Descrizione

"Comune sparso" di collina, dalle antiche origini, con sede in località San Rocco, caratterizzato da sempre da un'economia di tipo agricolo. La comunità dei corvinesi, che presenta una indice di vecchiaia particolarmente elevato, è concentrata nel capoluogo comunale, e soprattutto nella località di Fumo -contigua alle località Fonderia e Rivetta del comune di Casteggio e a Verzate-Fumo del comune di Torricella Verzate-. Il territorio comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia e che comprende anche gli aggregati urbani di Mazzolino, Valle Straggini e Via Casa Chiodi -contigua al nucleo Casa Chiodi del comune di Robecco Pavese-, presenta un profilo lievemente ondulato, con quote comprese tra gli 80 e i 263 metri.

"Comune sparso" di collina, dalle antiche origini, con sede in località San Rocco, caratterizzato da sempre da un'economia di tipo agricolo. La comunità dei corvinesi, che presenta una indice di vecchiaia particolarmente elevato, è concentrata nel capoluogo comunale, e soprattutto nella località di Fumo -contigua alle località Fonderia e Rivetta del comune di Casteggio e a Verzate-Fumo del comune di Torricella Verzate-. Il territorio comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia e che comprende anche gli aggregati urbani di Mazzolino, Valle Straggini e Via Casa Chiodi -contigua al nucleo Casa Chiodi del comune di Robecco Pavese-, presenta un profilo lievemente ondulato, con quote comprese tra gli 80 e i 263 metri.

Storia

È citata per la prima volta in un documento della prima metà del X secolo, col quale fu donata dall'imperatore Ottone I al monastero di San Salvatore di Pavia. Quanto al toponimo, se si ignora il significato della prima parte, si ritiene che la seconda sia stata aggiunta per invocare la protezione del Santo contro la peste, che ripetutamente in passato aveva causato numerose vittime. La sua storia, al pari di quella dei territori circostanti, è stata caratterizzata dal susseguirsi di più signori alla guida del feudo: questo, infatti, dopo essere stato conquistato dai Visconti nella prima metà del XIV secolo e successivamente dal condottiero al seguito di Galeazzo Visconti, Facino Cane, a cui la morte prematura impedì la realizzazione dell'ambizioso progetto di creare uno stato personale, divenne dominio dei Beccaria, ai quali subentrarono i Lancillotto. Sul finire del XV secolo passò alla famiglia Arcimboldi, dopo la separazione dal feudo di Casteggio, del quale aveva fatto parte. Acquistato in seguito dalla Camera Ducale, nel 1504 divenne proprietà di Gian Domenico Mezzarba e poi del viennese Emanuele Kuvenhüller, passando al re di Sardegna nel 1753. Tra gli avvenimenti più recenti si ricorda l'uccisione nel 1944 del parroco don Felice Ciparelli, morto nel corso della guerra mondiale per mano di un repubblichino che lo colpì davanti all'altare maggiore. Tra i monumenti degni di nota sono la chiesa parrocchiale, già esistente agli inizi del 1500 e dedicata a San Quirico, e il santuario della Madonna del Caravaggio a Fumo.

È citata per la prima volta in un documento della prima metà del X secolo, col quale fu donata dall'imperatore Ottone I al monastero di San Salvatore di Pavia. Quanto al toponimo, se si ignora il significato della prima parte, si ritiene che la seconda sia stata aggiunta per invocare la protezione del Santo contro la peste, che ripetutamente in passato aveva causato numerose vittime. La sua storia, al pari di quella dei territori circostanti, è stata caratterizzata dal susseguirsi di più signori alla guida del feudo: questo, infatti, dopo essere stato conquistato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nella prima metà del XIV secolo e successivamente dal condottiero al seguito di Galeazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, Facino Cane, a cui la morte prematura impedì la realizzazione dell'ambizioso progetto di creare uno stato personale, divenne dominio dei Beccaria, ai quali subentrarono i Lancillotto. Sul finire del XV secolo passò alla famiglia Arcimboldi, dopo la separazione dal feudo di Casteggio, del quale aveva fatto parte. Acquistato in seguito dalla Camera Ducale, nel 1504 divenne proprietà di Gian Domenico Mezzarba e poi del viennese Emanuele Kuvenhüller, passando al re di Sardegna nel 1753. Tra gli avvenimenti più recenti si ricorda l'uccisione nel 1944 del parroco don Felice Ciparelli, morto nel corso della guerra mondiale per mano di un repubblichino che lo colpì davanti all'altare maggiore. Tra i monumenti degni di nota sono la chiesa parrocchiale, già esistente agli inizi del 1500 e dedicata a San Quirico, e il santuario della Madonna del Caravaggio a Fumo.

Economia

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La comunità è occupata in prevalenza nelle attività agricole, che continuano a rappresentare la sua principale fonte di reddito: si coltivano soprattutto cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché insignificanti. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra cui figurano quelli, tra l'altro poco rilevanti, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole e quelli di consulenza informatica. Alla mancanza di servizi pubblici particolari fa riscontro la presenza tra le strutture sociali di un asilo nido e di ben due case di riposo, mentre le strutture scolastiche permettono di frequentare esclusivamente le scuole materne ed elementari e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano invece, oltre alla ristorazione, anche il soggiorno, grazie alla presenza di esercizi alberghieri, e quelle sanitarie garantiscono sul posto solo il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Esclusi gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La comunità è occupata in prevalenza nelle attività agricole, che continuano a rappresentare la sua principale fonte di reddito: si coltivano soprattutto cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché insignificanti. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra cui figurano quelli, tra l'altro poco rilevanti, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole e quelli di consulenza informatica. Alla mancanza di servizi pubblici particolari fa riscontro la presenza tra le strutture sociali di un asilo nido e di ben due case di riposo, mentre le strutture scolastiche permettono di frequentare esclusivamente le scuole materne ed elementari e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano invece, oltre alla ristorazione, anche il soggiorno, grazie alla presenza di esercizi alberghieri, e quelle sanitarie garantiscono sul posto solo il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata alla mancanza di attrattive particolarmente significative, si accompagnano le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, non avendo le attività produttive raggiunto un livello tale da richiamare manodopera dall'esterno. La limitata presenza di scuole e le carenze riscontrabili nei servizi sono, d'altra parte, alla base dei suoi rapporti non particolarmente rilevanti con i comuni vicini. Il Patrono, San Rocco, viene festeggiato la terza domenica di ottobre.

Alla scarsa affluenza turistica, legata alla mancanza di attrattive particolarmente significative, si accompagnano le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, non avendo le attività produttive raggiunto un livello tale da richiamare manodopera dall'esterno. La limitata presenza di scuole e le carenze riscontrabili nei servizi sono, d'altra parte, alla base dei suoi rapporti non particolarmente rilevanti con i comuni vicini. Il Patrono, San Rocco, viene festeggiato la terza domenica di ottobre.

Località

Fumo, Mazzolino, San Rocco, Valle Straggini, Via Casa Chiodi

Fumo, Mazzolino, San Rocco, Valle Straggini, Via Casa Chiodi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corvino San Quirico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.