Descrizione

Centro montano di origine antica; la sua economia, basata tradizionalmente sulle attività rurali, si avvale anche dell’apporto di diverse imprese industriali e del turismo. La maggior parte dei contiglianesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale e un gran numero di case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede nella località di San Filippo e in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato, il cui nucleo antico è arroccato su un colle, appare in fase di sensibile espansione edilizia. Il territorio comunale, che confina un’isola amministrativa del comune di Rieti, presenta un profilo geometrico vario: salendo di quota, infatti, si passa dalle dolci ondulazioni della piana reatina, regno di seminativi e vigneti, a rilievi più o meno pronunciati, divisi da avvallamenti e ricchi di vegetazione spontanea. Sullo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un monte all’italiana a cinque cime d’argento, accompagnato da una rosa dello stesso colore.

Centro montano di origine antica; la sua economia, basata tradizionalmente sulle attività rurali, si avvale anche dell’apporto di diverse imprese industriali e del turismo. La maggior parte dei contiglianesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale e un gran numero di case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede nella località di San Filippo e in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato, il cui nucleo antico è arroccato su un colle, appare in fase di sensibile espansione edilizia. Il territorio comunale, che confina un’isola amministrativa del comune di Rieti, presenta un profilo geometrico vario: salendo di quota, infatti, si passa dalle dolci ondulazioni della piana reatina, regno di seminativi e vigneti, a rilievi più o meno pronunciati, divisi da avvallamenti e ricchi di vegetazione spontanea. Sullo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un monte all’italiana a cinque cime d’argento, accompagnato da una rosa dello stesso colore.

Storia

Il territorio comunale, popolato fin dalla preistoria, come attestano interessanti ritrovamenti archeologici, fu sede, secondo alcuni studiosi, dell’insediamento romano di COTILIA mentre l’abitato, menzionato per la prima volta con il nome di FUNDUS QUINTILIANUS nel Regesto Farfense (850), si originò probabilmente dall’ampliamento di una proprietà agricola romana. Il feudo, dotato di fortificazioni per resistere alle incursioni dei saraceni, rivestì ben presto un importante ruolo strategico: dalla sua posizione, infatti, poteva agevolmente controllare le montagne retrostanti. Inserita nei possedimenti della Chiesa ma amministrata dalla vicina Rieti, nel 1436 offrì sostegno al condottiero Micheletto Attendolo Sforza in lotta contro i reatini: ne derivò una guerra, in seguito alla quale tornò a far parte dei feudi di Rieti. Nel 1501 un altro episodio segnò tragicamente la storia locale: Vitellozzo Vitelli, condottiero al servizio del papa Alessandro VI, si accampò fuori delle mura chiedendo rifornimenti e al rifiuto della comunità iniziò un duro assedio, che terminò con un saccheggio e l’uccisione di molti abitanti. Il toponimo deriva molto probabilmente dal personale latino CONTILIUS, anziché da QUINTILIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca la bella collegiata di San Michele Arcangelo, situata sulla sommità del colle su cui sorge l’abitato: a navata unica, con cappelle intercomunicanti, contiene pregevoli dipinti del XVIII secolo e un bel coro ligneo. A poca distanza dall’abitato si ergono gli austeri ruderi dell’abbazia di San Pastore, recentemente ristrutturata a opera di privati (se ne può visitare anche l’interno); eretta nel XIII secolo, l’abbazia raggiunse ben presto grande splendore ma a partire dal Cinquecento, ridotta a commenda, iniziò a declinare.

Il territorio comunale, popolato fin dalla preistoria, come attestano interessanti ritrovamenti archeologici, fu sede, secondo alcuni studiosi, dell’insediamento romano di COTILIA mentre l’abitato, menzionato per la prima volta con il nome di FUNDUS QUINTILIANUS nel Regesto Farfense (850), si originò probabilmente dall’ampliamento di una proprietà agricola romana. Il feudo, dotato di fortificazioni per resistere alle incursioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a>, rivestì ben presto un importante ruolo strategico: dalla sua posizione, infatti, poteva agevolmente controllare le montagne retrostanti. Inserita nei possedimenti della Chiesa ma amministrata dalla vicina Rieti, nel 1436 offrì sostegno al condottiero Micheletto Attendolo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SFORZA'>Sforza</a> in lotta contro i reatini: ne derivò una guerra, in seguito alla quale tornò a far parte dei feudi di Rieti. Nel 1501 un altro episodio segnò tragicamente la storia locale: Vitellozzo Vitelli, condottiero al servizio del papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a>, si accampò fuori delle mura chiedendo rifornimenti e al rifiuto della comunità iniziò un duro assedio, che terminò con un saccheggio e l’uccisione di molti abitanti. Il toponimo deriva molto probabilmente dal personale latino CONTILIUS, anziché da QUINTILIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca la bella collegiata di San Michele Arcangelo, situata sulla sommità del colle su cui sorge l’abitato: a navata unica, con cappelle intercomunicanti, contiene pregevoli dipinti del XVIII secolo e un bel coro ligneo. A poca distanza dall’abitato si ergono gli austeri ruderi dell’abbazia di San Pastore, recentemente ristrutturata a opera di privati (se ne può visitare anche l’interno); eretta nel XIII secolo, l’abbazia raggiunse ben presto grande splendore ma a partire dal Cinquecento, ridotta a commenda, iniziò a declinare.

Economia

Le tradizionali attività rurali, specializzate nella produzione di cereali, legumi, barbabietole e uva da vino, sono oggi integrate da alcune apprezzabili iniziative nel settore secondario, riguardanti soprattutto i comparti alimentare, metallurgico, dell’edilizia e delle confezioni; allo stesso modo la comunità è riuscita a dare impulso al commercio, al turismo e al comparto dei servizi, nell’ambito del quale si registra la presenza del credito. Il comune è provvisto di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale e di una Pro Loco; le sue strutture socio-sanitarie annoverano il presidio distrettuale, un consultorio familiare, un poliambulatorio e la farmacia mentre quelle ricettive comprendono sia ristoranti sia strutture per il soggiorno.

Le tradizionali attività rurali, specializzate nella produzione di cereali, legumi, barbabietole e uva da vino, sono oggi integrate da alcune apprezzabili iniziative nel settore secondario, riguardanti soprattutto i comparti alimentare, metallurgico, dell’edilizia e delle confezioni; allo stesso modo la comunità è riuscita a dare impulso al commercio, al turismo e al comparto dei servizi, nell’ambito del quale si registra la presenza del credito. Il comune è provvisto di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale e di una Pro Loco; le sue strutture socio-sanitarie annoverano il presidio distrettuale, un consultorio familiare, un poliambulatorio e la farmacia mentre quelle ricettive comprendono sia ristoranti sia strutture per il soggiorno.

Relazioni

È frequentata da un consistente numero di visitatori, ai quali offre non solo le proprie attrattive naturali e storico-architettoniche ma anche la possibilità di raggiungere facilmente altre interessanti località turistiche, come il santuario francescano di Fonte Colombo, chiamato “il Sinai francescano” perché qui il “poverello d’Assisi” dettò le regole dell’ordine. Tra le principali manifestazioni tradizionali, legate soprattutto alla religiosità popolare, spicca la spettacolare processione del Venerdì Santo, che dalla parte bassa dell’abitato si spinge fino alla piazzetta antistante la collegiata di San Michele Arcangelo, rievocando l’ascesa di Cristo al Calvario; altre solenni processioni vengono organizzate in occasione delle feste di Sant’Antonio (giugno) e della Madonna del Rosario (ottobre). La seconda metà di agosto è animata dagli eventi culturali, sportivi e ricreativi che compongono il calendario delle “Notti d’estate”. La festa del Patrono San Michele Arcangelo si celebra il 29 settembre.

È frequentata da un consistente numero di visitatori, ai quali offre non solo le proprie attrattive naturali e storico-architettoniche ma anche la possibilità di raggiungere facilmente altre interessanti località turistiche, come il santuario francescano di Fonte Colombo, chiamato “il Sinai francescano” perché qui il “poverello d’Assisi” dettò le regole dell’ordine. Tra le principali manifestazioni tradizionali, legate soprattutto alla religiosità popolare, spicca la spettacolare processione del Venerdì Santo, che dalla parte bassa dell’abitato si spinge fino alla piazzetta antistante la collegiata di San Michele Arcangelo, rievocando l’ascesa di Cristo al Calvario; altre solenni processioni vengono organizzate in occasione delle feste di Sant’Antonio (giugno) e della Madonna del Rosario (ottobre). La seconda metà di agosto è animata dagli eventi culturali, sportivi e ricreativi che compongono il calendario delle “Notti d’estate”. La festa del Patrono San Michele Arcangelo si celebra il 29 settembre.

Località

Collebaccaro, Madonna del Piano, Monticchiolo, Montisola, San Filippo, Terria

Collebaccaro, Madonna del Piano, Monticchiolo, Montisola, San Filippo, Terria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Contigliano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.