Descrizione

Comune medievale adagiato su di un colle, con un'economia abbastanza vivace che ha visto germogliare piccole iniziative imprenditoriali nei settori dell'industria e del commercio. Più della metà dei controguerresi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, risiede in case sparse e in piccoli aggregati urbani (Pignotto, San Giovanni, San Giuseppe e San Venanzo); la restante parte è concentrata nel capoluogo comunale, in fase di contenuta espansione edilizia lungo le vie di comunicazione. Il territorio comunale, che copre con la sua estensione un'ampia zona quasi pianeggiante contigua al letto del Tronto, ad una certa distanza dal fiume si mostra leggermente increspato ma si mantiene dolce nel profilo e nel paesaggio. Dalla modesta altura su cui è adagiato, l'abitato domina la provincia di Ascoli Piceno e gode di un suggestivo colpo d'occhio sui giganti dell'Appennino, che si stagliano, con un disegno sfocato dalla grande lontananza, in diversi punti dell'orizzonte. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore dello scudo campeggiano due armigeri duellanti che brandiscono una spada e cavalcano due cavalli neri, nella parte inferiore quattro sbarre.

Comune medievale adagiato su di un colle, con un'economia abbastanza vivace che ha visto germogliare piccole iniziative imprenditoriali nei settori dell'industria e del commercio. Più della metà dei controguerresi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, risiede in case sparse e in piccoli aggregati urbani (Pignotto, San Giovanni, San Giuseppe e San Venanzo); la restante parte è concentrata nel capoluogo comunale, in fase di contenuta espansione edilizia lungo le vie di comunicazione. Il territorio comunale, che copre con la sua estensione un'ampia zona quasi pianeggiante contigua al letto del Tronto, ad una certa distanza dal fiume si mostra leggermente increspato ma si mantiene dolce nel profilo e nel paesaggio. Dalla modesta altura su cui è adagiato, l'abitato domina la provincia di Ascoli Piceno e gode di un suggestivo colpo d'occhio sui giganti dell'Appennino, che si stagliano, con un disegno sfocato dalla grande lontananza, in diversi punti dell'orizzonte. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore dello scudo campeggiano due armigeri duellanti che brandiscono una spada e cavalcano due cavalli neri, nella parte inferiore quattro sbarre.

Storia

Il borgo medievale fu edificato nel V secolo d.C. allo scopo di offrire asilo alle popolazioni delle zone limitrofe, messe in fuga dalle incursioni barbariche. Il feudo ebbe una tormentata vicenda di ripetute consegne -tra gli altri gli Acquaviva, i Serra e i Conclubet se ne contesero il dominio-; sembra inoltre appurato che, durante il regno di Carlo d'Angiò, appartenne ad un certo Cacciaguerra da cui mutuò il nome. Il torrione medievale che il visitatore può ancora ammirare sorgeva nella zona fortificata, dove era anche il palazzo ducale. Più in basso si ergono la chiesa di San Francesco, che custodisce una statua lignea di Sant'Antonio da Padova, e la piccola chiesa della Concezione (1676). Il palazzo Rossi-Barcaroli, inoltre, conserva un'epigrafe romana.

Il borgo medievale fu edificato nel V secolo d.C. allo scopo di offrire asilo alle popolazioni delle zone limitrofe, messe in fuga dalle incursioni barbariche. Il feudo ebbe una tormentata vicenda di ripetute consegne -tra gli altri gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ACQUAVIVA'>Acquaviva</a>, i Serra e i Conclubet se ne contesero il dominio-; sembra inoltre appurato che, durante il regno di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARLODANGIA�'>Carlo d'Angiò</a>, appartenne ad un certo Cacciaguerra da cui mutuò il nome. Il torrione medievale che il visitatore può ancora ammirare sorgeva nella zona fortificata, dove era anche il palazzo ducale. Più in basso si ergono la chiesa di San Francesco, che custodisce una statua lignea di Sant'Antonio da Padova, e la piccola chiesa della Concezione (1676). Il palazzo Rossi-Barcaroli, inoltre, conserva un'epigrafe romana.

Economia

Grazie alla sua connaturata vivacità la comunità ha saputo aprirsi al progresso e rinnovarsi senza smarrire il senso della continuità storica e delle tradizioni. La terra, lavorata con tenacia e dedizione, dà consistenti raccolti di cereali, uva e olive, che a loro volta alimentano un florido indotto agro-alimentare: in questa zona si produce un rinomato vino bianco che beneficia delle virtù del clima, particolarmente propizio alla produzione vitivinicola; una larga fetta del reddito è prodotta dalle numerose officine metalmeccaniche ed elettroniche nonché dalle svariate imprese, nella maggior parte dei casi a carattere artigianale e di rilievo locale, che operano nel ramo della pelletteria e delle confezioni e che per lo più si concentrano negli insediamenti produttivi dei Piani del Tronto; numerose aspettative, inoltre, sono riposte nello sviluppo del commercio e dei servizi, che annoverano per il momento un solo sportello bancario. Dal canto suo il sistema delle infrastrutture si va adeguando non senza fatica alle esigenze della comunità controguerrese. Il comune è privo di importanti sedi burocratico-amministrative ed è dotato unicamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; è carente di alberghi ma non di ristoranti e può contare su una limitata offerta di impianti sportivi: una palestra, un campo da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Controguerra Associazione Calcio); le sue strutture sanitarie si identificano in una farmacia e in un ambulatorio pubblico.

Grazie alla sua connaturata vivacità la comunità ha saputo aprirsi al progresso e rinnovarsi senza smarrire il senso della continuità storica e delle tradizioni. La terra, lavorata con tenacia e dedizione, dà consistenti raccolti di cereali, uva e olive, che a loro volta alimentano un florido indotto agro-alimentare: in questa zona si produce un rinomato vino bianco che beneficia delle virtù del clima, particolarmente propizio alla produzione vitivinicola; una larga fetta del reddito è prodotta dalle numerose officine metalmeccaniche ed elettroniche nonché dalle svariate imprese, nella maggior parte dei casi a carattere artigianale e di rilievo locale, che operano nel ramo della pelletteria e delle confezioni e che per lo più si concentrano negli insediamenti produttivi dei Piani del Tronto; numerose aspettative, inoltre, sono riposte nello sviluppo del commercio e dei servizi, che annoverano per il momento un solo sportello bancario. Dal canto suo il sistema delle infrastrutture si va adeguando non senza fatica alle esigenze della comunità controguerrese. Il comune è privo di importanti sedi burocratico-amministrative ed è dotato unicamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; è carente di alberghi ma non di ristoranti e può contare su una limitata offerta di impianti sportivi: una palestra, un campo da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Controguerra Associazione Calcio); le sue strutture sanitarie si identificano in una farmacia e in un ambulatorio pubblico.

Relazioni

I contatti di questo comune con visitatori e villeggianti non sono molto intensi, nonostante gli sforzi rivolti alla conquista della fama di località turistica. Rapporti di grande intensità legano il comune al resto della Val Vibrata, che ha sviluppato negli ultimi decenni un'omogenea caratterizzazione socio-economica e un sistema complesso di interconnessioni fra le varie realtà produttive. Il Patrono S. Benedetto si festeggia il 21 marzo.

I contatti di questo comune con visitatori e villeggianti non sono molto intensi, nonostante gli sforzi rivolti alla conquista della fama di località turistica. Rapporti di grande intensità legano il comune al resto della Val Vibrata, che ha sviluppato negli ultimi decenni un'omogenea caratterizzazione socio-economica e un sistema complesso di interconnessioni fra le varie realtà produttive. Il Patrono S. Benedetto si festeggia il 21 marzo.

Località

Pignotto, San Giovanni, San Giuseppe, San Venanzo

Pignotto, San Giovanni, San Giuseppe, San Venanzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Controguerra rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.