitabile pendolarismo verso i centri limitrofi, a causa della mancanza di istituti di istruzione secondaria di secondo grado, di opportunità di lavoro e di servizi. Il folclore locale è caratterizzato da una serie di ricorrenze religiose, come la festa della Madonna della Stella, che si celebra la prima domenica di maggio, la festa della Madonna di Monserreto, la terza domenica di settembre, e la festa di S. Vincenzo, la quarta domenica di ottobre. Il Patrono, S. Nicola, si festeggia il penultimo sabato di agosto.

Le caratteristiche architettoniche e l’appartenenza ad un’area geografica molto interessante dal punto di vista naturalistico fanno di questo comune una meta turistica abbastanza frequentata. Tuttavia si assiste quotidianamente ad un inevitabile pendolarismo verso i centri limitrofi, a causa della mancanza di istituti di istruzione secondaria di secondo grado, di opportunità di lavoro e di servizi. Il folclore locale è caratterizzato da una serie di ricorrenze religiose, come la festa della Madonna della Stella, che si celebra la prima domenica di maggio, la festa della Madonna di Monserreto, la terza domenica di settembre, e la festa di S. Vincenzo, la quarta domenica di ottobre. Il Patrono, S. Nicola, si festeggia il penultimo sabato di agosto.

Località

Peschiera

Peschiera

Fondi europei 2021-2027

Comune di Craco in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.