Descrizione

Comune montano di antiche origini; l'agricoltura e l'allevamento di bestiame, in sensibile contrazione, nonché un'embrionale vocazione turistica costituiscono le sue principali fonti di reddito. La maggioranza dei costacciaroli, il cui indice di vecchiaia è particolarmente superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, posto su un'altura, e nelle località di Costa San Savino, Scirca e Villa Col dei Canali; la restante parte della comunità è distribuita negli aggregati urbani elementari e nelle case sparse che punteggiano il comprensorio comunale. Quest'ultimo, solcato dal corso del fiume Chiascio, presenta brusche oscillazioni altimetriche: nel complesso piuttosto accidentato, raggiunge quote considerevoli con la vetta del monte Le Gronde e culmina a oriente con la cima maestosa del monte Cucco, caratterizzata da ripidi crinali, forre, cañon e valloni -sulle sue pendici si aprono cavità naturali ricche di concrezioni rocciose e con ampio sviluppo ipogeo-. Le amene vallate che separano i rilievi montuosi (Pian delle Macinare e Valrachena) e la varietà della vegetazione, che alterna faggete e pascoli d'alta quota, boschi cedui e seminativi di collina, compongono un armonioso paesaggio.

Comune montano di antiche origini; l'agricoltura e l'allevamento di bestiame, in sensibile contrazione, nonché un'embrionale vocazione turistica costituiscono le sue principali fonti di reddito. La maggioranza dei costacciaroli, il cui indice di vecchiaia è particolarmente superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, posto su un'altura, e nelle località di Costa San Savino, Scirca e Villa Col dei Canali; la restante parte della comunità è distribuita negli aggregati urbani elementari e nelle case sparse che punteggiano il comprensorio comunale. Quest'ultimo, solcato dal corso del fiume Chiascio, presenta brusche oscillazioni altimetriche: nel complesso piuttosto accidentato, raggiunge quote considerevoli con la vetta del monte Le Gronde e culmina a oriente con la cima maestosa del monte Cucco, caratterizzata da ripidi crinali, forre, cañon e valloni -sulle sue pendici si aprono cavità naturali ricche di concrezioni rocciose e con ampio sviluppo ipogeo-. Le amene vallate che separano i rilievi montuosi (Pian delle Macinare e Valrachena) e la varietà della vegetazione, che alterna faggete e pascoli d'alta quota, boschi cedui e seminativi di collina, compongono un armonioso paesaggio.

Storia

Popolata fin dall'antichità, come testimoniano i reperti affiorati in alcuni punti del comprensorio comunale, si costituì come castello di Gubbio nel 1255. Entrata a far parte del ducato di Urbino, divenne uno dei principali punti di difesa lungo la via Flaminia e fu dimora degli Oddi, dei Baglioni, dei Della Corgna e dei Baldeschi. Nel XV secolo fu annessa allo Stato Pontificio e dal Cinquecento fino all'unità d'Italia visse fasi di alterna fortuna. Il toponimo, derivato secondo alcuni da "costa", è molto più probabilmente un composto di "colle" e di un secondo elemento di etimologia incerta. Ricca di importanti monumenti, conserva la cinta muraria, il castello duecentesco e pregevoli edifici quattrocenteschi, quali il palazzo del Capitano del Popolo, quello dei Priori e il cinquecentesco palazzo comunale. Sui resti di un tempio pagano è stata costruita la chiesa di San Cristoforo, del 1537; risale invece al 1223 la chiesa di San Francesco, al cui interno si conservano affreschi di Matteo da Gualdo.

Popolata fin dall'antichità, come testimoniano i reperti affiorati in alcuni punti del comprensorio comunale, si costituì come castello di Gubbio nel 1255. Entrata a far parte del ducato di Urbino, divenne uno dei principali punti di difesa lungo la via Flaminia e fu dimora degli Oddi, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=BAGLIONI'>Baglioni</a>, dei Della Corgna e dei Baldeschi. Nel XV secolo fu annessa allo Stato Pontificio e dal Cinquecento fino all'unità d'Italia visse fasi di alterna fortuna. Il toponimo, derivato secondo alcuni da "costa", è molto più probabilmente un composto di "colle" e di un secondo elemento di etimologia incerta. Ricca di importanti monumenti, conserva la cinta muraria, il castello duecentesco e pregevoli edifici quattrocenteschi, quali il palazzo del Capitano del Popolo, quello dei Priori e il cinquecentesco palazzo comunale. Sui resti di un tempio pagano è stata costruita la chiesa di San Cristoforo, del 1537; risale invece al 1223 la chiesa di San Francesco, al cui interno si conservano affreschi di Matteo da Gualdo.

Economia

In virtù della sua posizione un po' appartata non è stata contagiata dai ritmi frenetici della modernità e ha conservato gelosamente il proprio patrimonio di tradizioni. Il reddito disponibile è legato principalmente alle attività agricole -la coltura di cereali, foraggio, olive, uva e funghi trova nel comprensorio comunale condizioni particolarmente favorevoli- e all'allevamento di suini e bovini. Le imprese industriali presenti, rappresentate da opifici delle confezioni e del legno nonché da stabilimenti metallurgici, sono invece di piccole dimensioni. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali, il comune ospita le sole scuole materne ed elementari ma vanta un museo antropologico-etnografico; al turista offre la possibilità di gustare la cucina locale in alcuni ristoranti assai rinomati per le loro specialità gastronomiche; quanto alle strutture sanitarie, i costacciaroli possono contare, fra l'altro, su un centro di salute, un consultorio familiare e un servizio di veterinaria.

In virtù della sua posizione un po' appartata non è stata contagiata dai ritmi frenetici della modernità e ha conservato gelosamente il proprio patrimonio di tradizioni. Il reddito disponibile è legato principalmente alle attività agricole -la coltura di cereali, foraggio, olive, uva e funghi trova nel comprensorio comunale condizioni particolarmente favorevoli- e all'allevamento di suini e bovini. Le imprese industriali presenti, rappresentate da opifici delle confezioni e del legno nonché da stabilimenti metallurgici, sono invece di piccole dimensioni. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali, il comune ospita le sole scuole materne ed elementari ma vanta un museo antropologico-etnografico; al turista offre la possibilità di gustare la cucina locale in alcuni ristoranti assai rinomati per le loro specialità gastronomiche; quanto alle strutture sanitarie, i costacciaroli possono contare, fra l'altro, su un centro di salute, un consultorio familiare e un servizio di veterinaria.

Relazioni

Frequentata dagli amanti del trekking e del deltaplano, che trovano sul monte Cucco le condizioni ideali per le loro esercitazioni, è ricca di attrattive naturalistiche e speleologiche: alle grotte di Bocca Nera (località La Fida), Galleria Nuova e Buca del Farro (località Monte Cucco) sono dedicate il 10 agosto, in località Pian delle Macinare, la "Festa della montagna" e la sagra delle grotte, con interessanti visite guidate alle gallerie ipogee del monte Cucco -sui pendii innevati di quest'ultimo si tiene a febbraio anche una dimostrazioni di sci di fondo-. Una delle manifestazioni folcloristiche di maggior richiamo è la "Corsa delle botti" (novembre), con degustazione di dolci, caldarroste e vino nelle taverne del centro storico. Il Patrono, il Beato Tommaso, si festeggia la seconda domenica del mese di settembre.

Frequentata dagli amanti del trekking e del deltaplano, che trovano sul monte Cucco le condizioni ideali per le loro esercitazioni, è ricca di attrattive naturalistiche e speleologiche: alle grotte di Bocca Nera (località La Fida), Galleria Nuova e Buca del Farro (località Monte Cucco) sono dedicate il 10 agosto, in località Pian delle Macinare, la "Festa della montagna" e la sagra delle grotte, con interessanti visite guidate alle gallerie ipogee del monte Cucco -sui pendii innevati di quest'ultimo si tiene a febbraio anche una dimostrazioni di sci di fondo-. Una delle manifestazioni folcloristiche di maggior richiamo è la "Corsa delle botti" (novembre), con degustazione di dolci, caldarroste e vino nelle taverne del centro storico. Il Patrono, il Beato Tommaso, si festeggia la seconda domenica del mese di settembre.

Località

Coldagello, Costa San Savino, Lanciafame, Pielarocca, Rancana, Scirca, Villa Col dei Canali

Coldagello, Costa San Savino, Lanciafame, Pielarocca, Rancana, Scirca, Villa Col dei Canali

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Costacciaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.