Descrizione

Centro collinare, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; la sua economia è sostenuta principalmente dalle attività rurali e dalla produzione industriale di manufatti in ceramica. I corchianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale; il resto della comunità si divide tra alcuni piccoli aggregati urbani e un buon numero di case sparse. Il nucleo antico dell’abitato sorge su uno sperone delimitato da due valli confluenti mentre la parte moderna si sta espandendo in pianura verso ovest. Il territorio comunale, costituito da terreni di origine vulcanica e caratterizzato da un clima mite ma umido in inverno, è scandito da un’ordinata successione di seminativi, vigne e filari di olivi; in diversi punti del comprensorio comunale, comunque, prendono il sopravvento rigogliosi boschi di specie quercine. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, compare una “fascia” azzurra con un rastrello d’oro a nove denti argentati; in basso figura, inoltre, un giglio d’argento.

Centro collinare, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla preistoria; la sua economia è sostenuta principalmente dalle attività rurali e dalla produzione industriale di manufatti in ceramica. I corchianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale; il resto della comunità si divide tra alcuni piccoli aggregati urbani e un buon numero di case sparse. Il nucleo antico dell’abitato sorge su uno sperone delimitato da due valli confluenti mentre la parte moderna si sta espandendo in pianura verso ovest. Il territorio comunale, costituito da terreni di origine vulcanica e caratterizzato da un clima mite ma umido in inverno, è scandito da un’ordinata successione di seminativi, vigne e filari di olivi; in diversi punti del comprensorio comunale, comunque, prendono il sopravvento rigogliosi boschi di specie quercine. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, compare una “fascia” azzurra con un rastrello d’oro a nove denti argentati; in basso figura, inoltre, un giglio d’argento.

Storia

Fu abitata fin dall’età della pietra, come testimonia il ritrovamento di svariati reperti nelle cosiddette cavernette falische situate nella valle del rio Fratta, e in seguito fu popolata dai falisci e dagli etruschi; c’è da dire, però, che l’attuale abitato si sviluppò intorno al XII secolo, probabilmente nel sito dell’insediamento etrusco di FESCENNIUM, distrutto dai romani nel 241 a.C. Tornata alla Chiesa durante seconda metà del Quattrocento, nel 1539 venne inserita nel ducato di Castro, che papa Paolo III costituì per il figlio Pier Luigi Farnese; in seguito alla dissoluzione del ducato per volere di papa Innocenzo X, tornò allo Stato Pontificio e vi rimase fino al 1786, quando venne concessa in enfiteusi a Tommaso Giorgi. Il toponimo è una formazione prediale dal personale latino CORCULUS, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Il patrimonio storico-architettonico annovera, oltre a resti di epoca etrusca e romana, la chiesa della Madonna del Soccorso (XV secolo), nella quale si ammira un affresco dei fratelli Torresani, e la quattrocentesca chiesa di San Biagio, che si fregia di splendidi affreschi votivi, eseguiti intorno al 1468 da Lorenzo da Viterbo e dai suoi allievi, tra i quali il Maestro di Corchiano.

Fu abitata fin dall’età della pietra, come testimonia il ritrovamento di svariati reperti nelle cosiddette cavernette falische situate nella valle del rio Fratta, e in seguito fu popolata dai falisci e dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>; c’è da dire, però, che l’attuale abitato si sviluppò intorno al XII secolo, probabilmente nel sito dell’insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCO'>etrusco</a> di FESCENNIUM, distrutto dai romani nel 241 a.C. Tornata alla Chiesa durante seconda metà del Quattrocento, nel 1539 venne inserita nel ducato di Castro, che papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=PAOLOIII'>Paolo III</a> costituì per il figlio Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>; in seguito alla dissoluzione del ducato per volere di papa Innocenzo X, tornò allo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=STATOPONTIFICIO'>Stato Pontificio</a> e vi rimase fino al 1786, quando venne concessa in enfiteusi a Tommaso Giorgi. Il toponimo è una formazione prediale dal personale latino CORCULUS, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Il patrimonio storico-architettonico annovera, oltre a resti di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> e romana, la chiesa della Madonna del Soccorso (XV secolo), nella quale si ammira un affresco dei fratelli Torresani, e la quattrocentesca chiesa di San Biagio, che si fregia di splendidi affreschi votivi, eseguiti intorno al 1468 da Lorenzo da Viterbo e dai suoi allievi, tra i quali il Maestro di Corchiano.

Economia

La comunità corchianese conduce una vita abbastanza aperta al nuovo ma caratterizzata da ritmi pacati, che favoriscono il quotidiano svolgimento delle attività. Le attività rurali, rivolte alla produzione di nocciole, uva e olive, costituiscono ancora una fondamentale fonte di reddito e occupazione ma nel quadro dell’economia locale risalta soprattutto la presenza di alcune grandi imprese industriali che producono manufatti in ceramica (piastrelle, stoviglie, sanitari); anche i comparti alimentare, metallurgico e del mobile, seppure caratterizzati da dimensioni aziendali artigianali, fanno registrare un apprezzabile dinamismo. La rete distributiva e la dotazione di servizi, che include il credito e le assicurazioni, appaiono commisurate alle esigenze della comunità; la presenza di un giornale comunale, di un’associazione culturale e di squadre sportive, inoltre, è prova di vivacità intellettuale e dinamismo. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; le sue strutture socio-sanitarie annoverano case di riposo e la farmacia; è da potenziare invece l’apparato ricettivo, che al momento non include strutture per il soggiorno.

La comunità corchianese conduce una vita abbastanza aperta al nuovo ma caratterizzata da ritmi pacati, che favoriscono il quotidiano svolgimento delle attività. Le attività rurali, rivolte alla produzione di nocciole, uva e olive, costituiscono ancora una fondamentale fonte di reddito e occupazione ma nel quadro dell’economia locale risalta soprattutto la presenza di alcune grandi imprese industriali che producono manufatti in ceramica (piastrelle, stoviglie, sanitari); anche i comparti alimentare, metallurgico e del mobile, seppure caratterizzati da dimensioni aziendali artigianali, fanno registrare un apprezzabile dinamismo. La rete distributiva e la dotazione di servizi, che include il credito e le assicurazioni, appaiono commisurate alle esigenze della comunità; la presenza di un giornale comunale, di un’associazione culturale e di squadre sportive, inoltre, è prova di vivacità intellettuale e dinamismo. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; le sue strutture socio-sanitarie annoverano case di riposo e la farmacia; è da potenziare invece l’apparato ricettivo, che al momento non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

Tra le sue attrattive non si può fare a meno di menzionare l’oasi naturalistica di Piano Sant’Angelo, gestita dal Wwf, che, su un’area di circa cinquecento ettari, offre rifugio a varie specie di mammiferi e di volatili, compresi il rarissimo gatto selvatico e uccelli rapaci, come la poiana, il gheppio e il gufo reale. Tra le manifestazioni tradizionali spiccano l’Infiorata (ultima domenica di maggio), con la processione che procede su un variopinto tappeto di fiori, e il suggestivo presepe vivente (24 dicembre-6 gennaio), allestito in una vallata costellata di grotte; il periodo estivo è inoltre animato dagli eventi compresi nel programma dell’“Estate corchianese” (14-31 luglio), nell’ambito dei quali spicca la rievocazione degli antichi LUDI FESCENNINI. La festa del Patrono San Biagio si celebra il 3 febbraio.

Tra le sue attrattive non si può fare a meno di menzionare l’oasi naturalistica di Piano Sant’Angelo, gestita dal Wwf, che, su un’area di circa cinquecento ettari, offre rifugio a varie specie di mammiferi e di volatili, compresi il rarissimo gatto selvatico e uccelli rapaci, come la poiana, il gheppio e il gufo reale. Tra le manifestazioni tradizionali spiccano l’Infiorata (ultima domenica di maggio), con la processione che procede su un variopinto tappeto di fiori, e il suggestivo presepe vivente (24 dicembre-6 gennaio), allestito in una vallata costellata di grotte; il periodo estivo è inoltre animato dagli eventi compresi nel programma dell’“Estate corchianese” (14-31 luglio), nell’ambito dei quali spicca la rievocazione degli antichi LUDI FESCENNINI. La festa del Patrono San Biagio si celebra il 3 febbraio.

Località

Capo la Ripa, La Torre

Capo la Ripa, La Torre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corchiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.