Descrizione
Comune rivierasco di origini medievali, la cui economia si basa prevalentemente sull’agricoltura. I costenghi, con un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Pantai e Piani Paorelli. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che raggiungono i 401 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è situato in posizione dominante, su uno sperone proteso verso il mare; interessato da una forte espansione edilizia (malgrado l’elevato numero di stanze non occupate e quindi disponibili), ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo azzurro, si rappresenta una torre d’argento merlata alla ghibellina; la seconda sezione, dorata, riporta un ulivo, sradicato. Il capo dello scudo si compone di bande argentee e rosse.
Storia
Il toponimo si è formato mediante l’aggiunta al nome originario Costa della specificazione “de’ Ranieri”, che riflette il cognome di una o più famiglie del luogo, passato al femminile, per concordarlo con “costa”. Inserita, nel XII secolo, nella signoria e poi nella contea della Lengueglia, di cui condivise le sorti, fu assoggettata al dominio del nobile casato dei Quaranta, vassalli dei marchesi di Clavesana. Assorbita nell’orbita della repubblica marinara di Genova che, dopo la vittoria riportata sulla flotta pisana alla Meloria, verso la fine del Duecento, estese la sua autorità su gran parte della regione, risentì delle lotte combattute nella zona tra le fazioni facenti capo alle più potenti famiglie liguri. Col declino di Genova si aprì all’occupazione napoleonica, durante la quale fu aggregata all’impero francese. Fu annessa al regno di Sardegna, con il congresso di Vienna, del 1815. Unita a Cipressa, sul finire degli anni Venti, riacquistò l’autonomia amministrativa nel 1954. Sotto il profilo storico-architettonico meritano di essere citate: la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista, nella quale si possono ammirare pregevoli gruppi lignei scolpiti, e la chiesa di Sant’Antonio, costruita, nel Trecento, su un precedente edificio di culto, del XII-XIII secolo, di cui si conservano alcune parti. Nei pressi dell’abitato si trova la cosiddetta torre del Poggio, risalente al Cinquecento, che purtroppo versa in stato di abbandono.
Economia
Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di ortaggi, uve, olive e frutta; un’importante fonte di reddito per gli abitanti è costituita dalla floricoltura. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione, completa il panorama del terziario. Non si registrano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Mancano scuole di ogni ordine e grado; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal piccolo ospedale del posto.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i semplici ma genuini piatti della cucina locale e godere del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è il pendolarismo verso il vicino capoluogo di provincia e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a S. Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.
Località
Novaro, Pantai, Piani Paorelli
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Costarainera rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 828
- Lat 43° 51' 17,5'' 43.85473611
- Long 7° 56' 21,92'' 7.93942222
- CAP 18017
- Prefisso 0183
- Codice ISTAT 008024
- Codice Catasto D114
- Altitudine slm 220 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1645 - Superficie 2.44 Km2
- Densità 339,34 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:05
- Tramonto 16:53
- Antonello Gandolfo
- Piazza Vittorio Emanuele Ii
- 18017 (IM) Liguria
- comune.costarainera.im@legalmail.it
- tecnico.costa@libero.it
- www.comune.costarainera.im.it
- 80000590085