Descrizione

Piccola comunità di montagna, di presunte origini medievali, con un'economia basata su una modestissima presenza industriale. I cornalbesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche la località Passoni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.019 metri del monte Alben, che si articola in altopiani e dirupi. L'abitato, cui fa da sfondo un enorme roccione bianco, ultima propaggine del monte Alben, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1978, raffigura una montagna bianca che si staglia sul cielo azzurro; sulla sua cima è un cesto (detto "cavagna") sul cui manico è posta una colomba, simbolo di pace; in capo allo scudo spiccano due spade incrociate, simbolo del tragico fatto d'armi del 1944, in cui caddero 15 partigiani; i due abeti posti ai lati della montagna stanno a indicare la posizione del comune.

Piccola comunità di montagna, di presunte origini medievali, con un'economia basata su una modestissima presenza industriale. I cornalbesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche la località Passoni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.019 metri del monte Alben, che si articola in altopiani e dirupi. L'abitato, cui fa da sfondo un enorme roccione bianco, ultima propaggine del monte Alben, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1978, raffigura una montagna bianca che si staglia sul cielo azzurro; sulla sua cima è un cesto (detto "cavagna") sul cui manico è posta una colomba, simbolo di pace; in capo allo scudo spiccano due spade incrociate, simbolo del tragico fatto d'armi del 1944, in cui caddero 15 partigiani; i due abeti posti ai lati della montagna stanno a indicare la posizione del comune.

Storia

Il toponimo è composto dalla voce lombarda "corna", che significa 'rupe, sasso grosso isolato, balza scoscesa', e da "alba", 'bianco', in riferimento al costone roccioso di scisto bianco e grigio su cui sorge l'abitato. Ebbe probabilmente un certo rilievo nel Medioevo, quando, per via della sua posizione piuttosto isolata e strategica, venne a svolgere una funzione di controllo sui sentieri della zona. In quest'epoca forse vi sorgeva un castello o una torre, sede del signore locale e di una sua piccola guarnigione. All'isolamento del luogo sono da attribuire i racconti circa la presenza in passato nel territorio di feroci briganti, che assalivano e derubavano i viaggiatori. Aggregata a Serina agli inizi del Novecento, ha partecipato, dopo la seconda guerra mondiale, alla lotta partigiana contro i nazifascisti. Come circoscrizione comunale ha riconquistato l'autonomia solo nel 1966, dopo numerose proteste da parte della popolazione. Del castello o torre medievale non resta più alcuna traccia. La parrocchiale, dedicata a San Pietro, è l'unico edificio di rilievo dal punto di vista architet tonico. Costruita nella seconda metà del XV secolo, fu completamente ristrutturata nel Settecento, mentre il portico fu aggiunto nel XIX secolo; al suo interno conserva pregevoli tele e altre opere d'arte settecentesche.

Il toponimo è composto dalla voce lombarda "corna", che significa 'rupe, sasso grosso isolato, balza scoscesa', e da "alba", 'bianco', in riferimento al costone roccioso di scisto bianco e grigio su cui sorge l'abitato. Ebbe probabilmente un certo rilievo nel Medioevo, quando, per via della sua posizione piuttosto isolata e strategica, venne a svolgere una funzione di controllo sui sentieri della zona. In quest'epoca forse vi sorgeva un castello o una torre, sede del signore locale e di una sua piccola guarnigione. All'isolamento del luogo sono da attribuire i racconti circa la presenza in passato nel territorio di feroci briganti, che assalivano e derubavano i viaggiatori. Aggregata a Serina agli inizi del Novecento, ha partecipato, dopo la seconda guerra mondiale, alla lotta partigiana contro i nazifascisti. Come circoscrizione comunale ha riconquistato l'autonomia solo nel 1966, dopo numerose proteste da parte della popolazione. Del castello o torre medievale non resta più alcuna traccia. La parrocchiale, dedicata a San Pietro, è l'unico edificio di rilievo dal punto di vista architet tonico. Costruita nella seconda metà del XV secolo, fu completamente ristrutturata nel Settecento, mentre il portico fu aggiunto nel XIX secolo; al suo interno conserva pregevoli tele e altre opere d'arte settecentesche.

Economia

Oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. Il quadro economico non risulta molto fiorente. L'agricoltura è poco praticata, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto alle coltivazioni. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti dell'edilizia e del legno. Molto limitata è anche la presenza del terziario: non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario, è la rete commerciale, di cui si compone, è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non dispone di strutture sociali di particolare rilievo, quali asilo nido o case di riposo. Mancano strutture ricettive e scuole di ogni ordine e grado; si può però usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'assenza di una farmacia rende necessario raggiungere le località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Oltre all'ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota. Il quadro economico non risulta molto fiorente. L'agricoltura è poco praticata, a causa delle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto alle coltivazioni. L'industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti dell'edilizia e del legno. Molto limitata è anche la presenza del terziario: non sono garantiti servizi qualificati, come quello bancario, è la rete commerciale, di cui si compone, è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non dispone di strutture sociali di particolare rilievo, quali asilo nido o case di riposo. Mancano strutture ricettive e scuole di ogni ordine e grado; si può però usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'assenza di una farmacia rende necessario raggiungere le località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta cercando di uscire dal secolare isolamento attraverso la valorizzazione delle sue risorse naturali e dei semplici ma genuini prodotti locali, che, a buon diritto, ne hanno determinato l'inserimento negli itinerari dell'agriturismo bergamasco. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta a raggiungere ogni giorno le aree più sviluppate. Intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per esigenze scolastiche e per usufruire di tutti i servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno citati: il palio degli asini, della terza domenica di luglio; la festa di San Rocco, del 16 agosto, e quella del villeggiante, che si svolge ugualmente ad agosto e prevede la scalata del campanile, un torneo di scacchi, la corsa campestre e l'elezione della miss. La festa patronale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta cercando di uscire dal secolare isolamento attraverso la valorizzazione delle sue risorse naturali e dei semplici ma genuini prodotti locali, che, a buon diritto, ne hanno determinato l'inserimento negli itinerari dell'agriturismo bergamasco. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta a raggiungere ogni giorno le aree più sviluppate. Intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono anche per esigenze scolastiche e per usufruire di tutti i servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni che animano la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno citati: il palio degli asini, della terza domenica di luglio; la festa di San Rocco, del 16 agosto, e quella del villeggiante, che si svolge ugualmente ad agosto e prevede la scalata del campanile, un torneo di scacchi, la corsa campestre e l'elezione della miss. La festa patronale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Località

Monte Alben, Passoni

Monte Alben, Passoni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cornalba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.